II

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Tutto sommato, non era molto lontano dalla mia università e bene o male sarei potuto anche arrivare in orario, anche perché poi le lezioni iniziavano nel primo pomeriggio anche se infondo rimpiangevo di esser uscito di mattina per studiare in biblioteca.
Ad ogni modo, esattamente come pensavamo io e Aomine non appena Kise mi vide parve illuminarsi d’immenso iniziando a sprizzare felicità da tutti i pori.

“KUROKOCCHI!!!! DA QUANTO TEMPO!!! MI SEI MANCATO TANTISSIMO!! POTEVI ANCHE RISPONDERE AI MIEI MESSAGGI PERO’!!”

Frignò il biondo buttandosi letteralmente addosso a me abbracciandomi e sfregando la sua guancia contro la mia mostrando intanto ad Aomine la mia faccia da “Aiutami!!” , ma sembrò non servire tanto dato che in un attimo ci staccò prendendo Kise per il colletto e fulminandolo con lo sguardo.
Mi fece non poco ridere vederli in quei gesti, insomma, Aomine non l’avevo mai visto mostrarsi geloso per nulla e soprattutto non si era mai mostrato serio nelle sue relazioni ma con Kise era tutta un’altra storia. In seconda media, mi raccontò della sua cotta per lui e nonostante gli avessi detto chiaramente di provarci dato che era palese che anche Kise provasse qualcosa per lui, Aomine non sembrò ascoltarmi ma forse alla fine mi diede ascolto visto che ora stavano insieme.
Sorrisi ad entrambi e dopo aver salutato meglio Kise, ci dirigemmo insieme al mio bar preferito sedendoci dietro al posto in cui io e Kagami eravamo soliti sederci.
Ebbene quel bar non era solo il mio preferito per il buonissimo milkshake, ma anche per la quantità di ricordi che condividevo con Kagami..
Appena seduti tirai fuori un attimo il cellulare per poter leggere dei possibili messaggi da parte sua e chissà mandargli anche una foto di dove fossi, ma Kise mi fermò mettendo immediatamente un leggero broncio.

“Kurokocchi, non ci vediamo da molto e tu stai al telefono???! Forza parliamooo!! Ho cosi tante cose da dirti!!!”

“Kise, lascialo stare! Magari dovrà rispondere a qualcuno di importante!”

“Importante eh? Come Kagamicchi??? A proposito lo senti ancora, vero? Come sta?? Gli allenamenti?? Verrà a trovarci??!”

Non appena menzionarono Kagami mi irrigidì immediatamente riponendo subito il telefono nello zaino e sedendomi composto appoggiando le braccia al tavolo e guardandomi un po' in torno per disviare i loro occhi, o meglio, gli occhi di Aomine.
Lui a differenza di Kise, quasi come Kagami, mi conosceva molto bene e sapeva benissimo capire quando qualcosa non andasse bene o quando mentissi e la cosa negli anni era diventato alquanto problematico soprattutto in queste situazioni!!

“Ehm.. Si, lo sento ancora.. Sta bene, si impegna molto e domani dovrebbe avere una partita in cui dovrebbe esserci anche un ex allenatore del NBA … e’ molto elettrizato..!”

“Ohww davvero???!!! Che figata!! Sono molto contento per lui, ma dimmi quando verrà a trovarci?? Ho tanta voglia di vedere quanto è migliorato e fargli vedere ciò che ho imparato di nuovo..anzi, non solo io ma anche Aomine!!”

“Beh.. non mi ha parlato di tornare qui… p-perciò non lo so…”

“Ah.. capisc-…”

Mi sentivo con il fiato sul collo, d’un tratto parlare di lui mi fece ricordare tutti i miei rimpianti e soprattutto la preoccupazione per domani per la festa e a quante belle ragazze ci sarebbero state a girargli intorno e a quanto accidenti mi mancasse, ma fortunatamente in quel momento la conversazione e cosi anche l’atmosfera pesante fu interrotta dalla suoneria del telefono di Kise che lo costrinse ad alzarsi per rispondere.
Per un momento mi lasciai scappare un lieve sospiro di sollievo, ma quando elaborai di esser appena rimasto da solo con Aomine perciò il peggio del peggio, pregai internamente affinche non mi facesse domande su Kagami visto che era rimasto tutto il tempo in silenzio ad ossevarmi.

Quello che non sono mai riuscito a dirti Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora