2] ARTISTI

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È mattina.

Sembra che il sole stia tentando di controbilanciare i danni fatti la precedente sera dalla pioggia, sforzandosi intensamente di illuminare ogni singolo ciuffo d'erba o fiore che sta spuntando in questi primi giorni di primavera.
Le goccioline di rugiada che riposano timidamente sull'erbetta dei giardini ricordano alla mezzelfa l'ora mattutina in cui si è dovuta svegliare quest'oggi.

Si sta infatti dirigendo verso la villa degli artisti ed essendo dall'altra parte della città ha dovuto svegliarsi di buon ora.

Le punte dei capelli dorati, legati in una coda alta,sobbalzano sul vestito bianco della mezzosangue, coperto in parte da un corpetto di pelle e dall'ingombrante zaino che come sempre si porta appresso.

Si guarda intorno alla ricerca di quello che dovrebbe essere, a detta dei mercanti, un edificio enorme e appariscente, senza tuttavia vederne nemmeno l'ombra.
Le sue labbra sottili, contratte in un broncio, si schiudono lasciando uscire un filo di aria.

"Possibile che mi sia persa?"

-Suara?-

Una voce alle sue spalle la desta dai suoi pensieri e si ritrova ad incrociare il proprio sguardo con quello glaciale di Drias.

S-s-si.. buongiorno..-

D-seguitemi-

S-certo-

Si trova nuovamente nella situazione imbarazzante e snervante della scorsa sera, quando è stata costretta a fronteggiare da sola lo sguardo magnetico del proprietario della locanda.

Esatto,quella persona che in questo momento sta camminando davanti a lei è il proprietario della locanda di Kalen ed è anch'esso un artista, nonostante non ne abbia affatto la parvenza.

Si mantiene qualche metro più indietro rispetto a lui, così da evitare il più possibile conversazioni superflue.

Pensare che fra poco sarà esaminata dal capo degli artisti di Kalen e che questa potrebbe essere la sua unica e ultima occasione di trovare lavoro...
Quanta ansia.

D-siamo arrivati-

Le iridi grigie della mezzelfa, rimaste fisse sui propri piedi per tutto questo tempo, si sollevano alle parole del consanguineo.

La villa... è meravigliosa.

Un imponente edificio in legno chiaro, abbracciato da verde vegetazione e piante rampicanti e contornato da un modesto giardino. Appena avanti all'ingresso,superato un cancelletto anch'esso di legno chiaro, vi è una panchina del medesimo materiale,collocata all'ombra di un paio di aceri rossi.

Non avrebbe mai immaginato che degli artisti potessero essere talmente ricchi da permettersi una dimora del genere.

Le grandi nocche del corvino battono sul portone d'ingresso.

Lo sguardo della mezzelfa coglie un movimento sulla destra, dove le tende della finestra, spostate leggermente, hanno lasciato spazio ad un occhio color castagna;è tuttavia costretto a tornare a posarsi sull'ingresso quando questo viene aperto, mostrando una figura femminile.

-Prego-

Il suo corpo, coperto da una camicetta beige e da dei pantaloni di pelle scura,lascia intuire la sua età, certamente più avanzata della sua.
Ha dei lunghi capelli castani raccolti in una coda mentre due ciuffi le accarezzano le guance dalla pelle color oliva, in particolare sulla destra di queste appare un neo, esattamente sotto l'occhio.

Con un gesto teatrale si sposta dall'uscio, allargando il braccio per invitare entrambi ad entrare, mentre l'altra mano spalanca la porta, per poi richiuderla subito dopo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2019 ⏰

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