Capitolo 3: Well I will get used to it

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Capitolo 3: Well I will get used to it

Il giorno dopo Victor era nel salone con Stephan.

-Sei sicuro quindi? –chiese Victor

-Questo simbolo appartiene a una casa reale che dovrebbe essersi disintegrata secoli, se non millenni, fa. Non si ha notizie di membri della casata da così tanto tempo che si pensa si sia estinta Papà –disse Stephan

-Questo non può essere, il simbolo del nobile è quello...dovrò avvisare l'imperatore di...- Victor si girò verso la porta- sta arrivando, continueremo dopo

-Buongiorno ragazzi- disse Roze- su vieni cara non ti faranno male

Leah si era nascosta dietro a Roze- g...giorno

Stephan sorrise- timida?

-Parecchio- rise Roze- su cara sta tranquilla sono la tua famiglia

Victor sorrise- buongiorno principessa

-B...buongiorno...papà- disse lei

Roze per poco non si mise a saltare sul posto per la felicità

Victor sorrise- non sai quanto sia bello sentirsi chiamare papà

-Io cosa sono Leah? –chiese Roze tutta contenta

-Mamma? –provò lei e Roze iniziò a saltellare sul posto in preda a non sapeva bene quale demonio tanto era felice

Stephan le mise una mano sulla spalla- abituati piccola, ora sei parte della famiglia

Lei gli sorrise timidamente e Stephan non poté che notare quanto carina fosse quella timidezza, così fuori norma per le donne che conosceva lui, tutte le vampire erano così piene di sé, almeno le nobili, era così unica che un pensiero gli sfrecciò per la testa- papà...ti rendi conto che ora avrai a che fare con pretendenti e stronzi vari vero?

Victor guardò la figlia, indossava un vestito semplice rosso sangue che le accentuava il fisico, l'aspetto già meraviglioso unito al suo fare timido davano la perfetta combinazione per un vampiro...una preda per un predatore- questo sarà un problema...ho invitato l'imperatore per cena...

-Oh questo sarà un problema minore my Lord- disse un servo entrando

-Cosa succede?

-Gli amici del signorino Stephan sono qui signore, sono curiosi di conoscere la sorellina...io consiglio di tenerli d'occhio...li faccio entrare?

Stephan sospirò- si falli entrare...sto io con Leah, non preoccupatevi

Poco dopo cinque vampiri entrarono nella sala, intanto Roze e Victor si erano seduti nel salotto

-Stephan abbiamo saputo che si è svegliata tua sorella, allora dov'è? –chiese uno di loro

-Ciao? –provò Leah uscendo da dietro Stephan in vista dei cinque che neanche a dirlo sembrarono pietrificarsi alla sua vista

Stephan guardò i ragazzi- siete ancora non morti o vi diamo per morti?

Il maggiordomo mosse la mano davanti ai cinque- signore credo abbiamo nuove statue per il giardino

Victor guardò la figlia- hai ammiratori cara

****Intanto****

Jackson si passò una mano tra i capelli neri e si guardò nello specchio magico con i suoi occhi rossi- dio se sono figo oggi...

-E pieno di te al solito direi- disse entrando nella stanza la sua guardia James guardando il suo riflesso. Aveva capelli castani e occhi rossi, come tutti i vampiri- a cosa si deve così tanto ego oggi?

-Incontrerò Victor e la sua nuova figlia. Ha diciannove anni e Stephan mi ha avvertito di stare attento, che è dannatamente carina o una cosa così

-Imperatore con tutto il rispetto parlando, lei è figlia del vostro più abile consigliere e amico, non credo sia buona idea fare con lei ciò che fate con ogni donna, non è una delle vostre puttane sire.

Lui sbuffò e si passò una mano sulla leggera barba- lo so, voglio solo sembrare figo ok? Tu preparati che vieni con me

-Ovviamente, non solo non posso lasciarti solo in quanto tua guardia ma come tuo migliore amico devo ricordarti che devi usare la testa e non ciò che hai nei pantaloni...con permesso mi vado a cambiare- disse uscendo James

-Sei solo geloso che non sei grosso quanto me amico- rise Jackson tornando a guardare il suo fisico muscoloso allo specchio, se c'era una cosa che Jackson amava era apparire al suo meglio, non un capello fuori posto, nessuno poteva dirgli che fosse poco attraente, che avesse un carattere...discutibile...sì, che fosse un cattivo imperatore? Mai. Era forse il migliore sovrano che avessero mai avuto a dirla tutta...solo era parecchio...pieno di sé e le ragazze che cadevano ai suoi piedi non aiutavano a limitare questo ego crescente.

-Stasera...un'altra ragazza si innamorerà di me...e io ancora non riesco a trovare la donna perfetta per me...la mia Lynn, la mia anima gemella...- Jackson sospirò e si sistemò la camicia- ormai sono più di ottocento secoli che ci ho rinunciato a cercarla...meglio muoversi va...ho una lunga giornata davanti a me...


Note dell'Autrice:

E siamo tornati. Scusate errori o orrori.

Che succederà?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo...

Alla prossima...

Angy

The Black MaidenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora