Capitolo 4

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Sono costretta ad andare via a piedi.

Anche l'ultima speranza della mia giornata è andata a farsi fottere.

Mio padre come al solito non si è presentato. Sono anni ormai che lui e la mamma si evitano in ogni modo possibile. Io invece sono stanca di vivere così. Non ho la possibilità di godere di entrambi nello stesso momento. Non ho le attenzioni di nessuno dei due. Ci sono ragazzi che spesso associano i genitori a persone a caso che fanno di tutto per mandarti a rotoli la vita. Io invece una famiglia vera la desidero. Una madre e un padre che ti chiedono come stai, desiderando davvero la risposta e non solo per farsi dispetto tra loro.

In un certo senso però è un bene che si siano separati. Non sarebbe stato nemmeno giusto che continuassero a litigare e a convivere solo perché c'ero io.
Perché sono stata io il peso che li ha distrutti ogni giorno sempre di più.

Hanno sempre fatto di tutto per non farmelo capire, né mi hanno mai accennato ad un problema che avevano tra di loro.

Una mattina mi sono svegliata come sempre, correndo al piano di sotto e aspettandomi i pancake che mio padre era solito preparare, ma al loro posto avevo trovato solo una lettera da parte di mio padre che mi diceva che andava tutto bene, e che ci saremmo rivisti il giorno dopo.

Solo che il giorno dopo lui non c'era. E neanche quello dopo ancora. Nessuno dei due mi ha dato spiegazioni. Nessuno di loro mi ha presa in disparte e mi ha spiegato che la mia vita sarebbe cambiata, che mia madre e mio padre non sarebbero più vissuti sotto lo stesso tetto. L'ho capito da sola, come ormai sono abituata. A fare tutto da sola. E adesso tra di loro non c'è più neanche una parola scambiata per sbaglio.

Non mi aspettavo niente di diverso, ma la speranza è l'ultima a morire.

Non sarebbe fantastico passare direttamente a quando la giornata è finita e sono nel mio letto pronta per fare dolci sogni?

Troppo facile.

Sono stanca e non ho per niente voglia di camminare.

Pigrona.

Decido di aspettare alla fermata dell'autobus intrattenendo il tempo leggendo un libro.

Perché porti libri in più a quelli che hai già scolastici?

In casi di emergenza. E questo è un caso di emergenza.

Ma il tutto pesa!

Ma tanto lo porto io, che ti frega?

Sorry se mi preoccupo per la tua salute.

Afferro la borsa e sto per prendere il libro tra il mucchio di cose quando qualcuno si siede accanto a me.
Ignoro l'individuo, e continuo a cercare, ma al libro, a quanto pare, piace giocare a nascondino. Decido quindi di lasciar perdere e provare a trovare qualcosa da mangiare che magari ho dimenticato.

Hai mangiato tutto come un maiale. Dovresti usare la stessa tattica dei libri con il cibo.

Non potrei mai. Non resisto alla tentazione.

Ma nulla. Devo restare pure affamata.

Credo che morirò di fame per quando tornerò a casa. Sempre se lì c'è qualcosa di commestibile.

Io direi sempre se ci arrivi.

Pessimista.

Sono distratta dai pensieri quando sento una voce.

Una parola.

"Grazie." mi giro sconvolta.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 09, 2018 ⏰

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