Cher journal

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Caro diario,

mi sento tornata una bimba a scrivere così, ma non mi dispiace come sensazione.

Sai, non so cosa pensare della mia vita perché mi piace, ne sono soddisfatta, sono anche felice per molti versi.

Ma la sera, quando sono sola con me stessa e i miei pensieri quella soddisfazione svanisce perché mi rendo conto che non sono abbastanza.

Non abbastanza bella, ne magra, ne brava come amica  ne tanto meno brava come figlia.

Sono un gran casino buttato in una vita incasinata senza scopo.

E adesso, a fine giornata mi chiedo, ma se rendo felice gli altri come posso non essere felice di me stessa io

mi capita ogni tanto di ripensare a lui.

Alle espressioni che faceva con quei suoi occhi piccoli ma espressivi, come quando alzava un solo sopracciglio con aria interrogativa e un po’ impaurita per la risposta che poteva ricevere.

Al suono della sua risata, alle volte un po’ buffa ma che ti contagiava, quant'era bello sentirlo ridere di gusto.

Al tono della sua voce, soprattutto quando era rauca, da cui uscivano frasi che diceva spesso.

Ma a chi voglio prendere in giro?

Penso a lui costantemente. E’ come uno di quei rumori incessanti che ti tartassano e non vedi l'ora che smettano. Continuo a domandarmi cosa stia facendo e con chi.

Ma la domanda più frequente è ‘Chi invade i suoi pensieri? Per caso gli capita di pensarmi anche se di rado?’

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 01, 2018 ⏰

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