10:37 am; seoul.
L'accenno di sorriso assonnato di Hoseok sparì appena venne spinto giù dalle fresche lenzuola. In un primo momento ancora spaesato si guardò attorno confuso per poi notare i piedi nudi di Yoongi, erano inconfondibili. Con un piccolo sbuffo si mise seduto ed alzò il viso facendo incastrare i loro sguardi, come sempre appena osservò il viso del ragazzo sorrise come se fosse la cosa più naturale del mondo. Il più grande ricambiò con un piccolo indecifrabile sorrisino e gli allungò una mano, l'altrò l'afferrò e intrecciò con estrema delicatezza le loro lunghe e affusolate dita, si tirò su con un impercettibile saltello.
«Smettila di svegliarmi in quel modo.» Asserì il ragazzo dai capelli color rosa pesca. In tutta risposta ottenne una risata sbuffata, susseguita da un sopracciglio alzato.«Preferivi che ti lasciassi dormire nel nostro giorno libero?» Mormorò il moro stringendo ancora le dita calde di Hoseok fra le proprie, non avrebbe mai ammesso che passerebbe ore a guardare, toccare, tastare, baciare quelle semplici mani. Il ragazzo che aveva davanti era la cosa che più meritava amore e affetto, e lui era il primo che non glielo avrebbe negato. Nessuno conosceva quanto lui quelle piccole quanto grandi sfaccettature che costituivano quel ragazzino sorridente.
Sorridente?
Il suo buon umore era travolgente e i suoi sorrisi erano qualcosa con cui ti potevi semplicemente sciogliere, cercava sempre di rendere piacevole l'atmosfera, di far stare bene tutti, ma chi si curava del fatto che lui stesse bene? Ogni volta che questa domanda cominciava a martellare la testa di Hoseok quest'ultimo la scacciava via con un "quanto sono egoista!". Quello non era egoismo.. Ma si sarebbe preso Yoongi cura di lui, quanto rendeva felice l'espressione del più piccolo quel pensiero.
«Quindi ti dovrei ringraziare?» rispose con un'altra domanda dondolando lentamente le loro mani incastrate l'una nell'altra. Yoongi annuì spalancando le braccia lasciando la sua mano. Hoseok guardò le braccia aperte verso di sé e sorrise, il moro non regalava quasi mai abbracci. Il minore si avventò quasi subito su queste e strinse le proprie attorno il collo niveo, entrambi avevano bisogno di quell' abbraccio ma nessuno dei due lo disse ad alta voce, lasciarono il silenzio parlare. Le braccia di Yoongi si allacciarono attorno i fianchi del più piccolo che sospirò contro la sua spalla chiudendo gli occhi, staccarsi da quelle braccia, ora, gli sembrava straziante.
«Cosa c'è, fiorellino?»
«Non lo so.» Ammise Hoseok indietreggiando verso il letto ancora stretto contro il più grande.«Da quando sono un fiorellino? L'ultima volta ero una stellina, sei ossessionato coi soprannomi.» Continuó storcendo le labbra in una smorfia divertita, gli piacevano i nomignoli di Yoongi specialmente perché li usava solo con lui.
«Non ti piacevano, principessa? » Rilasciò una breve risatina, mentre gli camminò incontro fino a farlo sbattere coi polpacci contro il legno del letto a due piazze, con un sorriso lo fece sdraiare all'indietro, le proteste del più piccolo in sottofondo. Il corpo del moro ora era sdraiato su quello teso dell'altro; Hoseok rivolse il volto di lato non riuscendo a sostenere lo sguardo penetrante, vicino e luminoso dell'altro; Yoongi sorrise dell'improvviso momento imbarazzato dell'altro. Nel frattempo nessuno era a conoscenza del conflitto che si consumava all'interno del minore. Non voleva fraintendere i gesti del più grande ma era difficile non credere a quel dolce sogno. Non rispose alla sua domanda ma ribattè comunque.
«Sei consapevole di ciò che stai provocando in questo momento?»
Perché la voce di Hoseok era incrinata? Perché Yoongi percepiva i suoi tremolii?
«Hobie?» Lo richiamò la voce preoccupata del maggiore, non ricevendo risposta cercò la sua mano per poi stringerla, quasi subito il più piccolo intrecciò le loro dita ma poi allentó la presa come se ne fosse pentito. La mano libera del moro scivolò leggera sulla sua guancia, mosse le dita sulla pelle delicata mentre lo sguardo cercava quello liquido del compagno sottostante. Lo richiamò, ancora, ancora ed ancora ma il ragazzino accennò un movimento solo dopo la frase che mormorò Yoongi.
«Sì, ne sono consapevole.»Cosa intendeva? Ora la mente del biondo pesca era più annebbiata di dubbi ma sperò con tutto se stesso che Yoongi intendesse ciò che pensava; questo accompagnò le sue parole infilando le dita fra i capelli colorati, delineò ogni linea o curva di quel dolce quanto triste viso. Scese fino a respirare contro la fronte coperta dalle ciocche rosa pesca e con un lieve soffio sfiorò le sue palpebre socchiuse; continuò il suo percorso con piccoli e soffici baci alle guance, il naso, il mento ed infine si perse a contemplare la semplice bellezza delle labbra rosa spoglie di alcun tipo di cosmetico. Ormai le paure di far qualcosa di sbagliato con Hoseok erano scivolate via come polvere. Non poteva essere qualcosa di sbagliato quella dolce vicinanza che li portava all'apice del piacere, ed in tutto ciò non c'era contorno di malizia. La malizia si accumulava nella mente di Yoongi quando di notte si svegliava rimanendo ad osservare un ignaro Hoseok darsi piacere sotto le lenzuola, il maggiore non si dimenticherebbe mai degli occhi illanguiditi dall'eccitazione, celati dal buio della notte. La malizia si accumulava nella mente di Hoseok quando Yoongi accarezzava la sua pelle guardandolo con un sorrisino sghembo o quando le sue braccia si incastravano attorno il proprio corpo diversamente dal solito.
«Cosa vuoi che succeda adesso?» Sussurrò la flebile voce del più grande contro l'orecchio dell'altro.
«Non so nemmeno cosa stia succedendo ora..»
«Cosa pensi stia succedendo?»
«Non lo so.»
«Però, ti piace?»
«Mi piace stare vicino a te.»
Yoongi sistemò il suo corpo sul letto e la testa sul cuscino per poi sdraiarsi accanto guardandolo negli occhi castani privi di lentine colorate.
«Ho paura.» Mormorò Hoseok con voce piagnucolante.Yoongi sorrise davanti quella piccola debolezza e in un soffio si ritrovó ad un centimetro dalle labbra calde dell'altro, alzò lo sguardo sui suoi occhi più luminosi del solito.
«Supereremo insieme questa paura.» Asserí il moro portando una mano fra i suoi capelli, deglutí a vuoto e si avvicinó di più al suo viso, alternò lo sguardo dalle sue labbra ai suoi occhi.
«..Ti prego.»
A Yoongi bastò quello per prendere coraggio e portare a contatto le loro labbra.
Hoseok sentí le orecchie perdere l'udito e gli occhi si chiusero perdendo la vista; erano emozioni troppo forti quelle che gli stavano ronzando ovunque, gli veniva da piangere per quanto tutto quello sembrasse un' illusione. Le labbra del moro si mossero dapprima lente e dolci su quelle tremanti dell'altro, poi questo morse il suo labbro inferiore e Yoongi smise di respirare per qualche secondo. Hoseok aveva le labbra separate per lui, solo lui. Non perse tempo ed intrufolò la lingua fra quei petali di rosa turgidi, approfondendo quel bacio mozzafiato. Il biondo pesca fece scivolare via tutto l'imbarazzo e tra gli ansimi sommessi e i sussurri incomprensibili salí a cavalcioni dei suoi fianchi, continuando a succhiare la lingua ruvida e calda dell'altro, non si era accorto di aver aspettato quel momento con ansia. Quante volte si era immaginato premuto contro il più grande a scambiare dolci effusioni. Yoongi strinse i suoi capelli in un pugno mentre coi denti andò a mordicchiare le sue labbra ormai gonfie di baci, passò lascivamente una mano su una sua coscia per poi stringere la carne volendo lasciare segni sulla pelle vellutata, Hoseok mugolò muovendo il ginocchio contro l'intimità del maggiore, coperta dal cotone degli shorts.Il moro deglutì stringendo convulsamente i suoi fianchi stretti mentre un sospiro di piacere separò le sue labbra sottili. Il piccolo fagocitò tutti i suoi gemiti con un bacio mentre le dita tremanti si muovevano contro il rigonfiamento dell'altro, assunse subito un rosso cremisi sulle gote quando Yoongi gli afferrò saldamente le natiche.
I respiri affannosi si scontrarono mentre i due ragazzi boccheggiavano in cerca di più ossigeno possibile da incamerare, poi le pelli scoperte e bagnate di una leggera e lucida patina di sudore si toccavano, accompagnando le mani bramose nel loro scoprire più carne da tastare. Hoseok si abbassò sul viso arrossato dell'altro reclamando le sue labbra per uno, due, tre, baci. Fino a sentire le labbra troppo doloranti ed il respiro troppo corto, il biondo pesca si lasciò andare sul corpo del moro. Deglutì con un sorriso incredulo e stanco.
«È la mia fervida immaginazione?»
«Perchè non dovrebbe essere la realtà?» Sussurrò il maggiore contro il suo orecchio mentre la mano stanca ancora si muoveva lenta, tracciando segni circolari sulla sua schiena scossa da deboli respiri.
«baciami mille volte e ancora cento,
poi nuovamente mille e ancora cento
e dopo ancora mille e ancora cento.»catullo — da mi basia mille
![](https://img.wattpad.com/cover/119454014-288-k151607.jpg)
STAI LEGGENDO
Kiss me softly
Fanfiction«Cosa pensi stia succedendo? «Non lo so.» «Però, ti piace?» «Mi piace stare vicino a te.» © WWANGGAEE。 -2018