«non si sta in giro a quest'ora, può essere pericolo.»

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Ci siamo appena messi a tavola e nonna Mary ci sta raccontando come ha fatto a conoscere nostro nonno
"Era birichino, faceva sempre di testa sua, e se gli dicevi di no, lui lo faceva lo stesso.
Un giorno stava piovendo allora siamo andati in un bar, era un gentiluomo, quando voleva"
Prende una pausa ridendo e noi facciamo lo stesso
"Mi allunga una tazza di caffè all'orzo e mi fa 'sei una bellissima donna, averti nella mia vita mi ha migliorato tante cose' e poi mi ha abbracciato, per noi in quell'epoca, quel gesto valeva piú di altri mille"
Si asciuga una lacrima, ricordando quel momento e io sorrido
"Manca a tutti, ma sai che ci siamo, poi lui è lassù, che ci protegge"
Mi sorride e continua a guardarmi
"Sei la nipote più premurosa che abbia mai avuto"
Le sorrido e poi guarda Ray
"I ragazzi d'oggi sono tutti antipatici e crudeli"
Lui la guarda e fa il broncio
"Ma ehy, io sono in gentiluomo"
Subito dopo io e mia nonna scoppiamo a ridere, mentre mio fratello fa il finto e offeso
"E molto gelosi"
Aggiungo io, schioccandogli un bacio sulla guancia, per poi iniziare a sparecchiare
"Nonna, faccio io, tu vai a riposarti, è tardi e domani devi andare in chiesa, se ti riposi ora, domattina sarai in piene forze"
Mi sorride, poi ci saluta e va sopra in camera sua

"Vuoi che ti aiuto?"
Chiede mio fratello abbracciandomi da dietro
"No tranquillo, se vuoi andare in camera vai, io poi esco a prendere un po' d'aria"
Annuisce, mi schiocca un bacio sulla guancia e sale in camera sua, con le cuffiette alle orecchie.

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"Scusi, mi saprebbe dire dov'è un bar tranquillo?"
Sorrido ad un ragazzo, poco più alto di me, aveva il cappuccio della felpa alzato, quindi in faccia non potevo guardarlo
"Scusi"
Gli picchietto la spalla, ma lui non reagisce
"Scusi il disturbo, grazie lo stesso"
Faccio per andarmene, ma con una folata di vento sento di nuovo quel profumo, mi giro, ma non vedo più nessuno.

Era il ragazzo di oggi pomeriggio?

Prendo le cuffiette e metto la musica, mi stringo nelle spalle, e inizio ad incamminarmi.

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Girando l'angolo vedo un parco, entro mi siedo sull'altalena prendendo un libro e continuando ad ascoltare melodie leggere, per concentrarmi sulla storia.

Senza accorgermi, era già buio, allora decido di alzarmi dall'altalena in cui ero seduta.
In lontananza vedo qualcuno in fondo la strada
Sono le undici, e questo posto mi mette un po' di paura, quindi andando avanti accelero il passo.

"Ragazzina"
Mi giro e vedo una persona, o almeno, vedo una maschera, ma non l'uomo.
"S..si?"
Dico indietreggiando
"Non si sta in giro a quest'ora, può essere pericolo"
Vedo che sorride e annuisco, aumentando il passo, ma l'uomo o il ragazzo, chiunque sia, resta sempre dietro di me.

Quel profumo.
Di nuovo.
Cosa vuole da me?
Perchè mi segue?
Perchè ha una maschera?

Accelero ancora di più il passo, arrivo davanti casa e mi giro per vedere se era ancora dietro di me, ma fortunatamente non vedo nessuno.
Tiro un sospiro di sollievo e salgo su in camera mia.
Tolgo la musica e mi metto sotto le coperte, ancora un po' impaurita da quello che era accaduto poco prima.

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