"Il ragazzo della porta accanto"

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Incubi.
Urli.
Mani strette tra le lenzuola.
Occhi senza anima.

Ecco cosa ho passato tutta la nottata

Mi alzo dal letto e faccio respiri profondi.
Sono le sei e un quarto e devo sbrigarmi a fare tutto, dato che alle sette ho il pullman per la scuola, oggi ho deciso di andarci con i mezzi e non con mio fratello, anche per prendermi una boccata d'aria.

Sono sul pullman e sto cercando di non mostrare la mia paura, sta diluviando e tuona, poi, ovviamente, c'è uno che mi continua a guardare.
Mancano solo dieci minuti Maya

Respira
Inspira

Si aprono le porte ed entra una persona, ho talmente paura di incontrare di nuovo lui, che non alzo nemmeno lo sguardo per vedere chi è la persona che si è seduta affianco a me.

Tin.

Ecco cosa sento, dopo aver scoperto che la scuola è chiusa, cercando riparo da qualche parte.

Tin.

Di nuovo
Non voglio alzare lo sguardo, non voglio incontrarlo di nuovo, ho solo voglia di riprendere la mia vita di tanti anni fa.
Che avrò fatto di tanto male per avere uno come lui dietro?

Tin.

Esasperata da quel rumore alzo lo sguardo e noto mio fratello

Tiro un sospiro di sollievo e lo guardo male
"La finisci di farmi spaventare? Cosa vuoi?"
"Voglio che sali sulla mia macchina, così ti presento il mio nuovo amico"
Sorride e io scuoto la testa
"Sono fradicia, magari fammi cambiare prima"
Annuisce, io salgo e lui mi porta a casa
"Fatti anche una doccia, lo faccio venire qua"
Annuisco, e salgo su

**

"Dai amico, non mangio tanto, perché mi hai messo tutta questa pasta"
Sento ridere dopo aver detto questa frase, e ancora con i capelli bagnati mi sporgo un po' e noto un bellissimo ragazzo biondo con un sorriso fantastico
"Maya, entra, non stare sullo stipite della porta"
Dice mio fratello Ray schioccandomi un bacio sulla guancia dopo che mi sono seduta di fronte al nuovo ragazzo
"Ciao maya, mi chiamo Dylan, piacere"
Sorride e io ricambio
"Dato che sai il mio nome, è inutile che te lo dica"
Rido e lui sorride
"Ray, metti un po' di pasta anche a me?"
"Certo fanciullaa"
Rido e scuoto la testa per la sua stupidità

**
"Non ho voglia Ray, smettila"
Dico sbuffando
"Non ho voglia di uscire con la pioggia a fare foto solo perché tu e il tuo amico dovete portare qualcun'altra a casa"
Mi alzo
"Quindi, io resterò in camera mia, appena sento qualcosa, giuro che ti scanno Ray."
Lui alza le mani in aria e mi guarda
"Promesso promesso, ma almeno gli fai vedere le foto che hai scattato?"
Annuisco e porto Dylan su in camera con me.
"Ecco a te, non sono molte, ma solo ieri ho avuto la macchina fotografica"
Mi sorride  e inizia a sfogliare le fotografie, guardandole con molta attenzione
"Questo chi è?"
Indica nella foto dove c'è il ragazzo misterioso
"È una storia lunga, ma non lo conosco."
Taglio corto e lui mi fissa
"Vuoi parlarne?"
Mi sorride dolcemente
"Con uno sconosciuto? Grazie, ma no"
Annuisce e mi guarda
"In effetti hai ragione, scusami, sono stato molto scortese"

Ma nella sua mente Dylan, sapeva che prima o poi glie lo avrebbe raccontanto, anche perché lui era la persona della foto.
Lui era il ragazzo misterioso, che si era svelato a suo fratello come un ragazzo della porta affianco.
Invece a sua sorella si è svelato come
"Una coincidenza" o "il principe azzurro"

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