The twins will find you.

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Bulgaria.

1350.

Dopo tutte quelle bacche, Ava e Josie non erano mai state così stanche. Tra qualche parola e qualche scherzetto innocuo ritornarono a casa. I vestiti pesanti e il sole afoso non aiutavano la situazione. 

“Siamo a casa!” urlò Josie  afferrando la maniglia della porta in legno. Ava rise dell’entusiasmo di sua sorella.

“mamma!” chiamò ancora Josie non ricevendo nessuna risposta. La mora si avviò nella camera dei genitori, sorridente e saltellante come una bambina di 10 anni che ormai non era più. 

Un urlo raccapricciante si diffuse in tutta la casa. Avalon corse raggiungendo sua sorella. La scena che si presentò agli occhi delle due. Il sangue era su tutte le pareti, sul letto e il pavimento. Il corpo che una volta apparteneva al loro padre era irriconoscibile. La testa era ancora depositata sul cuscino, il corpo invece era disteso a terra in una strana posizione. Un senso di vomito salì ad entrambe le sorelle. 

Il corpo della madre si mosse, un movimento minimo che solo le due percepirono.

Si avvicinarono con cautela, l’odore era fastidioso.

“venite qui” sussurrò la madre, gli occhi socchiusi e il collo squarciato non promettevano nulla di buono. Quando le due furono abbastanza vicine afferrò i polsi di entrambe e una scarica elettrica le attraversò.

“Katerina Petrova” sussurrò, una voce piccola e insensata che nessuno poteva percepire. La donna esalò l’ultimo respiro ed entrambe scoppiarono in lacrime. 

In un momento di lucidità, le due si guardarono.

“Bilyana!” esclamarono insieme. Ava corse verso la culla e quasi vomitò.

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Mistyc Falls.

2016.

/Stefan/

La situazione non era una delle migliori. Dopo due anni dalla loro morte, per quanto provassero a farsene una ragione, insistevano nel trovare una soluzione. 

“Non c’è soluzione, facciamocene una ragione!” urlò Caroline mentre Elena la guardava in cagnesco

“Deve esserci!” gli urlò contro Elena.

“Parli proprio tu che hai sofferto così poco e poi? Guardati ora, sei di nuovo tra le braccia di suo fratello!” urlò ancora Caroline. Stefan abbassò la testa, un errore che non doveva commettere e invece.

“Non vi cervellate così tanto, davvero, non c’è ne bisogno” esclamò una voce. Si guardarono in faccia, sconvolti. Stefan si girò, guardando in modo sconvolto, suo fratello, Damon Salvatore, fermo con un sorrisetto sul viso. Stefan spalancò la bocca, sconvolto. Bonnie entrò con fare padrone

“Oh sei qui!” esclamò guardando Damon, piegò la testa di lato “Ciao ragazzi!” esclamò sorridendo appena. Stefan sbatté varie volte le palpebre alternando, sconvolto, lo sguardo tra i due.

“Siete qui?” chiese Elena correndo a braccia aperte verso Damon. L’abbracciò di slancio ma il moro non si smosse di un millimetro, piegò la testa di lato e un sorrisetto sarcastico gli comparve sul volto. Elena si tirò indietro, lo guardò per qualche secondo e quasi pianse mentre abbracciava l’amica.

“come fate ad essere qui?” chiese Klaus sconvolto

“Questo dovresti chiederlo a noi!” Due ragazze quasi uguali si fecero avanti con sguardo disinteressato.

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/Twins/

Josie piegò la testa di lato mentre, disinteressata, si appoggiò a Bonnie.  Ava si guardò in giro scrollando, per un secondo, lo sguardo dal cellulare.

“Chi siete?” chiese una voce familiare. Le due sorelle si guardarono negli occhi. Josie si avvicinò di scatto portando le mani sul viso della ragazza.

“è davvero identica!” esclamò sarcasticamente muovendo di poco il viso, Ava rise.

“chi cercate?” chiese un ragazzo moro,Ava si concentrò su di lui, riconoscendolo in uno delle loro visioni, piegò la testa di lato

“Jo, è lui vero?” chiese alla sorella, la mora si avvicinò osservandolo per bene

“Si Ava è lui!” rispose muovendo di poco le sopracciglia

“Cosa?” chiese ancora il moro con sguardo curioso

“Tu sei il grande amore di Katerina Petrova” Ava sorrise e Josie si avvicinò a lei, posandole malamente una mano sulla spalla

“Li abbiamo trovati” esclamò guardando di sbieco Bonnie “Bentornati a casa ragazzi” esclamò, Bonnie e Damon sorrisero all’unisono abbracciandosi in modo breve. 

Tutti gli sguardi erano puntati sui quattro. Gli sguardi sconvolti e spossati, inconsapevoli di tutto. Ava si avvicinò alla mora.

“Ti chiami Elena vero?” chiese sorridendole

“Si.” Esclamò la mora, con fare saccente. Ava perse il sorriso, guardò sua sorella che fece spallucce. Con un movimento della testa, Ava incitò sua sorella che, con un breve movimento della mano, fece ritrovare Elena all’altro lato della stanza. Con uno scatto veloce, Stefan provò ad avvicinarsi ma con la stessa velocità Ava lo piantò al muro con le mani piantate alla gola.

“siamo buone, perché fate uscire il lato peggiore?” chiese Josie accompagnata dal suo solito sorrisetto.

“cosa siete?” chiese Stefan tra un singhiozzo e l’altro, Ava sorrise.

“Bella domanda” Dissero insieme scambiandosi uno sguardo veloce e divertito. 

Look at us.

Salve gente, questa storia è scritta a 4 mani e due menti. Spero vi piaccia e che la leggiate in tanti, una storia nata dal nulla in verità. La nostra mente ha partorito sta specie di capitolo ed eccoci qui a pubblicarlo. 

P.S. LA TROVERETE ANCHE SU EFP (: 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 22, 2014 ⏰

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