⇝Jᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ

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Federica's Pov
Suonò la maledettissima sveglia, questo indica un nuovo giorno e vecchi incontri. Mi alzai lentamente dal mio amatissimo letto e mi diressi verso il guardaroba, presi la divisa scolastica e camminai al bagno. Mi feci una doccia veloce, mi vestii e mi truccai con mascara, matita e lucidalabbra. Scesi in cucina, dove trovai mio fratello Taehyung intento a fare la colazione, ma che furono solo delle uova carbonizzate. Il fumo che c'era in quella cucina era impressionante.
"Ciao sorellina, ho fatto la colazione, almeno ci ho provato" mi disse con il suo solito sorriso squadrato. Risi per la sua affermazione e andai al tavolo dove mi accontentai di una fetta di toast e del caffè. Finita la colazione andai di nuovo al piano di sopra, più precisamente camera mia, presi la cartella con dentro l'occorrente per la scuola. Scesi, salutai mio fratello e mi incamminai verso l'edificio scolastico con la musica che mi rimbombava nelle orecchie. Arrivai davanti alla struttura e vidi in lontananza Priscilla che mi corse incontro. Mi saltò addosso facendomi perdere l'equilibrio, così cademmo entrambe a terra. Ridemmo per l'accaduto, ci rialzammo e ci abbracciammo.
"Priscilla ma che problemi hai" disse una voce alle nostre spalle, ci girammo e finalmente lo vidi. Jeon Jungkook, il fratello della mia migliore amica, nonché il mio scopamico.
"Uff Kookiee, è la mia migliore amica, non la vedevo da tantoo" rispose Priscilla facendomi ridacchiare per il tono di voce che aveva usato. Jungkook si voltò verso di me, mi osservò con sguardo malizioso e se ne andò dai suoi amici. Quello sguardo mi fece venire i brividi in tutto il corpo, facendomi capire che dopo ci saremmo visti. La campanella non ci diede modo a me e Priscilla di conversare, così ci dirigemmo dentro la scuola assieme agli altri studenti.
6 hours later
Suonò finalmente la campanella di fine lezioni. Ritirai il materiale scolastico e uscii dall'edificio. Feci finta di aver dimenticato qualcosa in classe, dissi a Priscilla di andare perché avevo dimenticato il libro di storia sotto il banco, la salutai con un abbraccio e tornai indietro. Appena aprii la porta della classe lo trovai lì, seduto su un banco intento a guardare il suo cellulare. Alzò lo sguardo e quando mi vide ritirò subito il telefono e si avvicinò a me con sguardo voglioso.
"Sei arrivata finalmente"
"S-si scusa ho dovuto inventare una scusa per tornare indietro" le mie guance si tinsero di un rosso acceso, il mio corpo era accaldato e abbassai la testa per l'imbarazzo. Lui mi faceva provare queste emozioni. Solo lui. Mise due dita sotto il mio mento e sollevò il mio sguardo facendomi vedere i suoi occhi. Si avvicinò al mio viso e mi baciò. All'inizio era un bacio calmo, dolce ma poi divenne rude, passionale. Mi prese le cosce e mi alzò facendomi allacciare le gambe al suo bacino senza smettere di baciarmi. Mi appoggiò alla cattedra e iniziò a slacciarmi la camicia, ci staccammo dal bacio e io ne approfittai per togliere anche a lui la camicia. Gliela tolsi e lo feci rimanere a petto nudo mentre io ero in reggiseno. Mi squadrò e sorrise per quello che vedeva. Ricominciò a baciarmi chiedendomi l'accesso, glielo diedi e intrufolò la sua lingua nella mia bocca. Le nostre lingue iniziarono a rincorrersi nella mia bocca. Scese con le mani sulla mia gonna e me la tolse in pochi secondi, così feci la stessa cosa con i suoi pantaloni, facendolo rimanere in boxer. In quello stato notai la sua erezione attraverso le sue mutande e diventai ancora più rossa. Lui lo notò e fece una risatina. Mi prese per le cosce e iniziò ad accarezzare il clitoride sopra il tessuto delle mie mutandine. Il mio cervello si scollegò a quel contatto e iniziai ad ansimare. Dopo alcuni minuti mi tolse le mutandine e infilò un dito nella mia entrata facendo uscire un gemito strozzato dalla mia bocca, iniziò a muoverlo lentamente dentro di me, poi infilò un secondo dito e aumentò la velocità facendomi gemere ancora più forte. Ero all'apice del piacere quando lui tolse le dite ricevendo uno sguardo omicida da parte mia.
"Tranquilla piccola, adesso avrai di meglio" disse con voce eccitata.
Non feci in tempo a controbattere che mi penetrò con ferocia facendomi urlare sia dal piacere che dal dolore. Spinse sempre più velocemente mentre dalle nostre bocce uscivano dei gemiti che rimbombavano nella stanza in cui ci trovavamo. Dopo alcune spinte venimmo insieme.
Ci rivestimmo velocemente ed uscimmo dalla classe dirigendoci verso l'uscita. Arrivati al cancello dell'edificio iniziai a camminare per raggiungere la mia dimora ma una mano afferrò il mio braccio facendomi voltare, era Jungkook.
"Federica io... volevo dirti una cosa da tanto tempo" il suo tono di voce era un po' timoroso e l'ansia si impossessò di me.
"D-dimmi Jungkook" risposi con voce tremante per la troppa ansia che avevo in corpo.
"Ecco, tu.. tu mi piaci un sacco Federica, mi piaci da sempre ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo per paura di un tuo rifiuto" la sua confessione mi lasciò a bocca aperta e lui abbassò la testa.
"Jungkook.." dissi con voce dolce.
Il ragazzo davanti a me alzò lo sguardo e mi guardò speranzoso.
"Anche tu mi piaci, tanto" i suoi occhi si illuminarono per la gioia e mi prese in braccio per poi farmi volteggiare in aria provocando delle risate da parte mia. Mi mise giù, mi guardò negli occhi e finalmente mi chiese quello che sognavo da anni ormai.
"Federica, vuoi diventare la mia ragazza?"
"SI SI SI E ANCORA SI!" gli saltai addosso e finalmente Jungkook fece unire le nostre labbra in un dolce bacio.

➳ѕєχ є втѕ ᵒⁿᵉ ˢʰᵒᵗDove le storie prendono vita. Scoprilo ora