Amore e Segreti

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Parole:4992

F.B.I - FEDERAL BUREAU OF INVESTIGATION

Seduta alla mia scrivania, resto a fissare ancora per qualche secondo la lettera che ho davanti.
Sento già l'adrenalina di un nuovo incarico che sale.
È un lavoro fatto a pennello per me, proprio come lo era per mio padre ai suoi tempi. Mi riprendo e comincio ad avviarmi nell'ufficio del capo, che mi sta aspettando.
Neanche il tempo di bussare e la porta si spalanca, facendo sbucare dall'interno un uomo poco più basso di me ma potente per la sua posizione da capo.

«Buongiorno Capo. Voleva vedermi?» esordisco con calma e sicurezza.

«Agente Smith, entri. Ho delle novità importanti.» risponde, lasciandomi passare.

Una volta chiusa la porta, lui va dritto alla scrivania prendendo un fascicolo dal cassetto. Rimango in silenzio aspettando in piedi, sono sicura sia qualcosa di davvero importante se ha chiamato in privato solo me.

«Kayla, ormai tutti sanno che sei la migliore nel mio dipartimento, quindi ho una missione che solo tu puoi concludere con la massima segretezza, dedizione e serietà. Mi fido solo di te in questo caso.»

«Di cosa si tratta, Capo?»

«Sei tale e quale a tuo padre...» scuote la testa sorridendo «me lo ricordi molto sai? Non a caso era il mio preferito, era nato per l'FBI, tanto da dedicarci la sua vita fino alla fine. La mela dopotutto non è caduta tanto lontano dall'albero.» afferma.

«Sono d'accordo con lei...Mio padre era un agente unico.»

«Bene, allora, passiamo alla missione. L'operazione viene chiamata "Electra", dovrai collaborare con un agente dell'MI5 per catturare un esperto hacker che ha decriptato il codice "Ametista" con l'intento di divulgare e vendere informazioni top secret sia dell'America che dell'Inghilterra. È estremamente intelligente Kayla, è sfuggito alle migliori autorità in precedenza, ed ora è diventato il nostro più grande problema.»

Il mio cervello ha registrato e messo in allarme a lettere cubitali "AGENTE DELL'MI5" , cosa che non mi darebbe fastidio se solo non fosse un agente segreto Inglese!
Passiamo oltre, ci penserò più tardi.

«Quel codice "Ametista" signore?»

«Sì, vedo che sai sempre centrare la cosa più importante per prima. È proprio quello ed ecco perché hanno chiamato la cavalleria, ovvero noi.»

Si proprio la prima cosa che ho centrato.

«Qui c'è tutto quello che devi sapere sulla missione e su Hunter McGuire, il nostro bersaglio, lo devi portare qui» continua «so della tua ostilità verso gli inglesi per quanto riguarda l'altro agente ma purtroppo non posso fare niente in questo caso, ho le mani legate, mi dispiace.» conclude alzandosi da dietro la scrivania.

«Sono pronta Capo, mi dica solo quando devo partire»

«È un'operazione dalla massima concentrazione, ecco perché te l'affido, più tardi ti mando il file dell'agente dell'MI5, sono sicuro vorrai averlo» dice guardandomi con le sopracciglia alzate «la partenza è immediata, domani incontrerai il tuo partner. Mi fido di te, agente Smith.»

«Non la deluderò signore.» faccio un rapido cenno e lascio l'ufficio.

Una volta uscita, rilascio il respiro trattenuto durante il tragitto di ritorno nel mio ufficio. Chiudo la porta e mi ci appoggio contro, ho uno strano miscuglio di emozioni che mi fanno stringere lo stomaco. Da un parte l'adrenalina della missione della quale mi sento più che pronta, ma dall'altra l'odio che dovrò condividere con il mio cosiddetto "nuovo partner" che sono costretta ad avere durante l'operazione.
Un inglese.
Coloro responsabili della morte di mio padre.
Sarà il karma?

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