●Incubo●

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Davanti a me vedo una scena, una persona, una ragazza.
Una ragazza con le lacrime agli occhi, gli auricolari nelle orecchie, a sedere con la testa tra le gambe.
Davanti a me si trova una ragazza che piange, no non sta più piangendo, no adesso sta ridendo, si ride ma è una risata amara, una di quelle sprezzanti.
Sta emettendo dei sighiozzi, no aspetta, sono suoni strani, no, non sono nemmeno quello, sono dei sussurri, la sento sussurrare.
Sono i sussurri di una persona che vorrebbe urlare ma non ci riesce, anima e corpo sfinite dal pianto la obbligano a sussurrare.
La sento! Sta urlando, ma proprio a fine frase si ritrasforma in un sussurro.
《Avevi detto di amarmi》
Non ride più, singhiozza ma ci riprova.
《Hai detto che non mi avresti mai lasciata》
Ma anche stavolta si trasforma in un mormorio, chiudo gli occhi, incapace di sopportare tale visione, li riapro. Vedo lei,una pistola nella mano sinistra, ho paura, paura per lei e per quel che può accadere. Uno sparo. Sangue, molto sangue , un cadavere. Lei, stesa, dormiente in terra, sembra un angelo, sorriso in volto ed occhi felici.
Finalmente è notte fonda, chiudo gli occhi e la rivedo, sono dentro ad un sogno ma lei è finalmente felice.
《Grazie di non avermi fermata》
Io faccio un cenno con il capo non avendo il coraggio di ammettere che sono stata codarda.
Sono sola, in una stanza bianca, che all'improvviso non è più bianca, è nera, buia, un'oscurità accecante.
Vedo qualcosa, o forse qualcuno, non so è indefinito.
Mi avvicino, lo vedo. È un ragazzo,cerco di vedere meglio ma svanisce.
Questo silenzio assordante mi riempe le orecchie, mi accascio a terra, piango.
Piango perché ho paura, perché sono codarda e perché mento a me stessa, in realtà so benissimo chi è.
Chiudo gli occhi.
Qualche istante dopo sento una forte luce che mi preme sugli occhi.
Sono sulla panchina. Accanto al sangue di quella ragazza.
Mi riaddormento. Sento una mano, qualcuno mi sta scuotendo.
《Auro svegliati o farai tardi》
Sono nella mia camera. Nel mio letto. Finalmente sveglia.

//Fine// Sta a te decidere.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora