NEWTMAS (AU)

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-Tutto bene?-
Thomas si voltò verso il compagno, che era rimasto in silenzio la maggior parte del tragitto. Per tutta risposta il biondino gli rivolse l'ennesimo sorriso poco convinto, accompagnato da un cenno del capo. Newt, che lui ricordasse, non era mai stato tanto silenzioso, almeno quando erano insieme, eppure fino a quel momento l'aveva sentito pronunciare a stento un rapido saluto ad inizio serata. A Thomas ricordò estremamente l'atmosfera del primo appuntamento.

Newt da parte sua in quel momento se a stento riusciva ad abbozzare qualche sorriso di tanto in tanto, parlare gli sarebbe stato impossibile. Percepiva la medesima sensazione di chi porta un macigno in salita, anche se il macigno in questione era un anellino dalle rifiniture semplici, che tintinnava a contatto con le chiavi, ad ogni brusca frenata. E di sicuro la guida di Newt, rispecchiava il suo atteggiamento. Avrebbe voluto chiedere a Thomas di sposarlo in quell'istante, anche se in macchina, una mano sul volante ed una a reggere l'anello, ma quelle poche volte che si concedeva di distogliere lo sguardo dalla strada era solo per controllare che la scatolina si trovasse ancora al sicuro nella tasca. Ma più che l'ansia di far cadere il gioiello, l'assillava il pensiero che Thomas potesse rifiutare. Il moro era brillante, decisamente carino e dai modi piuttosto gentili, ma cosa che Newt considerava più importante di tutte é che l'amava moltissimo, eppure continuava a temere un "no" da parte sua.
-Newt, siamo arrivati.-
Thomas ritirò il capo dal finestrino alzato, rivolgendo un'occhiata a Newt che si limitò semplicemente a parcheggiare un po' alla buona fiancheggiando il marciapiede che costeggiava il ristorante. La macchina rimase lí, parcheggiata, ad attendere che uno dei due aprisse il portellone.

Ció avvenne quasi contemporaneamente, uno scossone più energico e deciso da parte di Thomas, mentre il portellone dalla parte del guidatore si aprì con una spinta più delicata e attenta.
Il ristorante non era particolarmente sofisticato, una struttura piccola, ma ospitale. Per dire la verità ne Newt ne Thomas si ricordarono di come si chiamasse il ristorante, ne tantomeno come fosse all'interno. Minho, ripeteva spesso a Newt che la proposta di matrimonio e tutto ciò che la riguarda non si dimentica mai, ma per Newt tutto ciò che comprendeva la proposta di matrimonio era la proposta in sè e basta.
Semplice, forse, è vero. Lui inginocchiato accanto ad uno di quei tavolini rotondi, la scatola aperta, il pensiero di una proposta banale per una persona tanto speciale, che tutte quelle strampalate idee proposte da Minho fossero state quasi più adatte.
Poi Thomas.
Thomas che in quell'istante non capiva più niente o forse capiva fin troppo, Thomas che aveva cominciato a piangere, a parlare e nemmeno se ne era accorto, lui che voleva solo saltare al collo di Newt e che forse lo fece.
E poi, dopo Thomas, entrambi.
Entrambi in quell'istante incrociarono i loro sguardi, tanto a lungo da dimenticare l'immagine del ristorante e si baciarono.

Angolo Autrice.
Sono tornata con questa one shot Newtmas, che penso non avrei mai scritto se non fosse stato per CamillaBenvenuto, Checkpoint11 e DiAngeloIsFabolous, infatti la one shot é ispirata da una determinata role messa in atto da queste tre belle persone (e anche dalla cover di "Perfect" di Alexander Stewart)  quindi, ci tenevo a precisarlo. Se qualcuno a qualche proposta per una determinata storia non esiti a farsi avanti.
A presto.

~IreAdler

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