Max soffriva di incubi. Si svegliava spesso, durante la notte, urlando e chiamando i suoi genitori. Alec e Magnus erano oramai abituati a dormire sull'attenti, pronti a correre dal figlio non appena ce ne fosse stato bisogno.
A turno cullavano il bambino, gli cantavano delle canzoni e Magnus lo intratteneva con giochi di scintille azzurre.
A volte Max si riaddormentava, ma più spesso doveva essere cullato e coccolato per il resto della notte.
Alec e Magnus avevano provato di tutto, dal permettergli di dormire con loro a chiedere aiuto a Jem (entrambi si erano rifiutati di chiedere ai Fratelli Silenti, perché avevano paura che il loro aspetto e le loro abilità potessero fare più male che bene), ma nulla aveva funzionato.
Col tempo, gli incubi sembravano essersi fatti più sporadici, permettendo al bambino e ai due uomini di riposare qualche giorno prima che tornassero di nuovo, ma con l'arrivo in casa di Rafael, si erano ripresentati esattamente come prima.
Le urla di Max svegliavano anche il piccolo Shadowhunter, che osservava nascosto Alec e Magnus che cullavano il fratellino.
Rafael non capiva ancora bene l'inglese, quindi faceva fatica a interpretare le parole che i suoi papà si scambiavano, i sussurri indirizzati a Max e le canzoni che riempivano la stanza (durante quei momenti, Rafael restava attento in ascolto, meravigliato dalla voce di Magnus che cantava in varie lingue, cullando il piccolo Max per permettere ad Alec di crollare sfinito sul divano).
Rafael e Max non avevano ancora stretto un forte rapporto fraterno, complici la differenza di età tra i due, la difficoltà comunicativa del più grande e il poco tempo che aveva passato in casa Lightwood-Bane, ma Rafael si sentiva comunque colpevole di non essere in grado di aiutare.
Una notte, mentre Max sonnecchiava in braccio ad Alec che era seduto sul divano, immobile per non svegliare il bambino, Magnus si accorse del piccolo osservatore.
<<Rafe, ¿estás despierto? Ven aquí>> lo chiamò Magnus.
<<¿Por qué Max está llorando? ¿Es mi culpa?>> È colpa mia? A quelle parole Magnus sussultò e si affrettò a prendere Rafe tra le braccia, sedendosi con lui sul divano.
<<No, no, cariño, no es tu culpa. Max tiene pesadillas, no es tu culpa>> Magnus non poteva sopportare l'idea che Rafael si sentisse colpevole.
<<Cosa dice?>> Chiese Alec in un sussurro.
<<Ha paura che Max stia piangendo per colpa sua>>
Alec guardò dolcemente Rafael. Voleva dirgli tante cose, ma non parlando spagnolo gli era quasi impossibile comunicare con suo figlio. Di questo ne soffriva e aveva chiesto a Magnus di aiutarlo con la lingua, ma ci sarebbe voluto tempo.
Intanto Rafael osservava il fratellino, con gli occhi marroni sgranati è un piglio concentrato.
Si rivolse ad Alec.
<<¿Puedo tocarlo?>>
<<Magnus, che sta dicendo?>>
<<Chiede se può toccare Max>>
Alec si mosse quel tanto che bastava per avvicinare il bambino a Rafael senza svegliarlo.
Rafael avvicinò la mano alla testa di Max e lo accarezzò dolcemente. Il piccolo si mosse, avvicinando la testa alla mano del fratello. Rafael si immobilizzò e guardò spaventato i genitori.
<<Está todo bien, Rafe, tranquilo>> lo incoraggiò Magnus.
Alla fine si addormentarono tutti e quattro sul divano, abbracciati.
La notte successiva, Max si svegliò di nuovo e, sebbene Alec fosse stato un fulmine nel fiondarsi nella camera del bambino, la trovò già occupata.
<<Alec...?>>
<<Magnus, shh, guarda>> lo zittì
Rafael era nel lettino di Max e lo stava accarezzando dolcemente.
<<Shh, Max, está bien, estoy aquí. No llores, papá y dada están durmiendo>> Max, va tutto bene, sono qui. Non piangere, papà e dada stanno dormendo, Magnus tradusse a mezza voce.
Provò anche a cantargli una ninna nanna, ma non ne ricordava le parole.
<<No tienes que tener miedo, papá nos protege, él es el más fuerte de todos>>
Non devi aver paura, papà ci protegge, lui è il più forte di tutti. Magnus si accorse di una lacrima che solcava il viso di Alec, ma non lo fece notare.
I bambini dormirono insieme quella notte e quelle avvenire.
Max non ebbe più gli incubi.Note autrice
Ho deciso di trasformare questa raccolta, dedicando più spazio anche a Max e Rafael, perché sono rimasta affascinata dalla loro apparizione nella serie.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ci rivediamo al prossimo capitolo c:
Lilith
STAI LEGGENDO
Colors// Malec Family
عاطفيةAd ogni emozione, sentimento, suono, storia possiamo associare un colore. E ad ogni emozione può essere associata un'emozione. Un sentimento. Un suono. Una storia.