Il suo lato oscuro (Drarry)

La porta segreta

Draco era felice con Harry, veramente felice e non lo avrebbe mai immaginato, quando sono andati a vivere assieme, che sarebbe riuscito a sopportarlo tutti i giorni.
E invece, al contrario, quando Harry andava a lavoro, al ragazzo mancava terribilmente e spesso si annoiava a casa. Ed era grazie alla noia che aveva notato qualcosa di strano.
Dietro l’enorme biblioteca in cui Draco teneva i suoi libri, aveva sentito uno strano rumore, come se da dietro fosse caduto qualcosa.
Tastando il legno aveva sentito sotto le dita un buco dalla quale entrava dell’aria, come se dietro ci fosse una stanza con una porta socchiusa.
Aveva provato allora con la magia, ma nulla, la libreria era protetta da numerosi incantesimi e lo trovava davvero strano visto che non era stato lui a metterli.
E perché avrebbe dovuto metterli poi?
Si massaggiò il mento.
Sapeva che, se lo avesse chiesto a Harry, gli avrebbe sicuramente mentito.
Era un auror, un auror che gli teneva un segreto e nemmeno lui, con le peggiori torture, avrebbe potuto fargli confessare.
Certo, avrebbe potuto mandarlo in bianco, avrebbe potuto anche ignorarlo e non baciarlo, ma lo amava e anche volendo, non ci sarebbe riuscito e avrebbe ceduto.
Era l’ennesimo giorno e quella era la millesima mattina in cui Draco stava provando a eliminare tutti quegli incanti.
Sospirò, stava quasi per arrendersi quando uno strano rumore lo sorprese; la libreria si stava spostando rivelando che, come aveva pensato, dietro c’era una porta segreta.
Subito corse e la aprì, emozionato dal cosa ci potesse essere di cosi misterioso che anche uno cosi espansivo come Potter potesse nasconderglielo.
Quasi svenì per quello che vide.
Harry era veramente un tipo che amava quelle cose?

La porta nascondeva un’enorme stanza. Nella destra c’era un letto matrimoniale con delle corde che partivano dagli angoli e le lenzuola erano di un rosso sangue acceso.
Sulla sinistra c’era un armadio aperto dove dentro si vedevano vari diversi tipi di fruste.
Draco lentamente si avvicinò e vide una scatola poggiata su un ripiano superiore di cui all’interno c’erano parecchie manette.
Era spaventato, confuso, ma anche emozionato.
Potter era amante del sadomaso?
Potter era amante del sadomaso.

Se lo stava ripetendo numerose volte, ma più lo faceva, più non ci credeva.
Rimise la scatola al suo posto e decide di rilassarsi un attimo, prendendo un grosso respiro, sedendosi sul letto.
Qualcosa però lo fece scattare in piedi.
Si era seduto su qualcosa di duro.
Guardò con attenzione le coperte e le alzò prendendo l’oggetto che quando scoprì cosa fosse, lo fece deglutire.
Era un vibratore.
Fruste, manette, corde e vibratori.
Se fino a quel momento non fosse certo che l’auror fosse un amante del sadomaso, con quel particolare, ne aveva avuto la certezza.
Lo lasciò cadere sul letto e uscì dalla stanza, facendo tornare al suo posto la biblioteca con la magia.
Era ancora scioccato, veramente scioccato.
Cosa avrebbe dovuto fare ora?

Lui non se lo aspettava, veramente, Harry non gli aveva mai parlato di quelle cose. Insomma, gli aveva sempre detto tutto, ma credeva che sul sesso fosse un tipo ordinario come lui.
Certo, i giochini erano divertenti e anche eccitanti, ma il sadomaso era una cosa seria.
Si strofinò il viso imbarazzato.
Doveva parlargli, ma come?
Doveva trovare il momento giusto.
E lo trovò anzi, pensava fosse giusto dirglielo quando, il giorno seguente, il fidanzato gli aveva annunciato che finalmente gli avevano dato le ferie e sarebbe stato una settimana a casa.

“È strepitoso, Potter” Harry si immobilizzò all’istante. Quando Draco usava il suo cognome significava o che era incazzato o che voleva sedurlo, ma la seconda era veramente improbabile dall’espressione che il ragazzo teneva sul viso.

“Che è successo, Draco?” Chiese preoccupato non capendo del motivo di quell’improvviso cambio d’umore.

“È successo che ho scoperto il tuo segreto” Schietto, come sempre.
Harry abbassò il viso, colpevole.