C'eravamo una volta Alexis e io, che buttavamo cose in valigia. Maglioni, pantaloni, calzini. Li tiravo fuori dall'armadio e li scaraventavo nel tolley dietro di me. Nella stanza accanto, Alexis faceva lo stesso. Nessuna delle due prestava troppa attenzione a ciò che prendeva, se in mezz ci finivano i nostri vestiti preferiti o no. L'importante era fare in fretta. Avevamo deciso così, perchè se avessimo preparato i bagali con tutta calma e armate di elenco, come facevamo di solito, di sicuro ci saremmo presto rese conto che stavamo agendo da pazze.
Nella mia famiglia erano tutti matti. O comunque, così diceva Alexis quando le chiedevo perchè avesse lasciato la Scozzia, a diciassette anni, con una sola valigia e me nella pancia.Allora era andata in Germania così, come se niente fosse. Incinta e non ancora maggiorenne. Scappata in quattro e quattr'otto, dritta a Bochum. Ormai anch'io avevo quasi diciassette anni(più o meno, macavano ancora quattordici mesi)e dovevo avere ereditato il gene dela pazzia. Anch'io quella mattina, a colazone, vale a dire un'ora prima, avevo deciso di lasciare il paese di punto in bianco. Su Internet avevamo trovato un volo low cost per quel pomeriggio. Dovevamo solo fare i bagalgi. In fretta tirai fuori da un cassetto un pò i mutandine e di reggiseni.
<<Non dimenticarti la giacca a vento pesante, Amy>> disse Alexis che si era trascinata in camera mia la valigia piena all'inverosimile e stava tentando di chiuderla infilando in qualche modo anche il mio cuscino. Sotto scorsi i pantaloni di cotone biologco e una camicia con una fantasia a mele colorate di DaWanda.
<<Non penso che a luglio mi servirà il piumino>> borbottai. Intanto anche il mio bagaglio era già piuttosto pieno, ma soprattutto di libri, Per quanto riguarda i vestiti, mi ero limitata allo stretto indispensabile, fedele al motto: meglio un cardigan di meno che rinunciare a uno dei miei tesori.
<<Tu sottovaluti il clima che troverai là>> disse Alexis, che poi osservò il contenuto della mia valigia scuotendo i muscoli color mogano. Aveva gli occhi arrossati e gonfi dopo aver pianto tutta la notte.<<Puoi portarti dietro il lettore, non ti basta?>>.
<<Ma Momo e Orgoglio e Pregiudizio non ce li ho in e-book>> <<Ma se li avrai già letti tutti e due almeno cento volte!>> <<E se quando sono là volessi leggerli per la centounesima?>> <<Credimi, Amy, in quella strameledetta isola di libri ne hanno quanti ne vuoi. Non ne hai idea.>>
Accarezzai con i polpastrelli la copertina logora di Momo. Quante volte avevo desiderato poter correre dietro a una tartaruga incantata che mi mostrasse la strada nella vita! Quel libro mi serviva. Mi consolava quando ero triste. Mi serviva, ora.
Alexis sospirò. <<Però vedi di trovare spazio anche per la giacca, capito? Là il tempo può essere davvero brutto>>. Si sedette sulla valigia tirando la cerniera. <<Ho paura che non sia una buona idea>> gemette. <<Sei proprio sicura che quello sia l'unico posto in cui potrai distrarti?>>
Annuii.
STAI LEGGENDO
BOOK JUMPERS
FantasyQuesto non è un mio libro, sto solo copiando il libro "book jumpers" di Mechthild Glaser. Questo è tra i miei libri preferiti e mi piacerebbe molto che qualcuno lo leggesse dato che proporlo ai miei compagni è assolutamente inutile dato che a malap...