C.2 Un cielo mozzafiato

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Le giornate passavano, sempre con lo stesso ritmo, da una mattinata pacata e tranquilla a un pomeriggio movimentato e divertente. Tra i tavoli sorridevo raggiante, prendevo gli ordini, chiacchieravo qualche volta con le solite vecchiette del tavolo vicino alla finestra. Sempre gentili e dolci che mi rilassavano con le loro storie o complimenti, oppure iniziavano col le solite domande da tipo "ma il ragazzo?", "ce qualcuno che ti piace?"
"Quando ti deciderai a maritarti?? Io alla tua età ero già fidanzata!"
Io annuì tranquillamente, e al bancone ridevo alle loro frasi con la mia amica.

In quel momento di divertimento entró un ragazzo incappucciato, non si vedeva nemmeno il viso, portava infatti un paio di occhiali da sole neri ed una mascherina per lo smog. Per un attimo pensai che fosse un ladro o un mal intenzionato.

Venne a sedersi al bancone e da sotto la mascherina, che rendeva la sua voce ovattata, ordinò : -un caffè nero e un cornetto...con...-, si fermò per osservare la disposizione dei dolci indeciso.
-Le consiglio quella alla ciliegia- mi intromisi nella decisione con un sorriso dolce sulle labbra -è davvero buona, cioè a parer mio, ed è fatta in casa, glielo assicuro!-
In tutta risposta, venne fuori con un sonoro -Tsk!- voltò lo sguardo da un altra parte quasi scocciato -Prendo solo io caffè!-
Mi trattenni e con un sorriso, ora tirato e finto, annuì e iniziai a preparare, poggiando glielo sotto il naso pochissimi minuti dopo.

Quello strano ragazzo, rimase seduto al bancone per un ora intera. Osservava il telefono di continuo mentre tichettava con la punta del piede per terra. Sembrava ansioso o nervoso, non si capiva bene, forse stava portando un pacco importante, o doveva fare un incontro top-secret, oppure-
"La smetti di fissarlo!!? Sei inquietante!"
Emi interruppe i miei pensieri che, solo ora, mi resi conto che erano davvero inquietanti.

Distolsi lo sguardo di colpo arrossendo
-nulla nulla!!- ritornai a lavorare cercando di fissarlo il meno possibile.

Alla fine del turno sospiri distrutta, quando ritornai al banco iniziai a pulire tutto; il ragazzo se n'era andato da un pezzo, o meglio...si era spostato. Qualche minuto dopo, quando mi spostai a pulire i tavoli lo vidi, seduto al tavolino vicino alla finestra, con la testa immersa tra le braccia.

Si era addormentato... si notava dal respiro più lento e dai muscoli rilassati delle spalle.

-Mi scusi!? - chiamai quasi sussurrando. Mi avvicinai un po timorosa, lo scossi per una spalla.

Di colpo alzò la testa e gli occhiali da sole che portava gli scivolarono via, rivelando i più bei occhi che avessi mai visto. Di un rosso intenso, più del fuoco stesso. Per un lungo tempo rimasi a guardarlo dritto in quei bellissimi occhi che rispecchiavano il più bel tramonto che avessi mai visto. 

non mi ricordo per quanto lo fissai, ma di sicuro abbastanza da innervosirlo, infatti mi urlo contro alzandosi dal suo posto - Cos'hai da fissare ancora!!!??- 

- M-mi scusi, e solo...solo che volevo avvisarla che stiamo per chiudere- 

Lui di risposta si rimise gli occhiali e se ne andò verso la porta, lo fermai appena in tempo per chiedergli i soldi per il caffè, lui di fretta prese dalla tasca dei pantaloni una banconota e qualche moneta per poi darmeli ed uscire dal bar.

Non tentai nemmeno di chiamarlo per ilresto, quindi in un sospiro andai alla cassa, apri il piccoloscomparto per i soldi e suddivisi le monetine. In quel momento notaiche una di esse non era una moneta, ma una chiavetta, "ilragazzo deve avermela data per sbaglio" pensai "Va beh,gliela restituirlo se verrà di nuovo al bar" sopirai e me la misiin tasca pronta per andare a casa e così finire un altra giornatastressante.

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ANGOLO AUTRICE

Scusate la lunga assenza, ma finalmente sono tornata con una voglia di scrivere a mille e buona lettura dei prossimi capitoli!!!!



IL MIO NUOVO EROE~ {Bakugo x reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora