Capitolo 1

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"Buongiorno piccolo!" Sussurro dolcemente al mio bambino non appena mi accorgo che si è svegliato mostrandomi il suo dolce sorriso.

È un bimbo così dolce, ha soli tre anni ma da quando è nato la mia vita gira completamente intorno a lui, è la mia famiglia... la mia unica felicità.

"Mamma 'giorno!" Mi risponde poggiando teneramente le sue piccole labbra sulla mia guancia, intanto che io lo abbraccio.
"Latte!"
"Si amore mio, adesso scendiamo." Gli rispondo prendendolo tra le braccia e avviandomi alle scale.
"Buongiorno Grace." Mi saluta mia madre con il suo solito sorrisetto.
"Ciao." Le dico non prestandole attenzione.
"Ciao mocciosetto!" Si rivolge a mio figlio, il quale la guarda con timore.
"Non chiamare mio figlio così, non ti permettere altrimenti..."
"Altrimenti cosa?" Continua ridendo.
"Senza di me saresti senza una casa, senza niente.
Mi devi tutto da quando hai scelto di interrompere la tua vita senza darmi retta."
"Ma ti senti come parli? Cosa avrei dovuto fare? Non avrei mai ucciso mio figlio, io l'ho amato da subito.
Non poteva pagare lui per i miei errori, i tuoi errori. Non è colpa sua se andavi a letto con quello che dovrebbe essere suo padre." Urlo esasperata mentre Christian, ancora tra le mie braccia, comincia a piangere.

"No amore, scusa.." sussurro baciandogli la testa.
"Fallo smettere di piangere." Grida lei.
"Non vedi che è spaventato, smettila!"
"Non mi importa, mi sta facendo venire il mal di testa." Continua avvicinandosi a noi.
"Stai lontana!"
"Perchè?" Chiede divertita.
"Mi hai rovinato la vita, ti odio."
"Mi dispiace.." Dice e la sua risata aumenta.
Mentre io risalgo le scale verso camera mia.

A questo punto non reggo più, devo andare via da questa casa, da questa città.
Lo devo a me stessa, lo devo a Christian..
Non merita tutto questo.

"Mamma." Mi chiama ancora spaventato appendo lo adagio sul mio letto.
"Piccolo mio." Gli dico accarezzandogli la sua morbida guanciotta.
"Paura."
"Amore, non aver paura... adesso andiamo via. Chiamo zia Kate e staremo da lei per un po'!"
"A queste parole i suoi occhi, azzurri come i miei, che fino a poco tempo prima erano pieni di lacrime si illuminano.
"Sono felice. Zia Kate!" Esclama facendomi riempire il cuore d'amore alla vista del suo sorriso.
"Ti voglio bene piccolo."
"Anche io, tanto così." Mi risponde allargando le sue braccia.
"Allora Chris adesso io chiamo la zia, così prepariamo le nostre cose e andremo via per sempre."
"Va bene mamma!" Mi dice spostandosi sul tappeto giallo al centro della stanza per giocare con le sue macchinine.

"Hey Grace!" Mi risponde felice la mia migliore amica. Siamo cresciute insieme ma lei l'anno scorso, dopo essersi sposata, si è trasferita a Seattle.
"Ciao Kate.." Rispondo con meno entusiasmo, infatti lei subito se ne accorge.
"Che succede tesoro?"
A questa domanda le lacrime cominciano a rigare il mio viso.
"Io non posso rimanere ancora qui, è diventato impossibile. Christian sta male, un bambino non dovrebbe crescere così.." continuo.
"Grace, prendi il primo aereo e raggiungimi qui, io e Thom ti aiuteremo."
Mi dice dolcemente.
"Oh grazie tesoro, speravo me lo dicessi."
"Come posso abbandonarti.. per te ci sarò sempre ed anche per il mio adorato nipotino, anzi passamelo che lo voglio salutare."
"Si certo." Le dico.
"Chris amore, vuoi salutare la zia?" Mi rivolgo a mio figlio. Lui mi ruba, subito, il telefono di mano facendomi ridere anche se ho già attivato il vivavoce.
"Ciao ometto, sei contento di venire a trovare zia Kate e zio Thom?"
"Si zia, ti voglio bene."
"Anche io amore, ci vediamo presto!"
"Ciao, ciao." La saluta lui prima che la mia migliore amica riattacchi.

"Mamma sei triste?" Mi chiede riprendendo a giocare.
"No amore mio. Aiutami a preparare le valigie." Gli rispondo guardandolo con amore.
"Voglio portare le mie macchinine."
"Certo amore! Le porteremo tutte!" Gli sorrido.

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