tutto iniziò quel maledetto 17 maggio 2016, maledetto perché fu l'inizio della fine.
Era una normalissima giornata di primavera e, come al solito, alle 7 ero già in piedi per andare a scuola. Le giornate erano sempre più calde e le ore sembrava non passassero più. Ma, all'ultima ora, quello che ai tempi era il mio migliore amico, viene da me dicendomi "Ma se proviamo a fumare?" tra me e me ho pensato che era solamente una nuova esperienza, una ribellione o, molto più semplicemente, una cosa che capita. Accettai e ci organizziammo per il pomeriggio stesso.
i miei quel pomeriggio non c'erano, così, appena tornata da scuola mi affrettai a rubare una sigaretta spagnola che mia mamma teneva in un mobile per poi nasconderla in un pacchetto di fazzoletti, oltre a quella presi delle liquirizie e del deodorante. mi avviai con Giuseppe, che però tutti chiamavamo fagiolo per il colore della sua pelle, direi sul brunastro. andammo al bowling abbandonato, ci nascondemmo dietro ad un muretto e accendemmo quella che fu la nostra condanna. la prima sigaretta. ancora non aspiravamo, ma la sensazione e il sapore erano buoni, perciò continuammo. eravamo ancora bambini, nessuno dei due aveva già compiuto i 13 anni, ma entrambi eravamo in una situazione poco piacevole. I suoi stavano divorziando e i miei litigavano 6 giorni su 7, di conseguenza avevamo entrambi bisogno di uno sfogo. Dopo aver fumato, andammo dagli altri, nonché gioia e Teo.
Sia io, che fag, ci sentimmo meglio, dopo chissà quanto. Decidemmo di rifarlo il giorno dopo. Così, da quel maledetto 17 maggio i giorni a seguire iniziarono a essere tutti uguali: fag passava da me, io mi portavo sempre lo zainetto dietro (contenente liquirizie, cicche, deodorante e ovviamente, sigarette) e il posto più sicuro per nasconderci, inizialmente, era la campagna.
io pensavo che sarebbe stato solamente l'inizio di una piccola ribellione che a breve sarebbe finita, ma mi sbagliavo. mi sbagliavo di grosso.
