"Why me"

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Pov Jimin

Il fastidioso spiraglio di luce che batte sui miei occhi mi fa mugugnare in disapprovazione e girare dall'altro lato del letto, trovandolo vuoto.
Porto una mano sugli occhi sfregandoli e mi metto seduto, accusando una fitta al fondoschiena.
"Aish.. devo farlo più spesso" borbotto mentre i miei occhi si abituano alla luce del giorno e mi massaggio all'altezza dell'osso sacro.
Mi guardò attorno non trovando la presenza di Yoongi e decido di alzarmi dal letto, indossando i boxer per poi scendere al piano di sotto.
Sento lo sfrigolio delle pentole, segno che l'argenteo sta cucinando.
Arrivato in cucina, mi poggio allo stipite della porta e osservo la figura dalla pelle lattea armeggiare con il cibo.
I capelli arruffati, le spalle minute contornate dai innumerevoli graffi che gli ho fatto la scorsa notte, i fianchi scritti, il sedere piccolino e sodo e le gambe magre con qualche accenno di muscoli, mi fanno sorridere ed eccitare allo stesso tempo.
"Non credevo che qualcuno fosse così bello anche visto da dietro" mormoro restando in quella posizione.
"Oh.." sussulta voltandosi "sei sveglio" sorride avvicinandosi e lasciandomi un dolce bacio sulle labbra "sto preparando la colazione" sorride ritornando ai fornelli.
Volto lo sguardo verso l'orologio nero appeso al muro bianco: 10:30.
"Ma tu non dovresti essere a lavoro?" corrugo la fronte avvicinandomi a lui.
"Ho chiesto a Jin hyung un giorno di permesso" fa spallucce ponendo nei piatti un po' di riso e varia carne con qualche foglia di kimchi*.
"Mi vuoi far ingrassare per mangiarmi alla cena di Natale?" rido notando la quantità di cibo che ha messo nel mio piatto, rispetto al suo.
"Sei magro come una stecca e io ho intenzione di farti mettere su un po' di peso perché non voglio che mi svieni tra le braccia un giorno di questi" sbuffa sedendosi a tavola, iniziando a mangiare.
"Non sono magro come dici tu, e poi non posso mettere su peso, o non diventerò mai un ballerino." sbuffo io questa volta mangiando la metà di ciò che mi ha dato.
"Jimin mangia, cristo" poggia la spalla allo schienale della sedia incrociando le braccia al petto.
"Yoongi sono sazio! Ho mangiato, non fare storie! Non sono un bambino e so cavarmela da solo!" chiudo i pugni facendo diventare bianche le nocche "forse è meglio se vada" mi alzo strascinando la sedia, che produce un rumore assordante, e a passo svelto ritorno in camera per raccattare le mie robe, senza dargli tempo di rispondere, sbattendo la porta.
Mi vesto in fretta con i nervi a fior di pelle e riapro la porta della stanza, andando a sbattere contro il suo petto che mi blocca il passaggio.
"Jimin aspetta" sussurra mettendo una mano sul mio viso che viene scacciata dalla mia.
"No Yoongi. Lasciami andare" serro la mascella tentando di passargli sulla destra, ma vengo bloccato dalle sue braccia.
"Io mi preoccupo solo per te!" asserisce lasciando la presa "ma se vuoi andartene fregandotene altamente e comportandoti sempre da stronzo dopo tutto, sai la strada" poggia le spalle e la testa allo stipite sospirando e chiudendo gli occhi, in attesa.
Lo osservo sospirando pesantemente.
So che ha ragione, ma sono sempre stato così.. non ho mai accettato altre persone nella mia vita oltre Taehyung e Jungkook, che li conosco da sempre, e con estranei esce sempre il Jimin che infondo so di non essere.
"Scusami... è.. che non ho mai avuto nessuno che si interessi a me oltre Tae e Kook.. non mi sono mai fidato di nessuno, e mi comporto da stronzo.." sospiro abbassando lo sguardo.
"Io non sono "nessuno", Jimin.. credo sia chiaro quello che provo e soprattutto quello che provi tu.. o non saresti qui" volge lo sguardo verso di me andando a sedersi sul letto.
"Già.." sussurro raggiungendolo e accovacciandomi sulle gambe, guardandolo dal basso "perdoni il mio essere un cretino a tutti gli effetti?" continuo facendolo sospirare.
"Purtroppo non riesco a starti lontano Jimin, pur volendo, torno sempre da te.. e questo mi destabilizza perché ti conosco da si e no un mese?! E pure guardami.. mi sento talmente perso da non riuscire ad essere arrabbiato con te, anche se Dio solo sa quanto vorrei prenderti a pugni quando fai così" passa una mano tra i capelli, mentre io sorrido come un ebete, sentendo il cuore scoppiarmi nel petto.
Infatti non riesco a proferir parola, limitandomi solo a sporgermi verso di lui e poggiare le labbra sulle sue, sperando che capisca tutto l'interesse e l'attrazione che io provo per lui.
Non sono mai stato bravo con le parole, sempre chiuso in me crogiolandomi nei miei problemi.
Ma adesso, con lui, sento che posso finalmente tornare a respirare perché lui mi da sicurezza. È la mia sicurezza per un futuro felice.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2018 ⏰

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