Prima di lasciarvi alla prima shot in gara, voglio ricordarvi che siamo vicini alla scadenza che è fissata per il 1/05/18.
Nuova data di scadenza
15/05/18Chiunque abbia bisogno di una proroga non esiti a contattarmi!
In secondo luogo, voglio ricordarvi le dinamiche per sottopormi la vostra fic.
Potete pubblicarla sul vostro profilo wattpad se volete, ma è importante che mi avvisiate via messaggio privato, perchè provvederò a darvi il mio indirizzo email al quale dovrete spedire il file della fic, in modo che io e i giudici saremmo libere di leggere in comodità.
Non scordatevi il titolo!
:)-
Prima entry del contest #writemycharacter
Autore: Astorath
Titolo: RimembranzaÈ strano come la prospettiva di qualcosa che era davanti ai tuoi occhi per anni possa... Essere profondamente superficiale.
Stravolta dall'emergere di un nuovo dettaglio sfuggito ai tuoi occhi, o quando vieni trasportato da una consapevolezza di cui prima ti eri privato, per innocenza o ignoranza.
È un tempo di cui vi narro, il mio, che risale a prima che il Sesto Sole nel cielo morisse alla nascita del Settimo.
Potreste sorprendervi ma, persino il rozzo, sfatto manto bianco della mia coda era ancora lucido e corto allora...
Ovviamente come tutti gli altri bambini della mia età, durante i quattro giorni della Riconciliazione, ero solito giocare dal mattino al tramonto: la sacralità della sera, devo dire, per quei giovani volti ancora privi di tatuaggi non portava le stesse gioie del giorno.
Spesso ci nascondevamo sotto le passerelle di legno, oppure correvamo all'atollo per giocare a kirioki! E le nuotate, l'odore del pesce appena pescato che cuoceva sulla brace, i canti felici delle madri che tessevano nuove vele... Imparerete anche voi, con il tempo, il valore intrinseco di un ricordo.
Il mare e la memoria di un cantiari sono le uniche cose che non potrà mai perdere...
Il pomeriggio del quarto giorno, la mia piccola mente era rimasta ancorata a un'immagine: quella che ovviamente gli occhi di un bambino non comprendevano di cosa si potesse trattare.
Avevo sempre pensato che quello in lontananza non fosse nient'altro che un grosso scoglio, anzi!
Il sasso di un gigante, che non era riuscito a rimbalzare sull'acqua ed era rimasto lì vicino alla nostra isola.
Ma allora, mi chiedevo, a cosa servivano i due enormi cerchi attaccati ai suoi fianchi?
Ero rimasto lì ad osservarlo per una buona mezz'ora, qualcosa di incredibile, pensando che bastava davvero poco per distrarmi quando avevo la vostra età.
"Pheon" Le mie orecchie drizzarono in alto, la dolce melodia nella voce di mia sorella Yoika come temporanea distrazione.
"Stai aspettando Elikos?" Seduta sul bordo della banchina, i piedi immersi nell'acqua ed il capo già rinfrescato dalla precedente nuotata; mi osservava con un sorriso in volto, forse trovava buffa la mia ossessione per il sasso in lontananza.
"A cosa servono i cerchi?" Rigurgitai quelle parole senza pensarci due volte, ritornando presto a fissarlo con rinnovato interesse.
"Non lo so" Yoika era sempre stata sincera con me, forse fu questo il motivo per cui parlai solo a lei di quel mio interesse.
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