Continuo a scrivere parlando di me.. io che Provo a dimenticare
scelte che fanno male, io che
abbraccio le mie certezze e
provo a darmi da fare.
Ma ancora non riesco a capire se il mondo un giorno io potrò amarlo.
Se resto chiuso a dormire quando dovrei incontrarlo?.
Quello che cerco di dire da quando scappavo da tutto,
quando ridevano in gruppo tornavo e scrivevo distrutto,
è che ho gridato tanto e In classe non ero presente,
sognavo di vivere in alto di dimostrare che ero un vincente.
Quando ho incontrato me stesso,
mentre correvo di notte,gli ho urlato di odiarlo contro
e lui ha diviso le rotte.
Ma guarda che strana la sorte,
oggi che mi sento bene,
Io lo rincontro per strada e
gli chiedo di ridere insieme.
Dimmi che cosa resta
se vivi senza memoria.
Perdo la voce, cerco la pace,
lascio che la vita viva per me.
E dimmi che cosa senti se scopri di avere paura.
Brucio i consigli, alzo il volume,
L 'ansia nasconde i sorrisi che ho.
E dimmi che cosa vedi quando pensi al domaniQuali domande? Quante risposte?
"Forse domani" ripeti "forse". Io che vivo coi sogni appesi.
Quando ascoltavo la gente parlare mentre dava lezioni
non ho saputo imparare ed ora disegno le delusioni.
È facile avere ambizioni,
Un po' meno concretizzarle.
Ero un bambino diverso:
Odiavo chi amava e aspettavo l'inverno.
Ero sempre collocato
nel gruppo dei perdenti,
In questo percorso a chi c'ho intorno
ho dato un sorriso e mille incidenti.
Ma mando avanti la ruota,
lascio che giri da sé.
Riesci a capirmi solo se hai sempre voluto qualcosa che non c'è.
E adesso tirando le somme
non sto vivendo come volevo
ma posso essere fiero di portare avanti quello che credo.
Da quando ero bambino
solo un obiettivo:
dalla parte degli ultimi
per sentirmi primo.