Tutto Può Cambiare

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Passarono pochi giorni dal pomeriggio trascorso sul pontile, e con l'aiuto di Mamma Serpa organizzarono la festa per annunciare il lieto evento.

Mancano un paio di ore all'evento . Claudio sta in cucina che sta finendo di sistemare le ultime cose e Mario sta in giardino seduto in un angolo, e già un po' che è diventato silenzioso e Claudio all'inizio non ci dà peso, però ora si sta preoccupando. E quindi decide di mollare tutto ciò che stava facendo e si avvicina al suo uomo.

"Ehi"
Mario non proferì parola.
"Cicci tutto bene? Cos'hai?"
Mario a questo punto si gira e Claudio si trova davanti il suo uomo con gli occhi pieni di lacrime.
"Mario vieni qua abbracciami"
Mario non se lo fa neanche dire che è già con la testa appoggiata alle gambe di Claudio.
" Amore tu lo sai io sono qui quando vuoi parlare ti ascolto"
" Grazie" finalmente Mario dice qualcosa
"E di che?"
Mario respira affondo e poi inizia col dire: "Claudio ho paura che vada storto qualcosa, non so come reagiranno i miei fratelli, ma soprattutto non so che dirà mio padre..." si ferma fa un altro bel respiro e ricomincia "... IO ti amo sei la mia vita, sei l'uomo che desideravo da tanto tempo, sei il mio principe non azzurro, ma con mille colori, sei il mio girasole preferito mi illumini, mi segui, mi proteggi, mi mandi a quel paese quando serve, e so che non è facile stare dietro una persona come me. Non so nemmeno come faccio a piacerti, ma tu sei il primo ed ultimo uomo che porto a casa, sei il primo uomo che mi ha fatto veramente perdere la testa e la testa ormai non la uso più lui (ed indica il cuore) in tua presenza impazzisce. Ed io sono pazzo di te. Non vedo l'ora che termini questa giornata così c'è ne torniamo a casa, cioè Verona. Quella è la mia casa, ma soprattutto sei tu la mia casa e la mia famiglia "

Adesso è Claudio che è diventato silenzioso e Mario si accorge che ha gli occhi pieni di lacrime

" Claudio ti prego parla, ho bisogno di sentire la tua voce. "
Claudio ha un magone in gola e gli occhi gonfi di lacrime.
" Mario amore mio, le cose le affrontiamo in due, andrà tutto bene, la tua famiglia sarà felice dai. Su. Me lo fai un sorriso? " Mario guardò negli occhi Claudio e non poté fare al altro che sorridere e i suoi occhi si illuminarono. Claudio avendo ricevuto il sorriso del suo quasi marito, continuò a parlare." Mario non dire neanche per scherzo come fai a piacermi, tu sei il primo che si è seduto a fare lo speed-date e già iniziavo con la sindrome del Mario. ( ridono) , sei il primo che mi ha fatto una domanda sensata nell'incontro con witty. E sei il primo che ho deciso di portare in esterna. Ed ad ognuna di esse mi hai rubato il cuore e lo continui a fare ogni giorno, anche se a volte quando diventi malmostoso all'inizio me la prendo pure io, ma poi non riesco a resistere a vedere la tua faccia imbronciata che finisco per scoppiare a ridere e non la smetto più. Sei il mio fidanzato, il mio amico, il mio compagno, il mio amante, e tra poco anche tuo marito, sei un po' tutto per me. Ti amo Mario. E va bene domani torniamo a casa insieme. E sappi anche che come io sono la tua casa, tu sei la mia. "
Dopo queste parole I due si diedero una serie di baci dolci e pieni d'amore.

Piano piano iniziano ad arrivare tutti, manca solo il padre e Mario si fa sempre più nervoso, un po' se lo aspettava che si sarebbe rifiutato di partecipare alla festa, ma in cuor suo sperava nel suo arrivo. Fece passare 5, 10, 15 minuti ma di lui neanche l'ombra, allora la signora Velia decise di iniziare ad aprire le cose che aveva preparato insieme a Claudio e Mario durante il pomeriggio, tutti erano in giardino dove stavano iniziando a mangiare, ma Mario resto per un momento incredulo per ciò che aveva davanti gli occhi, non ci credeva, aveva una lacrime che gli scendeva in viso. Claudio se ne accorse, cercò di capire dove stesse guardando Mario e fu così che si accorse che era arrivato il signor Sandro,il padre di Mario. Claudio si avvicina al suo fidanzato e gli dice ad un orecchio " Vai fallo entrare".
Mario esitò un istante, pensò alle parole che Claudio gli disse poco fa e andò incontro al padre.

"Ciao papà"
"Ciao"
"pensavamo non venissi"
"avevo pensato di non venire, ma poi ci ho pensato è mi sono detto. Non posso abbandonare ancora una volta mio figlio, ho già perso molte cose di te, sono stato un cattivo padre, e preso dal senso di colpa e dai tanti rimorsi, mi sono deciso a venire, tu mi hai teso la mano anche se non me lo merito. Non voglio più farti del male." Per la prima volta dopo non so quanti anni il padre abbraccia il figlio. E tutti assistono alla scena e sono tutti sbalorditi e con gli occhi lucidi, soprattutto la madre di Mario. E Claudio non può essere più felice che mai, il padre del suo uomo ha finalmente accettato l'omosessualità del figlio. Anzi lo ha accettato come figlio.

"Papà grazie." non seppe cosa dire restò senza parole. "Andiamo ti devo presentare una persona"
"OK andiamo".

"Buona sera a tutti"

Ginevra e tutti i nipoti corrono dal nonno.

"Ciao piccoli".

MARIO tocca la spalla al padre "papà"!
L'uomo si gira "scusate bambini torno subito"
"Dimmi Mario!"
"Allora lui è Claudio Sona, il mio fidanzato, Claudio lui è mio padre come già sai si chiama Sandro"
"piacere Claudio"
"piacere Sandro"

Qui c'è la stretta di mano tra i due.

"Mamma, Papà, Fratelli, sorelle, nipotini del mio cuore sedetevi, vi devo, anzi vi dobbiamo raccontare una cosa"

Mario non ha neanche più salivazione e Claudio non è da meno.

"Iniziamo, la mamma già lo sa, io come sapete già da un po' di tempo convivo con Claudio a Verona, noi due ci amiamo tanto, vero Claudio?" E Claudio fa sì con la testa "e sapete tutti che io non ho mai portato nessuno a casa, oggi però è un giorno speciale oggi Claudio è entrato a far parte della famiglia Serpa come io sono già entrato nella famiglia Sona  tempo fa. Oggi siamo qui per annunciarvi che presto metteremo tutto su carta, io e Claudio ci sposiamo. "

Tutti restarono in silenzio.

" Prima che qualcuno parli vorrei dire due parole anche io. Amo vostro figlio, lui mi ha sempre detto che non ha la famiglia del mulino bianco, ma già da un po' di tempo lo vedo più tranquillo, ogni giorno state facendo dei passi verso di lui e lui verso di voi. Mancava solo un  tassello nella vita di Mario, il padre, ed oggi dopo tante, troppe tempeste, tra lei signor Sandro e suo figlio sta finalmente tornando il sole, a poco a poco riuscirete a sorgere. Detto ciò sono onorato di far parte della vostra famiglia."

A prendere parola fu Francesco a nome di tutti i fratelli e le sorelle." Ragazzi se voi siete felici noi non possiamo che essere felici del vostro amore, siete bellissimi. Congratulazioni "

" Mamma, tu già mi hai detto che per te va bene anzi mi hai detto che va benissimo ed hai definito Claudio come il tuo settimo figlio. E non posso che essere felice. Però vorrei sentire qualcosa da te papà. "

" Mario, Claudio io sono sempre stato un tipo all'antica per me è stato molto difficile accettare il fatto della tua omosessualità Mario. Mi sono accorto che io non posso cambiare nulla, vedo come guardi Claudio e come Claudio guarda te. I vostri occhi parlano prima che le vostre bocche si aprano. Perciò se vi amate. Fatelo pure. Io sono felice per te, per voi. "

Mario e Claudio sono molto emozionati, dalle parole dette dal signor Sandro.

Ma all'improvviso i nipoti iniziarono a gridare
" bacio" "bacio" "bacio".

E i due non poterono fare altro che darsi un bacio a stampo davanti a tutta la famiglia.

Finalmente, soprattutto per Mario, tutti i pezzi del puzzle stavano tornando al loro posto, tutto è al posto giusto. Dentro sente una miriade di emozioni e per la prima volta davanti la sua famiglia compie quel gesto che mai avrebbe pensato di fare. Ma con Claudio è sempre stato cosi. Tante prime volte, ha fatto cose che mai aveva fatto, superato paure che mai aveva superato, affrontato situazioni che mai aveva affrontato, ma soprattutto con un coraggio che mai in vita aveva ha pensato di avere. Ma si sa, l'amore è anche una crescita individuale, una crescita interna e su questo Mario è diventato uomo a tutti gli effetti.

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