[ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ]
Taehyung inizia a ricevere degli insistenti messaggi, durante la notte, da parte di uno sconosciuto.
-Ti hanno mai detto
che è da veri maleducati
non rispondere alle
persone?
Sai, mi hanno insegnato
...
Potresti anche solo farmi sapere se stai bene, eh. 17:56
Ok, non lo farai. 22:39
Venerdì 30 Maggio
Scusami soni state davvero giornate.. impegnative. 01:24
Immagino.
A che ora sarai a Seoul. 02:03
Arriverò per le sette. 10:18
Bene. 11:12
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Jeongguk era davvero furioso... anzi no. Furioso era un eufemismo a confronto di tutta la rabbia che stava provando in quel momento. Il più grande lo aveva ignorato per tutta la settimana. I messaggi che si erano scambiati erano stati a malapena dieci, e dopo quella lunga chiacchierata in treno, al telefono, proprio non se lo aspettava dall'altro ragazzo.
Aveva chiesto a Yoongi di poter staccare una mezz'ora prima dal suo turno di lavoro, che finiva alle sette, in modo da poter andare a prendere il maggiore e capire perché si fosse comportato così.
Si appoggiò ad una colonna con la spalla, e si mise con le braccia incrociate, guardando il tabellone dei treni, aspettando quello proveniente da Daegu. Jeongguk non sapeva esattamente cosa dire al maggiore dopo averlo visto, ma voleva mettere fine a quelle insicurezze di Taehyung, che tenevano il loro rapporto ad un livello paragonabile all'amicizia. E Jeongguk non voleva essere amico, di Taehyung. Lo aveva contattato, si erano parlati, si erano visti, si erano chiaramente detti che si piacevano l'un l'altro.. allora perché rimanere fermi sullo stesso punto e non andare avanti? Voleva che Taehyung fosse il suo ragazzo, voleva vederlo tutti i giorni, poterlo baciare e sfiorare, senza avere il timore di essere rifiutato dall'altro. Aveva capito che se voleva andare avanti con Taehyung, avrebbe dovuto prendere l'iniziativa, quasi sforzare il maggiore ad accettare quei sentimenti, che Jeongguk, aveva capito, essere nuovi per il castano.
Jeongguk sentì la voce maschile dell'altoparlante, annunciare l'arrivo del treno sul quale si trovava Taehyung, così si staccò dalla colonna, e si mise sull'attenti, pronto a cogliere la figura del maggiore.
Non appena le porte si aprirono, e le persone iniziarono a uscire, Jeongguk riuscì a vedere il castano di sfuggita. Testa bassa che correva letteralmente fuori dalla stazione.
Lo rincorse afferrando al volo il suo polso, e facendo girare di scatto con gli occhi sgranati, l'altro ragazzo.
Taehyung era evidentemente sorpreso, ma Jeongguk lo fu ancora di più vedendolo. Un livido violaceo si trovava sullo zigomo del maggiore, che subito abbassò lo sguardo e cercò di allontanarsi da Jeongguk.
Erano circondati da persone. Famiglie che si riabbracciavano, fidanzati che si salutavano.. Sembravano muoversi tutti a rallentatore intorno a loro, nessun suono li raggiungeva, e Jeongguk riusciva solo a guardare il volto del maggiore, che al contrario cercava di nascondersi.
Il minore scattò all'improvviso, trascinandolo verso la sua macchina bianca. Afferrò la valigia del maggiore, mettendola nel cofano, e lo guidò a sedersi sui sedili posteriori, seguendolo a ruota.
«Jeongguk davvero non-»
«Taehyung.» lo bloccò Jeongguk «Hai idea di quanto tu mi abbia fatto preoccupare? Ero venuto qui perché ero arrabbiato, ma adesso che ti vedo così mi sento in colpa.» Taehyung alzò lo sguardo verso il minore, che lo guardava con sguardo preoccupato. «Per favore, dimmi cosa ti è successo.» lo supplicò con gli occhi.
Taehyung distolse lo sguardo per un attimo, puntandolo sulle sue ginocchia, per poi annuire silenziosamente. «Va bene.»
~·~·~·~·~~·~·~ Visto che sono in viaggio, probabilmente questo sarà l'unico aggiornamento della giornata. Sorry :(
