Jeongguk
Ehi dormiglione!
Cosa fai in questa bella
mattina di domenica?
10:37La tua energia, di
prima mattina, mi urta..Come fai ad essere
così attivo la mattina?Solo io sembro uno
zombie che cammina?
10:40Non lo so, me lo
dicono in molti.Mi piace muovermi,
e tenermi in
allenamento ;)Tipo ora sono in
palestra!
10:42Hai sempre la scusa
per mandarmi foto tu..
10:42Come se ti dispiacesse
ehehDovresti prendere
esempio da me, e dirmi
dove sei con delle foto.Non è più divertente
così?
10:42Ok allora.
Io sto andando in
stazione.
10:43Cosa?!
Dove vai?
Con chi vai?
Perché?
10:43Daegu.
Da solo.
Devo andare a trovare
mio padre e mia nonna.Ma più mia nonna
che mio padre.
10:44Adesso mi hai
incuriosito..
10:44Non è nulla di che..
Anzi.. in realtà è
piuttosto complicato.Ma non mi va di
dirlo tramite messaggio..
10:44Taehyung.
10:44Si?
10:44Ti sto per chiamare.
10:45📞
Jeongguk
[Rifiuta]⏪⏪⏪ ⏩⏩⏩[Accetta]
·
·
·[Rifiuta]⏪⏪⏪ ⏩⏩⏩[Accetta]
Taehyung vide la chiamata da parte di Jeongguk, mentre il telefono gli suonava tra le mani, e solo dopo un attimo di esitazione ripose.
«Pronto.. Jeongguk?» disse a bassa voce. Era appena entrato in uno dei tanti vagoni, e non voleva disturbare le altre persone, parlando ad alta voce.«Taehyung~» sentì dire dall'altra parte del telefono. Jeongguk aveva una voce bassa, e quel suo modo 'carino' di chiamarlo, la rendeva stridula e divertente. Taehyung sorrise, mentre si sedeva vicino ad un posto vuoto, vicino al finestrino. Sarebbe stato un viaggio lungo tre ore.
«Perché mi hai chiamato?» chiede, nonostante avesse già intuito il motivo di quella chiamata.
«Perché quelle tue parole mi hanno incuriosito.» dice senza tanti giri di parole «E voglio sapere tutto di te. Quindi ti ho chiamato così puoi raccontarmelo!»
«Cosa ti fa credere che io voglia dirtelo?» Taehyung cercò di mantenere un tono di voce serio, ma il sorriso causato dalle parole del più piccolo, la fecero sembrare incrinata e divertita.
«Uuh~ perché qualcosa mi dice che stai sorridendo?» lo prende in giro, ed il castano si ritrovò a ridere ancora per il suo tono di voce.
Taehyung finì col raccontargli tutto. Gli disse che in realtà era originario di Daegu, e che quando all'età di sedici anni aveva scoperto la sua omosessualità, i suoi genitori avevano fatto finta di accettarlo. O almeno solo suo padre finse. Questo causò delle perenni liti tra i suoi genitori, e sua madre esausta del comportamento del marito, chiese il divorzio e si trasferì a Soeul, con Taehyung, dove lì aveva trovato un posto fisso.
Nonostante questo, Taehyung insisteva nel voler vedere suo padre, con il quale aveva un buon rapporto prima che venisse a conoscenza della sua omosessualità, e sua nonna, che era stata la sua ancora di salvezza in quel periodo buio e doloroso.
Taehyung rivisse tutte le scene nella sua testa, mentre le raccontava al più piccolo, ed alcune più di altre, gli fecero venire gli occhi lucidi.«Vorrei essere lì con te, su quel treno per abbracciarti.» lo distrasse Jeongguk, dai suoi pensieri malinconici.
«Sto bene.» disse, tirando su col naso, sentendo poi la voce femminile del treno, affermare la stazione in cui si sarebbe fermata: Daegu.
Sorrise Taehyung, constatando che era stato la bellezza di tre ore a parlare con Jeongguk, e che quest'ultimo lo aveva ascoltato in silenzio, intervenendo solo poche volte.
«Sono a Daegu ora. Ci... sentiamo più tardi?» disse prendendo la piccola valigia e uscendo dalle porte del treno.
«Si, mandami un messaggio quando sei al sicuro.» Taehyung sorrise e confermò, chiedendo poi la chiamata, vedendo poi suo padre osservarlo poco più lontano.
Sospirò, suo padre non lo aveva ancora accettato del tutto, ma Taehyung era sicuro che sarebbe riuscito a convincerlo prima o poi.
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My Unknown Soulmate|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ
Fanfiction[ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ] Taehyung inizia a ricevere degli insistenti messaggi, durante la notte, da parte di uno sconosciuto. -Ti hanno mai detto che è da veri maleducati non rispondere alle persone? Sai, mi hanno insegnato ...