《Dipendo da te》

2.

Kyra's pov
Mi sveglio con una sensazione di ansia addosso.
Oggi è il gran giorno. La giornata dell'ammissione al serale.
Scendo nella sala colazione ma non vedo Irama.
-È sceso a fumasse na sigaretta se stai cercando lui.- mi dice Biondo,facendomi cosi distogliere lo sguardo dal suo posto vuoto.
-Ah,grazie.- dico solo e scendo nella hall.
Eccolo la. Bello come sempre. Il nero gli dona oltretutto.
-Buongiorno,non ti avevo sentita arrivare.- mi dice.
-Giorno a te.-
-Sei in ansia?-
-Parecchio. Tu?-
-Comprensibile. Anche io.-
-Vieni in studio con me?-
-Basta che non mi fai fare tardi.-
-Parla quello che ieri mi ha incollato al muro.-
-Di che non ti è piaciuto.-
-Non credo siano cose che ti riguardano.-
-Io credo proprio di si invece!-
-Alza il tuo bel culo dalla sedia e andiamo. Non vorrei far tardi.-
Mentre ci incamminiamo verso gli studi mi dice:- Quindi ho un bel culo?-
-Sai che sei na vera rottura di cazzo?-
-Sai che sei proprio acida?-
Sbuffo. È insopportabile a volte,davvero.
Entriamo in aula e ci sediamo ai nostri rispettivi banchi.
Quando Maria entra la tensione si fa sempre piu forte e l'ansia cresce ogni secondo di piu.
Sento lo sguardo di Irama addosso a me e cerco di non guardarlo. Potrei impazzire.
Einar e Lauren hanno già la felpa verde.
Sento il nome di Irama.
Lo guardo scendere dal banco e farmi l'occhiolino. Di rimando gli mimo con la bocca un "buona fortuna".
Lo ascolto cantare Un Giorno In Più e ad un tratto mi accorgo che,a bassa voce,sto cantando con lui.
Gli passano la felpa verde,la bacia e si volta verso di me. D'istinto scendo e lo abbraccio.
Che diavolo mi prende?
Quando sento il mio nome il cuore comincia a martellarmi velocemente nel petto.
La base di Te Necesito parte ed io mi perdo cantando tra le note di quella canzone.
A fine canzone guardo ansiosamente i professori.
Sento solo 4 si e mi ritrovo una felpa verde tra le mani.
Mi giro verso Irama,si alza e mi viene incontro abbracciandomi.
Ci sediamo nelle panchine e ci stuzzichiamo tutto il tempo mentre gli altri si esibiscono.
Emma è passata insieme a Biondo,Luca,Valentina la diva,Daniele,Filippo,Carmen,Sephora e Bryan.
Successivamente passano anche Zic e Matteo.
Le squadre... Ansia... Da una parte spero che mi dividano da Irama così non ce l avrò sempre tra i piedi. Dall'altra mi dispiacerebbe però. Mi sentirei vuota e anche sola.
Sola? Credo di non sentirmi bene. Cazzo sto dicendo?
Quando sento il mio nome e quello di Irama in squadra insieme ho il cuore che perde piu di un battito.
Quindi,ricapitolando,nella squadra bianca ci siamo: io,Irama,Emma,Zic,Valentina,Luca,Filippo e Biondo.
Nella blu ci sono: Einar,Biondo,Carmen,Lauren,Sephora,Bryan,Daniele e Matteo.
Nei blu ce n è uno in meno. Non capisco perchè.
Prevedo brutte cose.
Torniamo in albergo per preparare i bagagli. Da stasera saremo nelle casette.
Mentre sto prendendo i miei vestiti,Irama piomba in camera.
-Filippo quante volte dovrò ancora dirti che si bussa prima di entrare?-
-Tu lo sai che starai in camera con me?-
-Credici.-
-Oh si.-
In meno di trenta secondi forse mi ritrovo sdraiata a pancia in su con Irama sopra e le sue labbra incollate alle mie. Le mani che si cercano e si sfiorano,i respiri corti e affannosi e il desiderio di aversi.
Sta per togliermi la maglietta quando Emma e Carmen aprono la porta.
-Abbiamo interrotto qualcosa?- chiede Carmen con uno sguardo malizioso.
Sposto Irama da dosso e dico:- No,assolutamente niente.-
Il ragazzo mi guarda e mi dice:- Facciamo i conti in casetta.-
-Ora esci va.- gli dico prima di chiudergli la porta alle spalle.
-Devi raccontarci qualcosa?- mi chiede Carmen.
-No no.-
-No? E come me lo spieghi il fatto che Irama stava sopra di te?-
-Mi è caduto addosso mentre faceva l'idiota. Tutto qui.-
-Si,certo,come no.-
Senza aggiungere altro riprendo a fare la mia valigia e,una volta fatta,raggiungo i miei compagni di squadra nella hall dell'albergo,pronti per raggiungere la nostra nuova casetta.
Prima di andar via vengo raggiunta da Carmen che mi prende da parte e mi dice:
-Guarda che ho capito che vi piacete ma non potete andare avanti a cose fugaci,fatte di nascosto e a battutine e frecciatine tutti i giorni.-
-Carmen,ripeto da 5 mesi la stessa storia. Io non sono innamorata di Irama e Irama non è innamorato di me. Si chiama divertimento.-
-A me sembra di vedere che invece sotto questo divertimento  ci siano dei sentimenti veri e propri ed in puntata i vostri abbracci,gli sguardi e il modo di stuzzicarvi non era sicuro per divertimento.-
-Vedi male mi sa allora.-
-Sei tu che non capisci. Riflettici su sta cosa. Ci vediamo in sfida.-
Prendo la mia valigia e mentre cammino con gli altri rifletto davvero su quello che ha detto.
Cosa provo per Irama? Cosa è davvero Irama per me?
Chissà se anche lui si sta ponendo queste domande.
Volto lo sguardo verso di lui e noto che tiene lo sguardo per terra. A cosa starà pensando?
-Tutto okay Fil?- gli chiedo avvicinandomi a lui.
-No. Dopo dobbiamo parlare. Ho delle cose da dirti.-
-Oh,anche io.-
Cazzo. Cos avrà da dirmi? Mette ansia.
La mia vita è tutta un ansia.
Quando entriamo nella casetta ognuno si sistema le proprie cose e poi ci sediamo a tavola per mangiare.
Finita la cena io e Irama usciamo nel giardinetto. Ci accendiamo una sigaretta e poi trovo il coraggio di affrontare l'argomento:
-Non può andare avanti cosi lo sai?-
-Lo so eccome. Kyra tu mi piaci. Ma io non ho mai avuto una relazione seria e non so se sarei mai in grado di gestirla. Non vorrei farti male.-
-Credimi che mi stai già facendo male comportandoti come hai fatto finora. Tentar non nuoce. Alla peggio non funzionerà.-
-Credi?-
Annuisco soltanto e mi avvicino a lui. Gli do un bacio. Uno di quelli passionali che racchiudono tutto l'amore perduto fino a questo momento.
Ormai sono le 22 e dobbiamo rientrare. Comincia a far fresco e dopo tutte le emozioni di oggi la stanchezza comincia a farsi sentire.
Davanti alla porta delle nostre due camere ci diamo la buonanotte seguita da un ultimo bacio.
Mentre mi infilo silenziosamente sotto le coperte,cercando di non svegliare ne Emma ne Valentina,penso se davvero questa relazione avrà un senso. Infondo siamo così simili ma così diversi.
Due caratteri forti ma allo stesso tempo deboli.
Questo siamo io e Irama. Siamo due casini. E i casini si sa,alla lunga si sgretolano,si distruggono.