Capitolo 7

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Camminavo quel giorno riflettendo sui miei sentimenti.

Beh no.

Non c'erano altre spiegazioni.

Ma perché?

Cercai innumerevoli scuse prima di giungere alla mia conclusione ma era tutto tempo sprecato.
Come avrei dovuto fare adesso? Come?!?

Non ero ancora mentalmente pronta per avere una relazione...sempre se mi avesse accettata. Oh mio Dio e se non mi avesse accettata?!?!? Beh non avrei dovuto dirglielo per forza no? Non credo...

Già...non glielo dirò e vedrò di fare la disinvol-

T/n: AHI -

Mi massaggiai il gomito per la caduta. Me lo ero proprio sbucciata...ma mai ridotto come il cuore dopo che alzai lo sguardo.

Parli del diavolo...

Il mio cuore iniziò a battere come mai aveva fatto. Sentivo che sarebbe imploso da un momento all'altro. Non arrossii. Cercai di tornare senza sentimenti anche con l'unica persona con cui avevo abbassato quella barriera impenetrabile.

Shouto: scusami...-
T/n: no, tutto apposto-

Mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi dato che mi ero persa nel vuoto.

T/n: oh...-

La afferrai alzandomi quasi perdendo di nuovo l'equilibrio.
Poi lasciò la mia mano e tornai in me.

Ma che diavolo mi stava prendendo?

E poi... a lui piaceva Momo no? Cercai di sbattere più volte le palpebre per riprendermi totalmente.

Shouto: andiamo a prendere un gelato?-

T/n: d'accordo.-

Non riesco a pensare... cazzo. Direi che sono fottuta.

Arrivati in gelateria ci sedemmo , lui cominciò a chiedermi altro su di me e gli dissi che mi piaceva molto il rock.

T/n: ascolto gruppi come Guns' n roses ; AC/DC ; Queen ; Led Zeppelin ; Bon Jovi e altro . Mi piace abbastanza anche il metal , principalmente Iron Maiden...-

Shouto: tosta eh?-

Feci spallucce e sorrisi. Ultimamente con lui mi veniva quasi naturale.

T/n: poi...suono e canto ma solo perché mi piace.-

Vorrei tralasciare il fatto di essere otaku ma prima o poi dovrà saperlo...va beh.
Risi al pensiero.

Lo vidi rimanere abbastanza basito.

T/n: sto bene, tranquillo...-

Mi guardò stranito e poi continuò a mangiare il suo gelato. Ora che ci pensavo...era la prima volta che ero sola con lui. Arrossii ,lui mi vide e rise. Lo guardai come se avesse appena detto la freddura più squallida del mondo.

Shouto: non guardarmi così.-

Mi mise il broncio.

Ma quanto diamine è be-
Mi schiaffeggiai.

Shouto: ma sei impazzita?-

T/n: no... ecco... non preoccuparti credevo di avere una zanzara sulla fac—

Non mi diede il tempo di finire la frase che la sua mano stava sfiorando il mio viso accarezzando il rossore che rappresentava la forma delle mie dita.

Shouto: ma guardati.-

Mi sentii avvampare mentre quel rossore non accennava a sparire.

Shouto: vado a prenderti qualcosa da bere.-

Approfittai del momento di solitudine per farmi aria e respirare profondamente dati il caldo e l'imbarazzo. Lo ringraziai mentalmente per avermi dato quei pochi istanti di tregua e poi mi decisi.

——————

Dopo un po' Shouto tornò con della soda in mano. Me la porse ed io la presi con entrambe le mani aprendo la lattina per poi portarmela alla bocca.

Shouto: allora?-

T/n: Todoroki-kun...-

Shouto: sì...?

Lo presi per mano ed iniziai a camminare con un obiettivo ben preciso senza dire una parola.

Dopo poco mi fermai.

T/n: Todoroki-kun.-

Shouto: dimmi...-

T/n: voltati.-

Shouto: n-no ti p-p-prego...-

L'imminente struttura dell'ospedale dominava su tutto il resto, tanto che sembrava che Shouto non vedesse altro. Vidi paura e tristezza misti a lacrime nei suoi occhi.

Cercò di scappare ma gli presi di nuovo la mano ormai tremante.

T/n: ascoltami...-

Shouto: ...-

T/n: andrà tutto bene ok? Sono qui con te e non mi azzarderei a lasciarti solo per nulla al mondo.-

A quel punto gli strinsi di più la mano, mi avvicinai a lui e gli cinsi la vita con le braccia data la differenza di statura.

In quel momento tutta me stessa stava urlando "ti amo" ma non potevo di certo pretendere che capisse. Certe cose se non dette esplicitamente da certe persone non sono molto comprensibili...

Mi staccai e lui mi prese la mano.
Probabilmente arrossii di nuovo ma non gli diedi peso.

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Davanti alla porta della stanza di sua madre gli sussurrai un flebile "ce la farai" per poi aprire la porta, spingerlo dentro, entrare e richiudere la porta.

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Ehiiiiii I'm back.
Abbiamo superato le 1000 letture ... wowww.
Non aspettatevi monologhi che è già tanto se scrivo esplicitamente la mia riconoscenza.

Quel sorriso ||TODOROKI SHOUTO X READERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora