i suoi pensieri uccidono i miei

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Era lì, come ogni giorno ad aspettare, con il suo sguardo verso il vuoto, le cuffiette che cadevano verso il corpo e collegavano le orecchie al suo telefono, quella maglia dell'adidas che in una giornata calda come questa di oggi lo portavano ad arrotolare le maniche sul gomito.
Le mani erano poste nelle rispettive tasche dei pantaloni: una sembrava quasi proteggere quell'attrezzo vitale che produceva la sua amata musica, l'altra immobile teneva compagnia al portafoglio, forse pieno, forse vuoto.
I suoi pantaloni neri accompagnavano le sue gambe verso le scarpe, delle adidas superstar nere, che puntavano l'orizzonte, come se dovesse scrutare qualcosa.
Il suo sguardo resta ogni giorno fisso in quel punto.
Cosa starà pensando?
A cosa dovrà fare nel pomeriggio? A come svolgere il giornalino scolastico? A cosa fare questa estate?
Solo lui lo sa e le sue cuffiette, che trasmettono la musica in base al suo umore.
La sua postura lo rende autorevole come se non avesse bigosno di nessuno.
I suoi capelli di colo castano chiaro librano in aria come delle farfalle.
Il suo sguardo uccide, i suoi occhi azzurri scrutano il paesaggo e la gente restano attoniti.
Dalla parte opposta ci sono io, che lo scruto e mi innamoro di qualcosa che mai avrò.
Mi perdo mentre lo osservo e non riesco più a ritrovarmi.
E ogni giorno la madre lo porta via da questa gente, che non lo merita, così appena sale in quella macchina, la sua felicità inizia e la mia finisce.

RIFLESSIONI DELL'AUTORE
Oltre alla foto che ho inserito in questo capitolo vorrei mettere anche una piccola cotazione all'nime "tsuki ga kirei" che dice: "as the moon,so beautiful".
Con questa frase concludo il capitolo

il diario di un innamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora