I RICORDI DI CHLOÉ BOURGEOIS PARTE I
(breve).
18/09/2018
Guardai l'orologio appeso alla parete dell'aula con impazienza, ma il rumore delle lancette mi irritò soltanto.
Non riesco a credere che una lezione possa durare così tanto, pensai.
La verità era che mio padre aveva organizzato una conferenza di musica alla quale avrebbero partecipato sia XY che Jagged Stone, e non vedevo l'ora di incontrare entrambi, perché passare una giornata con loro a fare selfie mi avrebbe senz'altro resa ancora più invidiata dagli altri, e la cosa non poteva farmi che piacere. Quando la campanella mi salvò da quell'attesa snervante, mi catapultai sulla porta di corsa, e uscii da scuola prima di tutti gli altri, senza riuscire a vedere le loro reazioni al mio comportamento insolito. Sabrina non riuscì nemmeno a salutarmi, e forse la cosa la infastidì un po', e so che non mi crederete, ma mi dispiacque sul serio. Okay, non è che dopo ciò smisi di dormire la notte, ma comunque non fu un gesto gentile, e mi stavo sinceramente sforzando ad essere più carina, specie con lei.
Scesi i gradini di fronte a scuola che erano cuocenti per colpa del sole di settembre, che era dunque ancora molto caldo. Arrivata all'ultimo, sentii il ginocchio cedermi. Non so se fu perché stavo correndo troppo velocemente, o per la mia fisicità snella e debole, ma stavo per cadere a terra. Stavo, sì, perché qualcuno mi sorresse, qualcuno che, capii subito, aveva delle braccia forti.
Avrei potuto semplicemente cadere, rialzarmi ed andarmene, non avevo bisogno di alcun tipo di aiuto.
Alzai la testa e vidi un ragazzo dai capelli neri e blu, in parte. Pensai che fosse strano.
Le mie mani scivolarono accarezzando le sue braccia fino a che le nostre dita non si unirono, mi bloccai e ci guardammo negli occhi per qualche secondo.
«Stai bene?» mi chiese lui.
«Benissimo, e me la sarei cavata anche senza il tuo aiuto», risposi freddamente.
Gli molla le mani, poi controllai i vestiti per vedere se fossi sporca da qualche parte. Non era proprio la giornata in cui rischiare di essere scomposta, quello che mi aspettava all'Hotel di papà era un evento importante.
«Prego lo stesso», roteò gli occhi al cielo.
La cosa mi irritò ulteriormente: non gli avevo chiesto io di salvarmi, però era infastidito dalla mia risposta, e lo trovai proprio ridicolo.
«Bello, guarda che io non ti ho mica ringraz...»
«Marinette!», esclamò il ragazzo per poi correre ad abbracciare quella ragazzina.
«Luka?!», Marinette lo strinse a sé, sorpresa. Poi mi squadrò, ancora tra le braccia del punk strano. Penso che capì subito che io e questo Luka avevamo appena avuto qualche tipo di interazione.

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MIRACULOUS LADYBUG {ChloéxLuka} ~ J'ai aussi un coeur [ITA]
FanficChloé Bourgeois non ha mai pensato ad un ragazzo che fosse alla sua altezza all'infuori di Adrien Agreste, suo amico di infanzia al quale è molto affezionata. Tutto cambia nel momento in cui incontra per caso il fratello della sua compagna di classe...