CAPITOLO 1 -"Come se fosse ieri"-

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Sono le 5:00 del mattino, torno a casa e per fortuna questa volta mia madre dorme, non è lì su quel divano come tutte le notti ad aspettarmi, si sarà rassegnata nel vedermi tornare quasi tutti i giorni a quest'ora.

Sono passati quasi 6 mesi, ma è come se fosse stato ieri......

Era una domenica mattina e come tutte le domeniche mio padre e mio fratello escono per giocare la schedina, come il mio solito ero chiuso in camera a dormire, papà bussa e come sempre gli urlo contro...

-Michael, dai alzati andiamo a giocare la schedina!..-

-LASCIAMI DORMIRE E VAI AL DIAVOLO!..-

Lo sento allontanarsi, con chissà quale espressione nel sentirmi rispondere così, sarà stato certamente deluso di me.

Sono sempre stato "quello che da problemi" in famiglia...non ero come James, gentile, maturo nonostante l'età (18), responsabile.....insomma l'opposto di me....

Ero arrabbiato con me stesso perchè negli ultimi anni li ho sempre delusi comportandomi di merda!!!...Mi mettevo sempre nei casini, iniziavo risse nei locali,portavo ogni giorno una ragazza diversa a casa, tornavo ubriaco e picchiavo mio fratello.

Quando un giorno mio padre "scoppiò", era stufo di me....

Un Sabato dei tanti tornai a casa verso le 6:00, lui era lì in cucina ad aspettarmi...

Entro e mi dice:

-Dobbiamo parlare-...iniziamo a parlare...anzi inizia a parlare.

Non ne può più e si sfoga, inizia ad elencarmi tutti i miei errori, il mio pessimo comportamento....Inizia ad alzare il tono della voce ma ovviamente io essendo una testa calda non riesco a stare zitto e gli rispondo a tono.

Le nostre urla svegliano mio fratello che ascoltando il discorso s'intromette.

""....Due contro uno....""

Iniziano entrambi a urlarmi contro mi sento piccolo piccolo.

I miei occhi si riempiono di lacrime e dal nervoso vado verso mio fratello, gli sferro un pugno....cade a terra....mi immobilizzo.

Resto immobile e guardo la scena, mio padre che solleva mio fratello svenuto sul pavimento si gira e mi guarda con disprezzo...riesco solo a vedere odio e delusione nei suoi occhi...

Mio fratello si riprende, quindi decido che posso andare in camera mia....il mio rifugio da tutto e da tutti.

Mi stendo sul letto sento un dolore che mi uccide dentro e inizio a piangere, inizio a pensare quante cazzate ho fatto e tutti i guai che ho commesso, soprattutto l'ultimo....colpire mio fratello e farlo svenire...odio me stesso...odio essere questo "MOSTRO!"

Il giorno dopo, la domenica, mio padre bussa alla porta e mi dice come per routine di andare con lui con un tono calmo e pacato come se non fosse successo niente il giorno prima, io con quell'aria presuntuosa da stronzo gli urlo contro.

""Io sono uno STRONZO!!""

Papà e James scendono e vanno a giocare quella maledetta schedina.

Sento chiudere la porta...dopo un paio d'ore una chiamata...

Scendo in cucina e vedo mia madre piangere e urlare...mi faccio forza prendo il telefono lo avvicino all'orecchio....una voce dice:

-Una BMW grigia è andata contro un TIR.......- lascio cadere il telefono a terra....in un attimo tutto è buio.

Dopo alcuni minuti mi riprendo rialzo il telefono e prendo indicazioni dell'ospedale dove si trovano papà e James.

Arrivati lì mia madre ha un calo di pressione, gli infermieri la prendono, io invece cammino con passo veloce e mi diriggo verso i medici....

-Papà???!!...James???!!....dove sono???...è colpa mia!!!...- piango

-Signore,lei è un parente?- dice il medico

-Si....- dico con filo di voce

-Comunque volevo avvisarle che suo fratello non ce l'ha fatta e suo padre è in coma...-

lo guardo come se avessi visto un fantasma...lo prendo per il camice urlando:

-COSA???...FACCIA QUALCOSA INVECE DI STARE QUI FERMO,FACCIA QUALCOSAAAA LEI E IL RESTO DEI MEDICI DEL CAZZO...-

le guardie di sorveglianza mi prendono di peso e mi allontano...mi mettono in una sala da solo...

Sono agitatissimo, incazzato...inizio a sfasciarla, prendo le sedie e le lancio verso la porta di vetro, rompo tutto quello che c'è in quella stanza.

Sento dei passi arrivano di nuovo le guardie con degli infermieri, non riesco a capire nulla ma sento una puntura, sicuramente è un calmante.....i miei occhi si chiudono da soli.

Mi risveglio su una barella e intorno a me vedo i miei zii, cugini, nonni....tutti...

Tutti qui su questo maledettissimo ospedale.

Mentre guardo i loro occhi spenti e tristi, vado in bagno....ho bisogno di guardare i miei occhi....

Arrivo in bagno...eccomi di fronte allo specchio...mi guardo, guardo i miei occhi....e non sembrano spenti anzi....sono pieni di odio....odio per me stesso. Dovevo esserci anche io su quella fottutissima macchina....dovevo morire io...non loro due.

Esco dal bagno e chiedo di andare da mio padre ma è sotto osservazione...ha poche possibilità di sopravvivere. Tutti vanno a casa io decido di stare lì, mi siedo in sala d'attesa e mi addormento sulla panchina.

Il giorno dopo si avvicina un'infermiera, mi tocca sulla spalla e mi sorride...

-Le serve qualcosa? Un caffè?...- dice

-No grazie...-

Fermo il primo medico e gli chiedo di mio padre...lui mi guarda e mi dice che non è cambiato nulla...

Dopo poche ore....mi annunciano il suo decesso....




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⏰ Last updated: Apr 06, 2021 ⏰

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