Il roseto.

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04/08/2015

Davanti a me c'è un'altra pagina bianca.
Potrei scriverci sopra e paragonare cose con altre cose come faccio sempre.
Sarà ciò che scrivo veritiero?
Chi lo sa, nemmeno io ne sono sicura. Eppure continuo a premere i tasti di questa tastiera, ogni tanto fermandomi a pensare e poi continuo e continuo ancora.
A cosa posso paragonare la solitudine?
Il sentirsi intrappolati?
E l'amore?
E a cosa posso paragonare me stessa?

Smettetela di far scoppiare le parole come bolle di sapone.
Smettetela di lasciarmi sola, in un roseto oscuro pieno di rovi e lucciole morte; le avrò anche ammazzate io, ma, giuro, non volevo:
sono solo sbadata.
E poi, mi chiedo, perché queste rose han ripreso a sbocciare?
Faceva freddo, erano secche e congelate, ma non si lasciavano curare. Invece eccole di nuovo, i petali mi adornano il corpo e le radici sono ben incastrate nei vari cunicoli del mio cervello.
Selvatiche e forti, non posso neanche sradicarle via. Mi tocca ancora aspettare che il freddo torni e sperare che stavolta non crescano più.
Non fanno altro che disturbare i miei pensieri già contorti, quelli di una come me, che è un niente in mezzo tanti niente.

Titolo Accattivante Per Una Raccolta Di Poesie Di Una Persona Insignificante.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora