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C a n d y

Mi svegliai.

«signorina Ostuni, è pronto il pranzo»mi richiamò una signora robusta con una divisa da...serva?

È così tardi?

«Scusi , ma lei chi è?» chiesi alla donna.

«sono Rosa, la cameriera del signorino Ostuni»
«oh...grazie per l'informazione, posso sapere dove sono i miei vestiti?»chiesi , con ancora i vestiti di ieri adosso.
«sono nell'armadio, quand'è pronta venga pure a tavolo»
«okay, grazie» dissi scendendo dal comodo letto matrimoniale, mentre Rosa se ne andava.

Aprii l'armadio.

Era pieno di vestiti bellissimi , (e scommetto anche molto costosi).

Fra tanti ne scelsi uno:

Poi notai che nell'armadio c'era una scatola bianca con un bigliettino.

"Mettilo sotto i vestiti bimba
-il tuo papino"

Aprii la scatola.

C'era un reggiseno rosa.

Mi tolsi la maglia, me lo misi, mi rimisi la maglia e uscii.

Mi ritrovai in sala da pranzo, davanti a me c'era mio padre.

Io mi sedetti, lui aveva già finito di mangiare, si alzò.

Mi fece alzare dalla sedia, mi prese per il mento.

«ora tu vieni con me» disse guardandomi.
«okay...» dissi deglutendo.

Mi portò in camera sua.

Si mise vicino il letto , si tolse la maglia e si sedette sopra esso.

Io ero davanti al suo armadio, rivolta verso di lui.

«ora spogliati» mi ordinò lui.

Non voglio, tanto meno con mio padre.

Di malvoglia mi spogliai, dopo avermi tolto la maglia, una lacrima mi scese.

Lui sgranò gli occhi.

«stai...piangendo?»
«no...» dissi incominciando a singhiozzare, asciugandomi le lacrime che iniziavano a cadere.

«ehy...piccola, non piangere, non ti obbligo»disse mettendosi la maglia , per poi uscire abbracciarmi.

Mi sento...bene, fra le sue braccia...

Uscì dalla stanza, seguito da me, mi vide Rosa, si avvicinò a me.

«cosa ti ha fatto?» chiese abbracciandomi.

Alzai lo sguardo verso di lei.

«niente...»

        .sweet daddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora