capitolo 12.

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21:08
entro in doccia e ripenso a Taylor.
è un pensiero fisso, non riesco a togliermela dalla mente.
non riesco a spiegare i miei sentimenti per lei.
è una ragazza così incredula di se stessa, così dolce, così tenera, così altruista, così bella.
non riesco neanche a spiegare il dolore che ho provato quando lei è svenuta.
mi sono sentito morire.
mi era venuta una fitta al cuore, un dolore così atroce, un dolore che è immaginabile.

ad un tratto sento un rumore, un rumore che riconosco benissimo.
è Jackson.
sicuramente mi vorrà chiedere qualcosa.
mi avvicino lentamente alla mia camera e ad un tratto, spunta Jackson davanti a me.

Jackson: Scott McCall.
Scott: Jackson.
Jackson: Volevo chiederti un favore.
Scott: Dimmi Jackson.
Jackson: È una cosa che costerà. Costerà Taylor.
Scott: Quanto vuoi? Dimmelo e lascia stare Taylor.
Jackson: Non intendevo questo, ingenuo Scott.
Scott: Allora cosa diamine vuoi da me?
Jackson: Tu aiuti me e io sicuramente aiuterò te.
Scott: Dipende dal favore, Jackson.
Jackson: Fai sparire Edward Cullen dalla sua vita, per sempre.
Scott: Ah, aspetta un attimo. Perché dovrei aiutarti?
Jackson: Perché se tu aiuti me, non succederà niente a quel pivello e né alla piccola Taylor.

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