Salve io sono.... oh non c'è tempo per questi convenevoli, c'è una storia da raccontare qui!
Tutto ebbe inizio molto tempo fa quando io ancora non facevo parte della cucciolata, erano i tempi delle lettere, degli amori a distanza separati dalla guerra, e dalla povertà che faceva splendere ancora di più le poche cose che si avevano a disposizione. (tranquilli non voglio spaventarvi, nonostante le tante difficoltà prometto che questa non è una storia triste: parola di lupetto).
la nostra storia inizia in un piccolo borgo vicino al mare, precisamente su una delle spiagge che costeggiavano la città, in quel borgo viveva angelo un giovanotto di quasi 18 anni che viveva spensierato, quella mattina si era alzato alle 5 per andare a pescare con suo nonno Giovanni, dopo vari lamenti e molto sonno arretrato angelo si era alzato canna in spalla e si era diretto verso la spiaggia, strofinandosi gli occhi arrossati dal sonno e sbadigliando qua e la. quello che angelo non sapeva era che quel giorno la sua vita sarebbe cambiata. restarono li fino alle 7 e avevano conquistato decisamente un bel bottino e dato che gli affari in quel periodo andavano abbastanza bene, angelo sperava vivamente che questo poteva significare mangiare una bella pizza ormai la sognava da tanto tempo , e il sol pensiero gli faceva venire l'acquolina alla bocca.
lui e suo padre si fermarono in un bar poco lontano dalla spiaggia per fare colazione e prendere un paio di sfogliatelle per lui e i suoi fratelli e le sue sorelle. lo stomaco iniziava a farsi sentire e angelo non ci penso due volte addentò la sua sfogliatella, e mentre consumava la sua colazione un gruppo di ragazze civettuole lo distrasse, una delle sue passioni erano le donne, ciò che lo aiutava era probabilmente il suo aspetto alto bello con un occhio azzurro che ricordava il male al quale nessuna donna riusciva a resistere.
e con fare da macho angelo le fischio richiamando la loro attenzione e beccandosi uno scappellotto dal padre che gli fece rovesciare il cappuccino sulla maglietta, cosa che scatenò delle irritanti e forse troppo acute risatine, in imbarazzo più totale l'unica cosa che gli venne in mente da fare fu togliersi la maglietta, le ragazze restarono a guardarlo per un secondo di troppo poi arrossirono e scappando via parlucchiando tra loro, angelo sorrise ammiccando "aveva avuto successo" e mentre stava per addentare un altro morso della sua sfogliatella, notò che una di quelle ragazze che non aveva notato inizialmente nel gruppo era lì ferma che lo guardava inarcando le sopracciglia, era diversa portava un libro sotto al braccio i capelli legati in un svogliata cosa di cavallo e forse un po troppo vestita per dirigersi alla spiaggia.
Era talmente bella nella sua semplicità che angelo ne fu sbalordito il cuore iniziò a battergli forte e probabilmente aveva assunto una faccia da ebete, perchè la ragazza fece una faccia perplesse, scosse la testa e se ne ritorno con la testa nel suo libro, angelo la segui con lo sguardo fino a che non la vide scomparire oltre il lido e quasi non cadeva dallo sgabello per seguirla con lo sguardo.
- scusate, Don maurì, conoscete quella ragazza?- chiese al barista
-ma certo ragazzì quella e la figlia "ro sciavcon" e la signorina teresa- questo voleva dire che avrebbe dovuto affrontare le sue 2 sorelle e i 4 fratelli maschi, "ro sciavcon" era un nome che identificava una certa famiglia, funzionava così ad ogni capo famiglia veniva dato un sopranome che lo identificava suo padre era "o barcalauol" che faceva capire subito il suo fluente commercio peschereccio.
- e dove vive-
- vico fiorito- quasi nei pressi di casa sua o quanto meno nella zona che frequentava.
suo padre lo richiamò all'attenzione, cantando una canzone per prenderlo in giro data la sua aria sognante -svegliati carulì che l'aria è doce forza nino andiamo che i tuoi fratelli tra un pò si sveglieranno- nino è così che lo chiamava suo padre, anche se non era suo padre biologico
angelo era stato adottato, da una facoltosa famiglia di provincia, ma lei sue origini erano nobili la sua storia un pò meno, sua madre era una giovane ragazza che di buona famiglia che era rimasta incinta di un uomo potente della sua stessa città, i due si amavano, l'unico problema era che per i tempi era uno scandalo aspettare un bambino di un uomo sposato o con il quale si era sposati e questa vicenda le prevedeva entrambe, la moglie di suo padre era morente e nel giro di qualche anno sarebbe morta, per lei non c'erano cure, si erano amati tanti ma la malattia aveva risucchiato con se anche quell'amore e un giorno Guido conobbe la bella e giovane Emilia e per i due fu subito amore e quando lei rimase incinta la gioia fu ancora più grande, lui le promise che si sarebbero sposati alla morte di sua moglie e anche quest'ultima ne fu felice, perche così aveva la certezza di non lasciarlo solo, il problema giunse dalla famiglia di lei, non potevano accettare questa situazione erano uno scandalo troppo grande, e ne andava il buon nome di famiglia e dato che guido non poteva almeno per il primo anno di vita del bambino provvedere a loro, la famiglia di lei la mise di fronte alle più brutte delle decisione: accettare di dare in affidamento il bambino alla nascita di modo che nessuno nella città averebbe mai saputo nulla oppure l'essere diseredata, esclusa, e abbandonata a se stessa. A malincuore Emilia accetto più che per se stessa per il bene del bambino, desiderava dargli una vita migliore,che da sola non avrebbe mai potuto dargli.
nonostante i genitori di angelo avessero addolcito la storia quanto più possibile lui non la prese bene e anche se spesso Emilia e Guido venivano a trovarlo lui scappava via, non voleva vederli , l'avevano abbandonato e sopratutto sua madre aveva preferito la sua bella vita a lui era così che la pensava e nulla era servito a fargli cambiare idea.
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ricordati di me
ChickLit***attenzione*** leggendo questa storia rischiate di ridere fino alle lacrime..io vi ho avvisati!