Saltai in aria quando la suoneria del mio telefono iniziò a tutto volume,pensavo di aver messo il silenzioso.
Mi stava chiamando Aline:
"posso parlarti?"
"Certo,dimmi tutto."
"non al telefono.ti aspetto alle 17:05 sotto casa mia.Non tardare."
Non mi fece nemmeno protestare che chiuse il telefono.Una specie di ansia mi salì: In questo periodo litigavamo quasi sempre,una delle cause più freguenti era il fatto che io avevo molti soldi(che poi non erano manco miei..),ma questo non sarà più un problema dato che sto per perderli tutti.Una delle cause era per via dei suoi amici che aveva iniziato a frequentare,si chiamavano Calum e Luke,ma penso che con Luke sia più che un'amica.
Guardai l'orologio,segnavano le 17:00,sarei dovuta arrivare a casa sua tra cinque minuti,tanto vale di partire ora.
Le strade di quel grande quartiere che poteva essere il centro erano affollate,molti non erano di queste parti,quindi scattavano foto a qualunque cosa sia stata francese.
Trascinavo pesantemente i piedi al suolo,quasi come per tenermi a terra dato che c'era un forte vento che mi avrebbe potuto far volare insieme a lui.
Mi fermai proprio di fronte ad Aline,era giù da prima di me.Nessuno parlò,nell'aria si era instaurata una certa tensione,avevo paura di cosa o di non cosa fosse successo,avevo un presentimento che quelle parole avrebbero potuto ferirmi.
"Me ne vado.." Finalmente fiatò Aline.
"Non capisco.." Scossi la testa innocentemente,di cosa stava parlando?
"Dalla francia,realizzerò il mio sogno,non sei contenta Cass?"
"No.."
"Cioè si..per te lo sono.Ma mi mancherai."
"Andrò a New York,tu resterai qui..ti avevo suggerito di partire con tua mamma." Mi sentivo male,quasi come presa in giro,presa in giro da una delle persone più importanti.
"Sono restata per te,avevo bisogno di te,ma avevo è passato.." Non finì la frase ma semplicemente mi accorsi che non eravamo sole,quindi alla nostra conversazione c'aveva portato anche quel suo.."scopamico" di Luke.
"Sai Cassandre,tu avevi tutto,e non mi hai mai dato nulla.."
"Cosa ti aspettavi? Che mia madre pagasse l'affitto di casa tua?" Dissi scocciata facendo un passo indietro.Notai che Luke si era avvicinato a noi due restando in mezzo,la sua presenza mi rendeva ancora più nervosa di quanto già lo fossi.I miei occhi ricadevano sui suoi tirandogli qualche occhiata di fuoco ma niente di più,non avevo in mente di parlargli.
"Ci vediamo..Cassandre!" Riuscì a sentire solo questo mentre mi allontanavo da lì,le strade erano come prima,solamente che ora erano deserte.
Arrivata d'avanti casa aprì la porta immobilizzandomi nel vedere due signori in giacca e cravatta seduti al tavolo di vetro nel soggiorno.Non pensavo arrivasserò così presto per vendere questa casa,non sò nemmeno dove andrò..l'unica cosa che dovrò fare è mantenere la calma.
"Oh tesoro,sei già a casa?" La voce della nonna mi fece distogliere dai pensieri frastagliati per la mente.
"Ho chiuso.." Dissi solamente questo,volevo fargli capire che con Aline non ci sarebbe stato più nulla a che fare.
"Hai parlato con la tua amica?"
"Nonna,ho chiuso!" Sputai fuori prima di correre in camera mia,quando aprì la porta mi accorsi che era già mezza piena di scatoloni qua e là,però..avevano fatto presto!
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Paris||Ashton Irwin
FanfictionParigi : 'La città dell'amore' dicevano in molti..ma questo non lo pensava lei,Cassandre Charlen. Daltronde avrebbe avuto tutto quello che desiderava tranne l'amore,quello se lo sarebbe dovuta procurare da sola.