PARK JIMIN 🇮🇹 Type of Boyfriend 🇮🇹 by MysticAkela [HIATUS]

Imagine - Jimin #5

"Ya, fai il tuo lavoro correttamente!" una ragazza aggressiva irrompe nella sua stanza. Jimin si è spaventato così tanto che gli sono quasi caduti gli occhiali. Sbatte le palpebre e la guarda frustrato.

La ragazza lancia un fascicolo sul suo tavolo prima di incrociare le braccia.
"Troppi errori di battitura, formato sbagliato, pagine sparpagliate. Devi rifarlo tutto!" dice per poi uscire dalla stanza. Jimin sospira, tirando la testa all'indietro. Prende il fascicolo e vede che ci sono un sacco di cerchi rossi sugli errori che ha fatto.

Ma un sorriso spunta sul suo viso mentre va avanti a leggere quello che ha scritto. Ci sono delle note di fianco ai suoi errori, che sono delle correzioni fatte da lei e alcune sono degli ottimi consigli per fare una buona relazione.

È aggressiva fuori, ma dolce dentro.
Velocemente Jimin rifà la sua relazione.

Toc toc.

"Avanti!" urlo senza neanche guardare la porta. Sono impegnata a correggere le relazioni dei miei lavoratori e devo finire entro le cinque.

Click.

Sento la porta aprirsi quindi alzo la testa per vedere Jimin che si avvicina a me lentamente. Appoggia il fascicolo sul tavolo e si siede sul tavolo di fianco a me.
"Perché sei così aggressiva oggi?" chiede lui, ma lo ignoro. Prendo il suo fascicolo e inizio a controllarlo.

"Chi ti ha detto di sederti sul tavolo?" gli dico senza guardarlo. Jimin sorride e basta, non si muove manco di un centimetro.
"Sono stato bravo la scorsa notte, vero?" chiede Jimin dopo un lungo silenzio. Mi blocco quando lo sento. La scorsa notte? Stato bravo? A fare cosa? Alzo lo sguardo per vedere che è ancora lì che sorride.

Sembra innocentemente bello, ma allo stesso tempo pericolosamente bello.
"Non ti ricordi?" aggrotta la fronte. Mentre io sto ancora cercando di ricordare quello che è successo la scorsa notte, della quale non mi ricordo nulla. A ripensarci, Jimin ha osato sedersi sul mio tavolo. Io sono il suo capo e mi sta mancando di rispetto?

"Non girarci intorno. Dimmelo e basta" gli dico, incrociando le braccia al petto.
"Ho solo paura che tu ti intimidisca e inizi ad urlarmi di nuovo" inclina la testa, cercando di leggere la mia reazione riguardo al suo dialogo implicito. Mi mordo le labbra, cercando di trattenere la mia rabbia.

Vedendo ciò, Jimin sospira.
"Ti aiuterò a ricordartelo" decide.
"Ieri sera, abbiamo cenato insieme" primo indizio.
Come mai? Corrugo la fronte cercando di ricordarmi qualcosa. Se non mi ricordo nulla, c'è la possibilità che mi sia ubriacata. Sono allibita dalla mia stessa supposizione.

"Io-ero io... ho bevuto?" chiedo nervosamente, Jimin annuisce.
"Quindi... ti ricordi cos'è successo... dopo?" Jimin continua, con molta cautela, ciascuna frase, il che mi ha portata in un incubo.