Epilogo.

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eccomi di nuovo qua.
in questa piccola cittadina dell'America non succede mai nulla di interessante, diventa stancante dopo un po'...
oh scusate non mi sono presentata mi chiamo Charlotte, Charlotte Muscat; ho 17 anni e vado nella liberty high school, una scuola abbastanza impegnativa, ma appagante. Ho dei capelli lunghi marroni e occhi marroni.
Oggi, con contro voglia, mi alzo per andare a scuola. È un freddo giorno di inverno, oggi è 18 novembre e fa un po' freddo. mi sveglio alle 6:30, si io ci metto molto a preparami. scendo a fare colazione e trovo sulla cucina un biglietto:

"Lottie
io sono a lavoro e torno sta sera alle 23:30, mi raccomando se devi uscire ricorda che le chiavi di riserva sono sotto lo zerbino.
ciao Lottie, ti amo Xx
-mamma"

sorrido alle ultime parole di mia madre e faccio colazione con latte, un po' di cacao in polvere e dei cereali. dopo aver finito di mangiare metto a posto tutto e salgo in camera.

una volta in camera mi dirigo direttamente in bagno, mi faccio una doccia calda. dopo essere uscita da essa mi metto una crema idratante, mi asciugo per bene e mi trucco con un velo di fondo tinta, correttore, eye-liner e matita nera dentro. oggi non metto un rossetto rosa opaco perché ho le labbra molto rovinate e preferisco tenerle senza nulla.
vado davanti al mio armadio e metto una felpa nera con delle rose rosse, uno skinny jeans nero strappati sulle ginocchia e delle vans nere. asciugo i miei capelli con il phone e con la piastra mi faccio dei boccoli sulle punte.
prendo il mio zaino rosa e, mettendomelo in spalla, prendo telefono, cuffie e esco.

7:30

in perfetto orario.

metto le mie amatissime cuffie e ascolto un po' di musica. Mentre cammino per la scuola, guardo le mie vans, di conseguenza vado a sbattere con un ragazzo abbastanza alto, muscoloso. alzo lo sguardo. un ragazzo con occhi verdi e capelli marroni, con un taglio abbastanza alla moda. lui mi sorride e io gli sorrido di rimando.

era bellissimo

sinceramente non sapevo neanche aprire la bocca in quel momento, perciò non riuscii a chiedergli il nome. speravo vivamente di rii incontrarlo.
mi incamminai di nuovo per scuola e, dopo essermi ritrovata davanti al cancello di scuola riposi cuffie e telefono e andai verso la mia migliore amica, Hannah Jensen.

"ehi tesoro" mi disse Hannah venendomi subito incontro.
"ciao babydoll " la salutai io sorridente
"tutto bene?" mi disse Hannah
"si, solo che mentre stavo venendo ho incontrato un ragazzo tipo bellissimo eee non ho avuto il coraggio di chiedergli come si chiamasse eee era tipo bellissimo! aiut Hannah" dissi nel panico.
"respira" disse lei prendendomi le spalle "tu incontrerai quel ragazzo e gli parlerai e scoprirai come si chiama, ok Lottie?"
"shi" le dissi io
"bene Lots, ora andiamo in classe che è tardi su" mi disse sorridente.

andammo in classe e le 3 ore furono lentissime, solo che quando arrivammo in mensa, trovai qualcuno di inaspettato...

only you. ||Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora