"Il Dottore ha mai paura?"

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La gente lo conosce, ma spesso non gli da attenzione, come se fosse uno stupido dettaglio insignificante.

Lui e il suo Tardis, nella grande Londra.

Il Dottore, un nome, mille anni, dodici identità, dodici vite diverse.

Il Dottore ha perso tanto, troppo, dall'ultimo abbraccio di Rose al sorriso di Clara. È stanco, è esausto, ha perso tutto e non vuole soffrire ancora.

Una domanda, lui ben lo sapeva, aveva sempre tormentato i pensieri di Clara, prima di morire in quello sporco vicoletto per colpa di un corvo, che al Dottore non aveva mai rivelato.

Il Dottore ha paura?

Questa domanda, lui se l'è posta spesso.

Lui salvava civiltà intere, sconfiggeva gli alieni più pericolosi, affrontava i nemici più amici che aveva, eppure...non sembrava mai che avesse paura.

Un suo brutto difetto, e questo doveva riconoscerlo a sè stesso, era preoccuparsi talmente tanto degli altri da dimenticarsi di mettersi in salvo. Clara glielo aveva fatto notare, anche più di una volta.

Dopo la grande e terribile Guerra del Tempo, il Dottore era fuggito, lasciando il suo popolo a combattere da solo. Ne era il responsabile. La sua gente era morta, i bambini erano morti, quelli che un tempo aveva contato e aveva visto giocare.

Era difficile parlare di quel che gli era accaduto, abbracciando i suoi ricordi più oscuri nella loro completezza.

Portava nel cuore la morte e la perdita di tante persone. Chi era in un universo parallelo, chi era morto, chi lo aveva dimenticato.

Nella mente del Dottore c'erano talmente tante urla di dolore che aveva perso la capacità di dormire.

Nel suo animo nuotavano le immagini di coloro che aveva perso, vedendoli sorridere, urlare di dolore, sospirare meravigliati.

Nella sua memoria si ritraevano i paffuti visi dei bambini, i cui corpi marcivano per le strade devastate dai Dalek.

Nella sua pelle era ancora presente l'odore di ogni persona che non era riuscito a proteggere. Sentiva il loro contatto, il loro calore, sentiva ogni abbraccio che aveva ricevuto. Gli abbracci di Rose, di Donna, di Martha, di Amy, di Rory, di Clara...della Clara che aveva visto morire. Non aveva protetto nessuno, aveva fallito.

Perchè era tardi, sempre tardi.

Il Dottore era rimasto solo, di nuovo completamente solo, perchè solo quello era il destino degli immortali.

E adesso, bloccato nel suo disco confessionale, scappava da una bestia sperando di raggiungere Clara.

E aveva capito, finalmente lo aveva capito.

Lui aveva paura.

Il Dottore era quello più terrorizzato.

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Okay. Allora.

Questa storia l'ho scritta mentre il mio professore di italiano interrogava, perchè mi annoiavo e mi era salita una certa depressione ripensando a Clara.

So che non è molto lunga, ma sono soltanto pensieri e molte fan fiction che ho trovato di questo tipo erano davvero corte.

Ringrazio mia sorella e _AuryysBane_ per aver letto questa storia. Loro hanno approvato di pubblicarla.

La copertina mi è venuta particolarmente bene, ed è strano, perchè io non sapevo ritagliare bene le foto. Credo di aver capito come fare.

Basta, non mi dilungo ancora.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se è almeno un po' decente, magari con un commento e una stellina.

Adesso vado.

Allons-y!

"Il Dottore ha mai paura?" [Doctor Who]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora