Si sa che in un paese di campagna le voci volano in un lampo. Soprattutto se queste voci riguardano l'ormai leggendaria figura di Pietro Donati, il ragazzo che nel lontano 2008 fuggì senza alcun preavviso dalla sua casa, dalla sua terra, dalla sua vita.
Il tempo deforma la verità, di questo tutti erano consapevoli, tuttavia era facile credere ad ogni sorta di racconto favoleggiante si narrasse sul suo conto.
Alcuni giuravano che il ragazzo avesse avuto rapporti conflittuali con suo padre, un uomo burbero e rimasto vedovo della moglie in giovane età, che Pietro non aveva mai sopportato. Altri raccontavano che il ragazzo si fosse messo nei guai frequentando qualche strano circolo di amicizie. Tuttavia tutti erano d'accordo sul fatto che, qualunque fosse stato il motivo della sua fuga, non si fosse comportato nel migliore dei modi con la sua ragazza, Anna.
Ma, non si sapeva se perché la fanciulla fosse di animo onesto e buono o per qualche altra ragione, Anna non provava verso di lui alcun rancore. Per questo molti pensavano che lei sapesse il motivo della sparizione del ragazzo.
Comunque sia il tempo passò e si trascinò via i mille interrogativi che gravavano sul piccolo paese( che chiameremo Signoraluna), tanto che già due anni dopo la gente aveva altro a cui pensare.
A preoccupare gli abitanti di Signoraluna era il potere che stava acquisendo un gruppo di uomini spregiudicati, chiamati i Tancari. Facevano tutti parte della stessa famiglia che aveva ereditato un enorme patrimonio e avevano prestato ingenti somme alla maggior parte dei cittadini. Credo che tutti conosciate come funzioni un prestito di questo genere, la si finisce sempre a dover pagare il doppio di quello che è stato prestato, rischiando anche di rimetterci la propria vita.
Anna per esempio era stata una vittima dei Tancari, poiché la sua famiglia l'aveva barattata per estinguere un debito, e così, la ragazza era diventata la fidanzata ''ufficiale'' di Gabriel, uno dei membri più influenti della famiglia. Naturalmente durante gli otto anni successivi la famiglia si era arricchita sempre di più e in pratica controllava tutto il paese. Anna soffriva i maltrattamenti di Gabriel ma non poteva fare nulla, perché dietro la loro storia d' ''amore'', c'era la non troppo velata minaccia di violenza nei confronti della sua famiglia, e questo lei non poteva permetterlo.
Quando si sparse la voce che Pietro, il ragazzo che aveva fatto fortuna, stava tornando in patria, tutto il paese esultò di gioia. In parte perché il ritorno di un figliol prodigo è per la sua terra sempre motivo di grande giubilo, e in parte perché nella speranza dei cittadini c'era la possibilità che quel ragazzo potesse liberarli dalla tirannia dei Tancari.
Il suo arrivo faceva pensare tutti, ci si chiedeva se stesse tornando per sistemare finalmente i conti con suo padre o se stesse tornando per riprendersi la sua Anna, ma quest'ultima voce si spense quando si venne a sapere che Pietro fosse prossimo al matrimonio con la sua manager, Licia.
Se quegli uomini e quelle donne avessero letto il romanzo che aveva reso celebre Pietro, forse non si sarebbero poi fatti troppe domande, forse avrebbero capito il motivo del suo ritorno. O forse no, non si poteva sapere, ma non avendolo mai letto restavano del tutto lontani dalla verità.
Anna dal canto suo si interrogava giorno e notte ma non ne veniva fuori, lei sola sapeva cosa avesse spinto Pietro a fuggire. Lei sola lo aveva sentito urlare che non sarebbe più tornato in quella terra oscura e piena di insidie. Lei sola aveva sentito il cuore spezzarsi quando lui l'aveva abbandonata. E lei sola, tra tutti i compaesani aveva letto ''Alla ricerca di Giulia'', il romanzo di Pietro.
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Alla ricerca di Giulia.
RomansaSono ormai dieci anni che Pietro non mette più piede in Sardegna, sua terra d'origine e teatro della sua incredibile vita fino al compimento del ventesimo anno. Dopo una partenza inaspettata e, agli occhi di molti, immotivata il ragazzo ha giurato c...