"Secondo Lavoisier la massa dei prodotti dei reagenti è sempre uguale alla massa dei prodotti di reazione"
La professoressa annuì distrattamente: "Esatto signorina Chase, ma la pregherei di smettere di mettersi in mostra e di far rispondere anche gli altri, grazie". Prima che Annabeth potesse rispondere con la stessa punta di malevole ironia, la Dodds ricominciò a spiegare con il solito cipiglio severo e anche piuttosto fastidioso."La pregherei di smettere di mettersi in mostra e di far rispondere anche gli altri, grazie" l'interpretazione della ragazza dagli occhi blu era talmente fedele da riuscire a far ridere persino la bionda che camminava imbronciata per il corridoio del liceo di un anonimo quartiere di San Francisco.
"Oddio Thals, hai fatto la sua stessa smorfia!" La ragazza dagli occhi blu riprese l'espressione di poco prima mentre l'altra era scossa dalle risate, poi, aprendosi in un piccolo sorriso e scuotendo i capelli, tornò alla sua espressione naturale. Thalia Grace, la ragazza più dura della scuola, lunghi capelli neri, guance spruzzate di lentiggini, amore innato per il nero e una passione naturale per gli insulti.
"Sai che odio quel mostro, ti giuro che dopo gli esami le muro la macchina. Ti avviso."
La professoressa Dodds, anche conosciuta come "La Furia" era la docente più temuta dagli studenti, famosa per i voti bassissimi che sbatteva compiaciuta in faccia ai suoi alunni. Una sola ragazza era sempre sopravvissuta al suo sadismo: Annabeth Chase, da tutti ritenuta la ragazza più intelligente della scuola, un travolgente mix di capelli biondi, occhi grigi e amore per i libri.
"Thals, le hai già murato la macchina, il primo anno. Adesso muoviti che siamo in ritardo per inglese." Così Thalia fu trascinata via dall'unica persona sulla faccia della terra a cui pemetteva di trattarla in quel modo.
Il cortile esterno della scuola brulicava di studenti occupati a svolgere mansioni di tutti i tipi: c'erano i giocatori di football che se la ridevano in compagnia di cheerleader starnazzanti; i nerd tutti raggruppati a parlare del nuovo videogame appena uscito; si poteva anche notare qualche emo isolato dal mondo, con i cappucci sulla testa e le cuffie sempre sulle orecchie come se fossero eternamente alla ricerca di qualcos'altro, qualcosa che li soddisfasse più di un mondo che li ha respinti. E infine c'erano i ragazzi di quinto superiore, gli unici di tutto l'istituto a non fare festa per l'arrivo dell'estate. Li si poteva riconoscere dai libri costantemente aperti sulle ginocchia e dall'atteggiamento di chi sta per salire sul patibolo. Tra loro spiccava una testa bionda, splendente alla luce del sole.
"Le amazzoni sono nominate anche nell'Iliade in cui sono alleate dei Troi-"
"Si bionda, ho capito che lo sai, non c'è mica bisogno di ripetere sta tesina ogni tre secondi!"
"Non è che ripeto la tesina ogni tre secondi, semplicemente mi degno di ripassare almeno qualche volta gli argomenti che devo portare al mio esame di maturità!"
L'occhiataccia che seguì questa affermazione provocò un sonoro sbuffo da parte dell'amica.
"Ancora? Ho detto che non ho bisogno di ripassare, mi ricordo. Non sono io quella con l'Alzheimer!"
Questa volta a sbuffare fu la bionda, ma, se si guardava con attenzione, si poteva notare il sorrisino che aveva sulle labbra.
E Thalia Grace osservava sempre con attenzione.
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STOP \Percabeth\
FanfictionSTOP! Annabeth Chase non riusciva ad andare avanti, era come davanti ad uno stop, non riusciva a dimenticare, a lasciarsi dietro il passato. Troppo orgogliosa per riuscire ad esternare i suoi ricordi, Annabeth scrive, non libri, ma canzoni. Canta...