Capitolo 2

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Apro gli occhi e sbatto lentamente le palpebre per abituare gli occhi alla forte luce che mi colpisce dalla finestra. Guardo il cellulare e mi alzo di scatto.

-- Sono le 10 di mattina e devo partire! -- urlai mentre mi mettevo il vestitino lilla che avevo scelto la notte precedente per la mia partenza. Mi pettinai velocemente e mi misi le ballerine nere. Scesi frettolosamente dalle scale con la valigia e la mia borsa.

Stranamente vidi la porta del salone chiusa e un silenzio che mai avevo sentito a quell'ora. Alzai lo sguardo di nuovo per controllare l'ora dall'orologio della cucina. Ed erano le 10 e un cuarto di mattina. Stranita aprì le porte del salone e a mia grande sorpresa vidi tutti i miei 5 fratelli, i miei genitori, Sofia, Tom ed altri 3 miei amici che a gran voce mi dissero "Buon viaggio Daisy!!!".

Io piena di lacrime e di emozioni abbracciai tutti e ringraziavo per quella bellissima sorpresa. Mentre ammiravo il cartellone con scritto "Daisy ci mancherai" chiesi a Sofia

-- Ma Sofia! A chi è venuta la grande idea di farmi questo? -- domandai entusiasta e incuriosita allo stesso tempo

-- Beh ovviamente la signora Lucy, che ieri notte mi chiamò e mi disse della tua partenza...Daisy Daisy, quando pensavi di dirmelo? Non potevi mica andartene senza il mio abbraccio -- mi disse mentre mi abbracciò forte. Come non volerle bene!

Subito gli risposi -- Scusami. Ma pensavo di mandarti un messaggio durante il viaggio visto che sapevo che tu non accettassi la mia decisione. Ti conosco e di sicuro mi avresti detto che era una scelta troppo affrettata...--

-- E infatti avevi ragione! Ma anche se ti voglio un gran bene so che tu vuoi altro da questa vita e quindi desidero la tua felicità. Se questo ti rende felice allora vai e realizza il tuo sogno. -- mi disse con convinzione e gli occhi lucidi. Poi mi sentì ad un tratto triste solo a pensare che non vedrò più la mia migliore amica, i miei cari amici e la mia famiglia. Occupano gran parte del mio cuore.

Sentì mia mamma chiamarmi mentre chiacchieravo con i miei amici

-- Tesoro guarda che verso le 3 del pomeriggio tutti gli altri della tua scuola e altri tuoi amici vengono in giardino per salutarti. Preparo per loro qualcosa da mangiare e tu vieni ad aiutarmi con Sofia e le tue sorelle -- mi disse mentre si stava mettendo il suo solito grembiule da cucina. Io tutta sorpresa della notizia le dissi che andavo ad aiutarla subito. Non ci potevo credere che tutti sapevano della mia partenza e che volevano salutarmi. Mi sentivo veramente voluta bene.

Presi l'altro grembiule in cucina e con le ragazze aiutammo mia mamma a fare il buffet per gli invitati. Con le casse in cucina e la musica ad alto volume preparammo tutto fra risate e chiacchere. Puntuali i miei amici della scuola iniziarono ad arrivare in giardino. Di fretta salì in camera mia per sistemarmi i capelli e mettermi il profumo. Con un gran sorriso accolsi tutti al tavolo del buffet così da iniziare la piccola festa che si era creata.

Passai il pomeriggio al centro dell'attenzione di tutti che mi facevano domande e mi raccontavano delle loro esperienze in città. Ad un certo punto cominciammo a ballare e a ridere delle mosse strane che faceva mio fratello David. Tutto era perfetto in quel momento.

Poi vidi un ragazzo che prima di allora mai avevo visto. Continuava a fissarmi. Con i suoi occhi penetranti e la sua postura retta e le spalle larghe e robuste. È come se mi entrasse nell'anima guardandomi dritto agli occhi. Distolsi lo sguardo per non sembrare interessata e lui stranamente fece un lieve sorriso. Mia sorella Rose mi chiamò

-- Daisy perchè sei tutta rossa? Ah...guarda che ti ho vista che stavi guardando Alex! -- disse ridacchiando

--Alex? Come fai a sapere il suo nome? Per caso sai chi è?-- chiesi con nervosismo e una risata falsa.

-- Ma si! È figlio dell'amico di nostro papà che è venuto ad accompagnare suo padre per il lavoro. Carino no? -- mi rispose guardandomi in viso e aspettando la mia reazione. Io tutta confusa e stranamente accaldata in faccia mi diressi dai miei amici così da non rispondere alle domande imbarazzanti di mia sorella. Tom a gran voce disse che non poteva mancare il gioco della bottiglia. Tutti entusiasti ed io compresa, ci sedemmo in cerchio e in mezzo misero la bottiglia. Mi guardai attorno e vidi Alex sedersi di fronte a me. Questo mi rese ancora più nervosa del previsto e pregai a me stessa di non arrossire di nuovo davanti a tutti.

Quella che girò la bottiglia per prima son stata io. Si fermò davanti alla mia compagna di classe Miriam. Scelse obbligo e per rendere il gioco più divertente le dissi che doveva ballare con il suo ex. Da lì tutti iniziarono a obbligare agli altri a compiere cose che non vorrebbero mai fare. Il clima si fece divertente e allo stesso tempo teso visto che non si sapeva cosa ti facevano fare. Arrivò il turno di Alex che girò la bottiglia. A mio grande stupore si fermò davanti a me. Lui mi guardò e con il suo solito sorriso che a mio parere era malizioso, mi disse

-- Visto che non ci conosciamo e non abbiamo avuto l'opportunità di farlo, mi sembra giusto che io ti inviti a ballare -- affermò aspettando una mia risposta.

Tutti in quel momento mi fissarono in silenzio. Ed io di nuovo sentì la mia faccia accaldata. Abbassai lo sguardo e a voce bassa gli risposi -- Va bene...solo che devo chiedere a mia mamma -- risposi mentre mi alzavo e andavo in cucina da mia madre. Approfittai il momento per riprendermi e così da distogliere lo sguardo di tutti verso di me. Dovevo chiedere il consenso di mia mamma visto che senza il suo sì non potevo ballare con sconosciuti. Lei acconsentí e mi diressi più calmata da Alex che mi prese per la mano e ballammo sulle note di una musica lenta. Posi il mio mento sulla sua spalla e lui mi mise le mani nel mio bacino. Cercai di non guardare gli altri miei fratelli e amici che mi fissavano. Chiusi gli occhi e mi feci trasportare dalla musica così da non rendermi conto che tutti si erano messi a ballare a coppia.

Finita la canzone io non riuscivo a guardarlo negli occhi, che lui con la sua mano mi prese il mento e mi disse

-- Una bella ragazza come te non dovrebbe arrossire sempre visto che sarà abituata ai mille ragazzi che la fissano e la corteggiano -- affermò con quella voce che mi faceva tremare le gambe. Io infastidita mi distolsi dal suo incanto e andai lontano da lui. Alex subito mi rincorse e mi prese per il braccio, così io mi girai e gli dissi

-- Un ragazzo come te non dovrebbe essere così scortese e saputello visto che ci sono ragazze come me che non si fanno incantare da tipi come te -- risposi con fierezza. Lui sempre ridacchiando disse -- Già lo avevo capito...così per farmi perdonare possiamo ricominciare da zero e conoscerci parlando di noi e dei nostri hobby o esperienze. --

Io dubbiosa alla fine accettai e verso le 6 di sera ci dirigemmo al ruscello in cui ogni estate io e la mia famiglia ci tuffavamo. Intanto parlavamo del più e del meno, e di come lui era venuto in montagna per accompagnare a suo padre che era un imprenditore a voler fare affari con mio padre. Io mi limitai ad ascoltarlo e a raccontargli cosa studio e della mia vita in fattoria. Poi mi raccontò dei suoi imbarazzanti momenti a scuola. Mi diverti tanto che risi con lui.

Ad un certo punto mi disse -- Daisy te l'hanno mai detto che hai un bellissimo sorriso? -- mi guardò avvicinandosi. Io immobile gli dissi -- No....-- quando lui pose la sua mano sulla mia guancia e avvicinandosi ancora di più. In quel momento nella mia testa frullavano mille emozioni che a parole non si potevano spiegare. Tutto era magico e perfetto allo stesso tempo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2018 ⏰

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