Capitolo 19

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Da quando il soldato ha fatto visita a casa mia, una settimana fa, ho evitato tutti i contatti con il mondo esterno, questo anche perché sono impegnata a lavorare nei campi e con gli animali.
La situazione di mia madre non è migliorata e non da segni di volerlo fare.

Il sole batte forte come un martello su un chiodo ma io non posso cedere.
Sono ormai due ore che mi trovo nei campi ma sono l'unica ormai che si occupa di questo.

Il cespuglio davanti a me si muove ed una testolina sbuca fra le foglie.
Un bambino inizia a correre verso di me, come se mi conoscesse.

"Ehi, ma tu chi sei?" chiedo abbassandomi alla sua altezza.

"I..i..i..ted..tede...tedeschi cercano me e la mia mamma." dice spaventato.

"Levi torna qui!!" urla una donna che si avvicina a noi.
Solo quando ormai è di fronte a me mi accorgo della somiglianza tra lei e il bambino.

"Mamma..." dice il bimbo avvicinandosi a lei.

"Perché stai dando fastidio a questa ragazza?" sgrida il bambino "Ti chiedo scusa." dice poi rivolgendosi a me.

"Nessun fastidio. Sono Amelia, piacere." dico porgendole la mano.

"Edna." dice stringendomi la mano.

"Volete entrare?" chiedo appoggiando il secchio che avevo in mano.

"No davvero, ti lasciamo lavorare in pace."

"Mi servirebbe davvero una pausa, se volete entrare mi farebbe piacere." dico sinceramente.

"D'accordo allora, grazie."

Arriviamo in casa ed io preparo un the che servo alla donna.

"Levi mi ha detto che i tedeschi vi cercano, come mai?" chiedo.

La donna sbianca di colpo, come se non si aspettasse un domanda del genere.

"Levi, perché lo hai detto?" sgrida il bambino.

"Lei ci può aiutare." risponde timido il bambino.

"Mi dispiace, non vogliamo crearti problemi."

E solo dopo questa affermazione che collego tutto.
Ezra mi aveva detto di questa donna ebrea con suo figlio che si aggirava nei dintorni.

"Voi siete ebrei?" chiedo abbassando la voce.

"Lo dici come se fosse una parolaccia."

"No, assolutamente, voi avete tutto il mio rispetto. Io odio i tedeschi."

"Quindi non lo dirai a nessuno?"

"No, puoi starne certa." dico bevendo un sorso di the.

"Bene allora noi andiamo." dice Edna alzandosi.

"Dove mamma?" chiede il bambino.

"Non so, vedremo." bisbiglia lei.

"Potete restare qui." esalo all'improvviso.

La faccia della donna diventa improvvisamente più rosea e il bambino sorride.

"Non ti conviene averci nei dintorni."

"Qui almeno i tedeschi non verranno."
rispondo infine.

Das ist für dich AmelieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora