capitolo tre.

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"Porca troia Vane, vuoi alzare quel cazzo di culo?" Sbuffai guardando mia sorella Santana e alzandomi dal letto. Quella rompi coglioni non mi lascia mai in pace. Sono in ritardo e allora? Che le frega?

"Lasciami in pace, cristo" Sbuffai andando verso il bagno.

"Non ti lascio in pace, muovi il culo che siamo in ritardo!" Santana e io siamo gemelle, ma grazie a dio, frequentiamo due scuole diverse. Io faccio il linguistico, mentre lei lo scientifico. Amo le lingue e spero che un giorno riuscirò a girare il mondo. 

 Dopo essermi lavata e vestita scesi in cucina preparandomi una tazza di latte e cacao. 

"Ancora qua state? Siete in ritardo!" Gridò mia madre vedendomi in cucina. Sbuffai finendo di bere.

"Colpa di Vanessa, io sono pronta da venti minuti" Fece Santana.

"Non rompetemi, sono pronta." Sputai acida. Non vado molto d'accordo con mia madre. Mia sorella invece beh.. lei mi capisce appieno, ma siamo completamente diverse. Io sono più una da rock, mentre lei da classica. Io sono una che segue le cattive strade, lei è più una che segue le regole. Una volta eravamo uguali. Entrambi amavamo il rock, ci vestivamo come delle gangster e giravamo con lo stesso gruppo.. poi quando nostro padre è morto, lei è cambiata completamente. Rivorrei la Santana di una volta, ma non credo tornerà più indietro. 

**

Salimmo sul bus in silenzio. Io con le cuffiette nelle orecchie, lei con un libro in mano. Qualche fermata dopo, intravidi Gabi che saliva e qualche minuto dopo le feci segno di raggiungermi. Lei mi squadrò dalla testa i piedi. Indossavo dei jeans stretti e una maglietta verde intinta con le scarpe. Avevo i capelli legati in una coda e una borsa marrone. 

"Perché sei vestita così?" Mi chiese inorridita. Io alzai gli occhi al cielo.

"Mia madre.. Mi ha comprato un sacco di vestiti per la scuola." Feci spallucce "Devo essere carina" Dissi in modo sarcastico. Lei rise. 

"Vedo che riesci a trovarli anche qui.." Dissi ad un tratto Shanti. La chiamo così da quando siamo piccole perché non riuscivo a dire Santana. 

Gabi la squadrò. "E tu saresti?" Le disse scocciata. 

"Lei è mia sorella, Santana." Risposi al suo posto. "Shanti, lei è una mia compagnia di classe, Gabriella" Sorrisi guardando Gabi. Santana la squadrò per qualche secondo e poi tornò a leggere il libro senza dire una parola. Alzai gli occhi al cielo e qualche fermata dopo scesi senza nemmeno salutarla. 

 Le sei ore di scuola passarono velocemente e quando uscii vidi Damon e Dan seduti sulle scale. Gabi li salutò e loro ci raggiunsero. 

"Mangiate fuori con noi?" Chiese Dan dopo poco. Io guardai Gabi che annuì e per tutta risposta feci spallucce. 

"Fatemi fare solo una chiamata" Dissi avviandomi verso il retro della scuola, mentre estraevo una sigaretta dal pacchetto. Chiamai Santana visto che non avrei mai e poi mai chiamato mia madre.

"Pronto?" 

"Shanti io mangio fuori" Feci per tagliare corto, mentre prendevo un tiro della mia sigaretta.

"Con la tua amica Gabriella?" Dal suo tono sembrava quasi che stesse per vomitare.

"Si. Qualche problema?" Chiesi scocciata.

"No io nessuno, sei tu la cogliona." 

"Io la cogliona? Ma che cazzo dici?" Mi stavo incazzando. Feci un altro tiro per poi ributtare fuori il fumo. 

"Vanessa, siamo andati via da Toronto per un determinato motivo. Te lo ricordi?" In quel momento arrivò Damon e si accese anche lui una sigaretta. 

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