Capitolo 3

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Alle 07:50 eravamo pronte per uscire, salutammo Stefania, la ringraziai per l'ospitalità e uscimmo.
Mentre andavamo verso la fermata del pullman, raccontai a Giulia quello che era successo tra me e Tom. Io pensavo che non mi avesse più rivolto la parola, e invece mi abbracciò e mi disse che era super felice per me. Ad un certo punto mi disse che c'era una cosa che doveva dirmi, si girò verso di me e mi disse "Anch'io mi sono fidanzata, si chiama Lorenzo". La abbracciai e le dissi che ero felice per lei.
Arrivammo a scuola alle 08:10. Vedemmo Luca e gli chiedemmo il motivo del messaggio della sera prima. Ci spiegò il motivo: la professoressa era scomparsa. Io e Giulia ci guardammo e pensammo "Ecco perché ieri non era a scuola!". Vedemmo Tom che si avvicinava e appena fu accanto a noi gli raccontammo quello che era successo. Cercò di consolarmi e ci riuscì. Luca ci chiese "Che ne dite se cerchiamo di risolvere il mistero della scomparsa della professoressa?". Noi annuimmo e ci incamminammo verso la scuola. Entrammo in classe, ma dato che la prof. era scomparsa iniziammo ad indagare da quel preciso momento. Iniziammo dal suo armadio personale, il quale conteneva alcuni dei suoi libri. In uno dei suoi libri trovammo una dedica di un uomo a noi sconosciuto. Cercammo di capire se fosse stata rapita o scappata con l'uomo della dedica. Leggemmo il foglio nel quale c'era scritto "Ci vediamo il 19 novembre alle 19:19 al parco della città. Ti aspetto". Cercammo di capire se la calligrafia fosse di un professore o di un'altra persona, riuscimmo a capire che quella calligrafia non era di nessuna persona che facesse parte della scuola. Un paio di pagine avanti c'era un foglio, nel quale c'era scritto "Va bene, ci vediamo il 19". Fummo talmente incuriositi che chiedemmo al professore di Latino se ci potesse accompagnare al parco della città. Lui annuii, e dopo 15 minuti arrivammo al parco. Tom mi baciò varie volte per farmi tornare il sorriso, ma niente da fare. In una delle panchine notammo sangue. Io abbracciai Tom, da quando stavamo insieme mi era sempre stato vicino nei momenti difficili. Lo abbracciai per paura di vedere la prof. morta in quel parco. Non fu così, non c'era traccia di lei. Tornammo a scuola, ma io non riuscivo a contentrarmi. Chiesi al professore di Latino se potessi andare in bagno, annuii e uscì dalla classe. Mentre mi dirigevo verso il bagno, sentì una voce molto familiare che mi disse "Ciao amore, stai bene?" mi voltai e vidi Tom. Lo baciai. Mi chiese se dopo scuola sarei voluta venire a casa sua e io accettai l'invito. Conoscevo già la madre e il padre. Erano due persone simpaticissime, mi avevano accolta da subito come se fossi loro figlia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 24, 2018 ⏰

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