problemi di memoria

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Piccola premessa..
La cena tra Sam e Kole non la scrivo. Per mancanza di tempo e perché usciranno delle cose successivamente che vi permetteranno di ricostruire la serata. Scusate la mia assenza ma la scuola stava finendo e sono partite interrogazioni e verifiche.
Spero possiate perdonarmi. Detto ciò, buona lettura.😊
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Mi svegliai, improvvisamente.
La porta di mio fratello era stata sbattuta con una forza tale da farla uscire dai cardini.
Che gran mal di testa.
Aspetta, ma come sono tornata qui?
Oddio, non mi ricordo niente.. la cena, e l'auto, no.. non può essere. Non posso averlo fatto davvero.
Dopo aver fatto una doccia veloce,mi diressi velocemente di sotto, presi un panino al volo ed andai in macchina, diretta a scuola.
Arrivata lo cercai, avevi bisogno di spiegazioni, la serata precedente era troppo confusa per i miei gusti.
Era lì, appoggiato al cancello principale, con le mani in tasca, che si guardava in giro, come preoccupato.
Sembrava più cupo del solito e la cosa mi spaventava, non parlava, non si muoveva.. quasi non respirava.
Cercai di mantenere la calma, feci un respiro profondo e gli andai incontro.
Il cuore che batteva a mille insieme alle mani che sudavano freddo.. non avevo la minima idea della mia reazione, come se il mio corpo mi stesse avvertendo di qualcosa che però io non ricordavo.
Esalai un ultimo grande respiro e poi mi feci avanti.
"Ehi Kole"- dissi
"Oh, ehi Sam.."- mi risponde con preoccupazione che però cercava di nascondere.
"Va tutto bene?"- continuò...
"Mh si.. ho bisogno di un favore"- dissi
"O-okay, di c-che cosa s-si tratta?"
Ma perché mai era così nervoso?
Non era la prima volta che parlavamo insieme...
La cosa non mi convinceva per niente.
"Allora..."-continuai-" ieri sera devo aver bevuto un pochino troppo.. e non ricordo niente, non è che potresti rinfrescarmi la memoria?"
"Quindi non ti ricordi niente?"- mi disse sorpreso
"No... cioè si-aggiunsi- ma pochissimo, ricordo te fuori da casa mia appoggiato alla macchina, e ricordo che ci siamo seduti al tavolo e abbiamo ordinato da mangiare, poi tu hai ricevuto una telefonata, ti sei alzato e da lì vuoto totale.. come se il mio cervello l'avesse rimosso"
"Oh... beh scusa ma ora non è un buon momento..."
"Ma ci vorrà solo un attimo..."
"Scusa Sam ma non ho proprio il tempo..."
"Ma Kole..."
"Ci si vede più tardi"
Ma che diavolo aveva stamattina? Era totalmente diverso, non era in lui.
Non è stato per niente d'aiuto, anzi mi ha solo confusa di più... so già che al finire delle lezioni avrò il mal di testa a causa di tutti questi pensieri.
Per fortuna dopo poco vedo arrivare la mia ancora di salvezza, l'unica persona che con un solo sorriso mi illumina la giornata e che con la sua risata rende tutto più bello.
"Ehi ehi, eccola qui la mia Sammy..."
"Ciao Noah! Sono così felice di rivederti... non immagini che sera assurda ho passato..."
"invece si.. posso immaginare ...."- disse ridendo...
"Cosa intendi dire? E cos'era quel tono?!"
"Ascolta... io te lo dico ma non te la prendere."
"Per cosa non me la dovrei prendere?"
"Okay... ti ho vista ubriaca una volta sola nella vita, 5 mesi fa alla festa di Daniel.. ed eri così ubriaca che durante l'alba ti sei messa a cantare con gli uccellini sul tetto di casa tua. E la mattina eri talmente frastornata che ti sei lavata i capelli col tubetto di dentifricio.."
"Okay Noah.. 1) ti avevo chiesto per favore di non tirare più fuori questa questione... avevo voglia di sapere di menta e mi sono lavata i capelli con la prima cosa che sapeva di menta. 2) che c'entra tutto questo?"-domandai.
Ero già abbastanza confusa per conto mio, ci mancava solo Noah con i suoi indovinelli.
" beh, ieri sera dovevi essere davvero ubriaca perché ti sei presentata a scuola con il pigiama con su le paperelle e le ciabatte a forma di coniglio."
Confusa mi osservai e notai che Noah aveva ragione.
Stamani ero talmente immersa nei pensieri che mi ero dimenticata di preparare la roba pulita da indossare per scuola così mi sono rimessa il pigiama.
"Oh no... presto! Dammi la tua giacca!"- risposi cercando di nascondere l'imbarazzo.
"Okay, ti copro io dietro.. ora svelta andiamo in segreteria a chiamare tuo padre o in palestra ad indossare il cambio"
"Okay va bene. Grazie di tutto."
Fantastico, prima Kole, ora il pigiama e pantofole; se il buongiorno si vede dal mattino, si prospetta una bella giornata di merda.


Dopo essermi cambiata mi diressi al mio armadietto per prendere i libri di fisica e matematica e lo vidi.
Oh no, fantastico... è proprio una giornata orribile.
"Ehi ehi, paperella!"- mi disse strusciando le sue nocche contro la mia testa. Coglione.
"Ciao, che vuoi?"
"Come mai così fredda stamattina?"
"Lo sono sempre, ma evidentemente tu stamattina sei più felice e lo noti di più".
Non lo sopporto, sempre lì a prendermi per il culo; una volta eravamo amici...

Poi un giorno è andato in giro a dire che ci avevo provato con lui e da allora mi sta sul culo.

"Ufff, Daniel ascolta, ho una giornata di merda, e vedere la tua faccia mi fa venire ancora di più la voglia di buttarmi giù dal tetto, perciò ora levati dal mio armadietto e lasciami in pace, per sempre."

Senza dire niente, si tolte il sorriso dalle labbra, divenne serio.

Si allontanò dal mio armadietto prima del suono della seconda campanella.
Almeno questo ero riuscito a gestirlo.

Ora due ore di materie scientifiche poi italiano e inglese.
Bella merda.

Non vedo l'ora di andare a casa.





Ehi ehi, questo è un capitolo di passaggio.
Continuate a leggere perché tutto il bello deve ancora venire.
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Uno è il profilo della mia page, l'altro il mio account personale.
Alla prossima❤️❤️❤️

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