|Capitolo1|

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Canzoni suggerite:New Rules (Dua Lipa),Cross Your Mind (Sabrina Claudio, spanish version).
19 Giugno 2018
Caro Diario,
Oggi è stata una giornata alquanto strana, ma memorabile.
Sono le 4.50 del mattino ma non posso aspettare, devo raccontarti tutto.
Questa mattina (o forse è meglio dire ieri mattina, dal momento che in teoria ti sto scrivendo alle 4.50 di mattina del 20 giugno) mi sono svegliata tardi; forse era mezzogiorno, o forse mezzogiorno e mezzo.
Mi sono fatta una doccia e ci ho messo quaranta minuti buoni ad asciugarmi i capelli.
Non cambio mai! Anche se gli ho tagliati e ora mi arrivano poco sopra le spalle la situazione è sempre la stessa! Li ho pure dovuti piastrare altrimenti sembravo un leoncino.
Mentre combattevo coi miei capelli crespi ho chiamato Giulio e gli ho chiesto se mi accompagnava a fare colazione.
Ovviamente mi ha presa in giro perché le persone normali non fanno colazione all'ora di pranzo, ma io avevo voglia di cornetto al pistacchio, e quindi lo ho praticamente obbligato a venirmi a prendere in moto sotto casa.
Il bello dell' avere un migliore amico maggiorenne con la moto e' proprio quello di poter farti scarrozzare d'ovunque, no?
Alle 2.00 siamo arrivati al Caffè del Sole, e mi sono seduta al nostro solito tavolino mentre Giulio mi ordinava la colazione.
Stavo ascoltando la musica e mi godevo la vista sul mare che mi offriva la terrazza del locale, gioendo del Sole che mi scaldava la pelle.
Sorridevo come un'ebete fissa davanti a me, felice dell'estate che ormai era arrivata e già in ansia per la maturità che di qui ad un anno dovrò affrontare. Che ansia. L'unica cosa positiva è che se venissi bocciata finirei in classe con i miei coetanei! Ma cosa stavo dicendo!?! Il bello di andare a scuola un anno prima e' proprio quello di finire a 18 anni anziché a 19!
Mentre ero assorta da questi pensieri, mi resi conto del ragazzo nel tavolo davanti al mio; stava mangiando un gelato e rispose al mio sorriso contraccambiandolo.
In realtà non stavo sorridendo a lui quindi all'inizio ero rimasta un po' interdetta.
Poi iniziai a osservarlo bene, e forse mi soffermai troppo sui suoi occhi nocciola, il sorriso così abbagliante e espressione di una sicurezza tale da fare ombra a tutti gli altri, la canotta che mostrava i muscoli delle braccia e il fisico statuario, e i capelli scuri, lisci e scompigliati, che ricadevano in un ciuffo laterale.
Ero così concentra su quella bella visione che non mi ero neanche accorta della presenza di Giulio e della mia colazione sul tavolo.
Continuai a guardare quel ragazzo, un po' di nascosto e un po in maniera abbastanza palese, tanto che due o tre volte sono stata beccata.
Mi sono fatta furba però, e dopo un po' mi sono messa gli occhiali da sole, così da poterlo fissare senza essere scoperta o fare figuracce, e, con stupore, mi sono accorta che anche lui spesso guardava verso di me.
A malincuore dovetti alzarmi una volta finita la colazione.
Peccato, mi ero proprio innamorata! (Ma il meglio deve ancora venire)
Ho passato il pomeriggio a prepararmi per la serata che mi aspettava: il 18 di Carola.
Quest'anno abbiamo legato proprio tanto, e sono contenta che ho passato tanto tempo con persone diverse dalle mie migliori amiche o da Giulio.
Mi sono piastrata ancora i capelli, e ho messo un vestitino con le spalline sottili giallo, che arriva fino al ginocchio; stava benissimo con l'abbronzatura (per niente paragonabile a quella che avrò ad agosto, però è un inizio insomma).
Mi sono messa un po' di rossetto e via, sono volata in pizzeria.
La serata e' volata tranquilla, ho mangiato la mia solita Pizza Margherita e ho parlato si è no con tutti, ma sono stata principalmente con Martina e Federica, le mie migliori amiche, anche perché alla festa c'era anche Lorenzo, e, da quando ci siamo mollati, non lo posso più vedere; fino a qui comunque tutto bene, il casino inizia quando abbiamo spostato i festeggiamenti in discoteca.
La location era splendida, la discoteca era sul mare, con addirittura una parte di spiaggia a disposizione.
All'inizio non ho ballato particolarmente, ma poi ho iniziato a sciogliermi. Quando poi è' partita Machika, ho iniziato a ballare come una pazza.
Ondeggiavo i fianchi di qua e di la, ridevo con le mie amiche e sorseggiavo il mio Mojito, fino a che ho sentito delle braccia cingermi la vita.
Immaginavo a chi appartenessero a causa delle espressioni delle mie amiche e di Giulio, ma non avevo il coraggio di girarmi.
Iniziai così a muovere i fianchi con più foga, non so perché (forse perché dopo il terzo Mojito inizio a dare i numeri pure io).
Più mi muovevo, più mi sentivo stringere. Il respiro di lui si faceva più vicino al mio orecchio, e all'improvviso sentii delle labbra calde sfiorarmi il collo.
A quel punto però mi risvegliai da quel torpore e mi girai di scatto, allontanandomi.
Sapevo che il "lui" era Lorenzo, ma avevo bisogno di vederlo in faccia per farmi salire la sensazione di vomito alla gola.
Giulio mi ha quindi portata al Bar per farmi calmare, o forse per evitare che sputassi in faccia al mio ex, anche se se lo sarebbe meritato.
Fu al Bar che Giulio mi fece notare il ragazzo che avevo fissato in maniera morbosa al bar ore prima, mentre mi sbrodolavo con la mia "colazione pomeridiana" (anche lui se ne era accorto, in fondo non gli sfugge niente, mi conosce da quando siamo nati).
Era bellissimo, con quella camicia bianca con le maniche arrotolate che lasciava intravedere i muscoli e gli occhi sorridenti mentre rideva e scherzava con gli amici intorno.
Volevo troppo conoscerlo.
Anzi, voglio essere sincera, volevo baciarlo.
Voglio dire, eravamo a ballare, se non si colgono le occasioni in quella situazione quando bisognerebbe farlo?
Ho trascinato Giulio a ballare vicino al ragazzo misterioso, spiegandogli la situazione.
Contro la mia volontà (anche se in realtà non lo ringrazierò mai abbastanza per averlo fatto) mi ha spintonata contro il ragazzo, così gli ho dovuto rivolgere la parola per chiedergli scusa.
Devo dire che lui mi ha fissata.
Ci siamo guardati intensamente per qualche secondo, e ho sentito una stretta alla bocca dello stomaco devastante.
Dopo quei pochi secondi però, si rigirò verso i suoi amici.
Rimasta delusa, non ho neanche avuto il tempo di realizzare che mi sono lasciata trasportare insieme a Giulio dalla canzone che il dj aveva appena messo (Tip Toe).
Stavo ballando come una pazza, quando ho sentito "una presenza" appoggiata alla mia gamba.
Forse annebbiata dall'alcool o a causa degli ormoni, ho iniziato a strusciarmi prepotentemente contro questo sconosciuto, in maniera molto sensuale, andando su e giù con il sedere e cingendo le mani intorno al suo collo.
Verso la fine della canzone mi resi conto della sua erezione premuta contro la mia coscia, e, sulle note di una nuova canzone, mi girai.
Beh, è' stato sorprendente vedere che quel ragazzo misterioso era il ragazzo del Bar.
Cinsi di nuovo le braccia al suo collo, mentre lui mise le sue mani sui miei fianchi.
Mi sentivo fremere e avevo una voglia di baciarlo incontenibile, ma iniziai ad impazzire quando lui, iniziò ad avvicinare il suo naso al mio intercalando il suo sguardo tra le mie labbra e i mei occhi.
Mordendosi il labbro inferiore si avvicinò ancora, fino a sfiorare col suo respiro la mia bocca.
Aveva il respiro affannato quanto il mio, e, finalmente, appoggiò le sue labbra sulle mie.
Si staccò subito e poi premette di nuovo la sua bocca sulla mia, facendo sfiorare le nostre lingue.
Aveva un sapore dolce e sentii un calore cospargermi tutto il corpo quando iniziò a giocare con la mia lingua, facendo nel mentre scivolare le sue mani verso il mio sedere e tirandomi sempre di più a se.
Mi baciava con foga, e più ci baciavamo e più avrei continuato.
Sentivo così caldo, le gambe cosi debole, la pelle che scottava, e i suoi muscoli che sembravano nudi a contatto col mio vestito, e non coperti dalla camicia.
Improvvisamente si staccò.
Prese il telefono dalla tasca dei suoi jeans, e dopo pochi secondi me lo porse.
Aveva il telefono impostato su un nuovo contatto.
Una volta che gli scrissi il mio numero mi salutò con un cenno della mano e se ne andò.
Un cenno della mano. Ci rendiamo conto?
Dopo il limone più intenso della mia vita, dopo aver richiesto quattro volanti dei pompieri e cinque bombole di ossigeno per riprendermi, mi ha salutata come si saluta il cassiere del supermercato.
Bene, che dire, la serata è finita poco dopo, perché anche io, dopo che lo sconosciuto del bar (ormai si chiama così) mi ha prosciugato tutte le energie, me ne sono andata e sono corsa qui a casa, a raccontarti tutto Diario.
Direi che per 'stasera è tutto ( o forse sarebbe meglio dire questa mattina).
Buonanotte/Buongiorno.
Tua,
Aubrey.

🤓Nota🤓 Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto!💝Commentate qualsiasi cosa vi passi per la testa, senza esitare! 📝Al prossimo capitolo👋🏼

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 04, 2018 ⏰

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