•6• La festa a sorpresa.

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Y/N's Pov
Oggi mi sono svegliata abbastanza presto, è il mio compleanno e probabilmente lo trascorrerò a casa.

Mitsuki's Pov
È il compleanno di Y/N e sto andando al locale a preparare per la festa.

Io ho pensato al buffet: ho messo una tovaglia colorata e poi delle ciotole con il cibo che avevo comprato con Boruto.

Ho finito prima di tutti e così ho aiutato Inojin e Boruto ad appendere uno striscione con sopra scritto "Buon compleanno" ed anche ad appendere delle decorazioni con dei fiori.

Sarada's Pov
Sto andando a casa di Y/N insieme Sumire per distrarla.

Sumire bussa alla porta e Y/N ci apre.
- Ciao!
- Auguri!
Le feci gli auguri appena entrata.
- Grazie!
Era ancora triste, si vedeva.

- Y/N, andiamo a fare shopping!
- E perché?
- Beh... Io e Sumire ti porteremo in giro! Sappiamo che non hai organizzato niente.
- Non voglio.
- QUANTE VOLTE DEVO DIRTI CHE DEVI ALZARE QUEL CULO?
- Me ne basta una per capire che devo venire.
- Brava, sei un genio!

Y/N's Pov
Alla fine sono stata obbligata ad uscire. Non so nemmeno dove andiamo.
- Dove andiamo?
- In un negozio per comprare un bel vestito!
- Okay.

Entrammo in un negozio e Sumire e Sarada continuavano ad accumulare vestiti da farmi provare.
- Ragazze, non ne basta solo uno?
- Sta zitta!
Dissero in coro.
- Scusate...

Decisi di sedermi su una sedia mentre le aspettavo.

Ed eccole che arrivano con una montagna di vestiti.

Mi buttarono nel camerino e urlarono:
- Provali!

Sono davvero troppi, non usciremo mai da qui dentro...

Provai il primo era un semplice vestito blu, era lungo e aveva una cintura in vita.

Uscii dal camerino.
- Allora?
- Nah, non mi piace.
- Sarada, l'hai preso tu!
- Sumire, dici se ti piace o no.
- No.

Entrai di nuovo nel camerino e provai altri vestiti che non piacevano né a Sumire né a Sarada.

L'ultimo era un Kimono rosa, con decorazioni bianche e nere, c'erano fiori sparsi un pò ovunque ed era bellissimo.

- Y/N, questo è bellissimo!
Disse Sarada.

Pagammo il kimono ed uscimmo.

- Ora dove si va?
Chiesi.
- A casa!
- Ma non abbiamo fatto niente...
- Siamo state due ore in quel negozio, sono le 16!
- APPUNTO.
- Andiamo a casa, punto.
- Sumire da quando rispondi così?
- Da quando non vuoi tornare a casa.
Scoppiammo tutte in una risata.

Tornate a casa mi dissero di indossare il kimono e così feci.

Poi mi fecero una pettinatura molto carina: era una treccia raccolta in uno chignon e con delle ciocche che cadevano sul viso.

- Ora usciamo di nuovo!
- Sumire, oggi mi stai facendo impazzire.
- Ti portiamo a mangiare fuori, cosa c'è di male?
- Sarada, ti ci metti pure tu?
- Andiamo!

Mi portarono in un locale con tutte le luci spente.

Entrai.
- SORPRESA!
Erano tutti lì, non potevo credere ai miei occhi.
Senza accorgermene mi scese una lacrima.
- R-ragazzi... Grazie...
Tutti mi sorrisero e così feci anch'io.

Un'ora dopo
Questo è il momento giusto per dire i sentimenti che provavo per Mitsuki a Sumire.
- Sumire, possiamo parlare?
- Si, Y/N, che c'è?

Andammo verso il centro della sala, dove non c'era nessuno.
- Allora, che c'è?
- S-Sumire... Credo di essermi innamorata...
- Davvero? E di chi?
Mi sorrise.
- D-Di Mitsuki...
Improvvisamente quel suo sorriso sparì.
- Come... Di Mitsuki?
- Si... Non sapevo come dirte-
Sumire, arrabbiata, versò la sua bevanda su di me.

Tutti mi guardarono, di nuovo.

- Con me, HAI CHIUSO!
- Sumire...

Scappai sul terrazzo.

Osservavo le stelle, sempre splendenti, ma in particolare una: era la più grande, la più luminosa, la più brillante.

Iniziai a piangere, nella mia mente avevo troppi pensieri. Ora non avevo nemmeno la mia migliore amica.

Mentre ero persa nei miei pensieri sentii un velo sulla mia testa.

- Y/N, stai bene?
Ancora la sua voce. Mitsuki.
- S-si...
Mi asciugai le lacrime cercando di non far capire che stavo piangendo.
- Non piangere.
Non risposi.
- Scusa se te lo chiedo, perché avete litigato?
- N-niente...
- Lo sai che a me puoi dire tutto.
- Davvero, niente.
- Dai.
- E-ecco, mi sono innamorata di una persona c-che ama a-anche S-sumire.
Arrossii.
- Posso sapere chi è?
Ora come glielo dico? È lui la persona che mi piace...
-...
Rimasi in silenzio.
- M-mitsuki... S-sei t-tu...
Mitsuki mostrò un sorriso a trentadue denti.
Gli sorrisi.
Si avvicinò a me sempre di più ma non volevo che mi baciasse, non dopo quello che è successo con Sumire.
- Perché?
- Il fatto è che Sumire, lei, non me la sento, scusa.
- Capisco.

Mitsuki mi diede una scatola.
- È solo un pensiero... Non è un granché.
Aprii la scatola, quel fermaglio era stupendo!
- È bellissimo.
- Sono contento che ti piaccia.
Mitsuki mi mise il fermaglio. Sembrava un sogno.

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto fino a quando non ricominciai a piangere.

- Scusa...
- Senti, non voglio che pianga, per qualunque cosa, sappi che ci sono io con te. Quindi ora smettila di piange-
Mentre parlava gli corsi incontro e lo abbracciai, continuavo a piangere.
- Grazie, Mitsuki, grazie.
- Torniamo di là. Non preoccuparti per Sumire.
- Va bene.

Tornammo nella sala.

Mi sentivo completamente in imbarazzo, avevo i capelli bagnati,.

Vidi Sumire con un gruppetto.
Decisi di avvicinarmi a loro.

- In realtà, l'ho sempre odiata. Ogni volta davano sempre tutti retta a lei, anche se non era vero. È solo viziata.

Sentire quelle parole mi fece male, mi ha sempre odiata.
- Y/N, pensiamo solo a divertirci, dopotutto è il tuo compleanno.

Alla fine, decisi di non pensare a Sumire. Stetti con Mitsuki e Sarada fino alla fine della festa e poi tornai a casa.

•ѕσ fαя αωαу• [ιтα] Mitsuki x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora