Il martelletto picchiò contro il banchetto, proprio nel momento in cui lui e la sua domestica entrarono nell'ormai decaduto Operà de Paris.
«Venduto! – gridò il banditore – A madame Bourgeois per venti franchi.»
Si voltò verso la donna, a cui venne porta la locandina appena acquistata, ammirandone la chioma color del miele. Incrociò il suo sguardo di ghiaccio, ma non si fece incantare da quei bellissimi occhi. Era lì per un motivo ben preciso.
Distolse lo sguardo, passandosi una mano tra i capelli scuri.
«Lotto sei sei cinque, un carillon a forma di organetto, con annessa figura di scimmietta in costume persiano che suona i cimbali, questo oggetto rinvenuto nel sotterraneo del teatro è ancora funzionante.» disse per poi caricare, attraverso la chiavetta, l'oggetto e mostrarlo.
Un senso di nostalgia strinse il suo cuore nel sentire quella melodia, riportandolo alla sua infanzia, quando sua madre cantava con la sua voce argentina proprio quelle stesse dolci note.
«Posso cominciare da... Quindici franchi?» domandò il banditore.
Alzò leggermente la mano.
«Sì, a lei signore, venti, grazie.»
Poco dopo alzò la mano anche la giovane donna bionda.
«Venticinque, grazie. Mi offrono venticinque, ho sentito trenta?» domandò ancora l'uomo e lui alzò la mano.
«Trenta... Vogliamo fare trentacinque?» chiese ancora, volgendosi nuovamente alla bionda, ma questa scosse la testa, in segno di negazione.
«Bene... Trenta e uno, trenta e due... Venduto! Aggiudicato a trenta franchi a monsieur Hugo Dupain.» concluse, battendo il martelletto.
Un altro uomo si avvicinò a lui, porgendogli l'oggetto del suo interesse.
Non appena ebbe quella piccola scimmietta seduta a gambe incrociate sulla scatolina di legno, i suoi occhi verdi si velarono di quella che pareva quasi tristezza. Mentre il ricordo di una storia ormai dimenticata da tutti riaffiorava nella sua mente, nonostante non l'avesse mai vissuta in prima persona.
Il banditore riprese.
«Lotto sei sei sei... Un lampadario con parti mancanti. – fece una pausa, facendo in modo che una strana aria di tensione si espandesse in tutta l'enorme sala – Alcuni di voi, forse, ricorderanno la vicenda del Fantasma dell'Opera. Un mistero, mai del tutto chiarito... Ci dicono signore e signori, che questo sia l'autentico lampadario della famosa catastrofe.»
YOU ARE READING
My Angel of Music
FanfictionMarinette Dupain è una delle più brave ballerine dell'Operà de Paris, ma quando il misterioso Fantasma che vive nascosto in quel luogo scopre le sue magnifiche doti canori le promette qualcosa che lei non potrà mai più rifiutare: un amore pericoloso...