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  • Dedicata a Harry Styles
                                    





Mi sedetti ad uno dei tavoli della caffetteria dove andavo di solito, quasi tutti i giorni. Amavo il caffè, il sapore, il calore, l'odore. E amavo l'atmosfera che si creava in quella caffetteria: ognuno prendeva il caffè in un modo, un modo tutto suo, personale e diverso dagli altri. Chi con il latte, chi espresso, chi con la panna e chi semplice. Come se il caffè rispecchiasse la personalità di ogni persona. Sedevano su quei tavolini rotondi o quelli lunghi come mensole di legno affacciati alle vetrate che davano su Londra. Di solito mi sedevo lì perché amavo guardare la città, le persone che passavano e le luci, mentre gustavo il mio caffè. Studiavo, leggevo o semplicemente bevevo e mi rilassavo, osservando ed entrando, anche se silenziosamente, nella vita delle persone che in fretta camminavano, anche solo per qualche secondo.

-Faith!-

Sorrisi alla mia migliore amica Jade che era entrata in caffetteria.

-Allora, come va?-

-Bene- ,risposta automatica, -tu? Pronta per il prossimo test di biologia?-

-Non mi ci far pensare, in testa ho solo proteine e membrane cellulari, sono esaurita. Ecco perché ho bisogno del mio cappuccino. Lo prendo e ti raggiungo-

-Va bene-

Notai che, nel frattempo, di fianco a me si era seduto un ragazzo. Cercai di non essere troppo invadente ma riuscii a guardarlo meglio: lunghi ricci castani erano tirati indietro e avvolti con un elastico creando una specie di chignon, il labbro inferiore stretto fra i denti per concentrarsi a sistemare la macchina fotografica che aveva fra le mani, ed occhi... non riuscivo a vederli, erano abbassati sull'oggetto che cercava di aggiustare, credo. Aveva degli anelli su una mano, che era notevolmente grande, ma con dita abbastanza affusolate, con qualche vena visibile qua e là. Belle davvero. Non l'avevo mai visto lì.

-Faith- mi chiamò Jade facendomi sobbalzare leggermente.

-Sì, eccomi- sorseggiai il liquido scuro ancora caldo dalla mia tazza.

-Che stavi guardando?- mi chiese a bassa voce.

-N...niente, stavo solo guardando in giro- mentii, -domani sera che si fa?- mi sistemai una ciocca di capelli biondi, o quasi, dietro l'orecchio.

-Le altre sono impegnate, quindi siamo rimaste solo noi e visto che gli scorsi due sabati già abbiamo visto film e mangiato pizza, io direi di uscire-

-Perfetto, dove?- sorseggiai ancora caffè.

-Discoteca, decisamente-

-Andiamo all' "All Night long"?- proposi.

-Ci sto, avevo davvero voglia di ballare-

-Sinceramente anche io ma...cerca di controllarti domani. Non voglio mantenerti i capelli mentre vomiti l'anima in un gabinetto, chiaro?-

-Cosa farei senza di te, Faith- sorrise e mi abbracciò, facendomi ridere.

-Non sai proprio controllarti...- mi lamentai.

Roteò gli occhi e sorrise. Aveva davvero un bel sorriso, dei capelli castani e degli occhi color nocciola. Era proprio bella, ma diceva sempre di no e la rimproveravo continuamente per questo.

-Bene, ora devo andare perché in realtà...devo ancora finire l'ultimo capitolo e domani ho il test. Voglio morire- fece il segno della croce facendomi ridere e poi mi diede un bacio sulla guancia, -hai visto che pezzo di figo è seduto dietro di te?- sussurrò ammiccando al ragazzo che prima aveva catturato la mia attenzione.

-Sì...ho notato- risi.

-Fossi in te mi farei lasciare il suo numero- disse piano.

-Piantala Jade- dissi imbarazzata. Non era proprio nel mio stile. Avrei preferito che fosse stato lui a chiedermelo. In realtà non ero la tipa che pretendeva che il ragazzo facesse la prima mossa, cosa del tutto all'antica e contro le mie idee. Si trattava semplicemente di quella dannata timidezza che in generale si impossessava di me in momenti come quelli, nonostante io possa considerarmi una ragazza abbastanza sfrontata. In quei casi ero l'esatto opposto.

Sea Shades | Harry Styles.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora