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"Coloro che aspettano ancora qualcosa dal futuro possono parlare di speranza; ma come si può infondere speranza in un uomo che è troppo debole anche per troncare le sue sofferenze?"
-Gustaw Herling-Grudziński
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<<Aura ti preego>> Alessandro - il mio migliore amico - mi prega da una giornata intera di andare a vedere un film con lui e io continuo imperterrita a negare con un movimento della testa.
Ricordo quando, alla morte di Marco -il mio ragazzo - non feci altro che provare una rabbia inammissibile.
Pensavo: Perchè non anch'io? Perchè solo lui deve essere la vittima? Perchè me ne sono uscita solo con un braccio rotto?
Beh questo era ovvio, lui mi ha salvata.
E adesso mi trovo quì.
Avrei preferito morire che vivere una vita senza lui al mio fianco.
<<Adesso basta>> ,la voce risoluta di ale riecheggia nella stanza,<<Mi sto stancando di questa situazione del cazzo!>>
Io continuo a guardare un punto indefinito nella stanza, in trance.
<<Per dio, guardami Aurora!>> mi rimprovera spostando il mio viso verso di lui tenendolo tra le mani, in modo da far incontrare i nostri sguardi.
<<È da tre mesi che fai così! Devi combattere Aura, non puoi continuare a stare in questo limbo che non ti porta a nulla! Continui a non parlare e a non reagire..>> parla in modo dolce ma so che è arrabbiato, lo conosco troppo bene.
Come se mi avesse letto nel pensiero, sospira e mi abbraccia affondando la mano tra i miei capelli.
<<Non sai quanto sei importante per me.. Non lo puoi capire..>> dalla sua voce tremante è comprensibile quanto stia soffrendo <<Ti prego, torna la mia Aura.. Quella che rideva ad ogni mia battuta, che stava ore a guardare il cielo distesa sul prato, che si cacciava sempre nei guai..>>
Non so come, riesco a stringerlo a me.
Lo sento trattenere il respiro, irrigidendosi.
Non lo facevo da tre mesi: Ogni volta che mi abbracciava rimanevo lì impalata, senza nessuna reazione.
Rilassando le spalle, Ale comincia ad accarezzarmi la schiena con movimenti lenti e leggeri.
<<Brava la mia Aura.. È già un passo!>> dice riprendendo il mio viso tra le mani, con gli occhi pieni di amore.
Mi dà un bacio sulla fronte,<<Ti voglio così tanto bene>> dice contro quest'ultima.
Alessandro è così, lo è sempre stato.
Siamo migliori amici da quando andavamo all'asilo e non ha mai smesso di stare al mio fianco.
Nonostante sia fidanzato da tre anni, trova sempre il tempo per me.
Non mi trascura mai - nonostante io non faccia nulla per ricambiare - soprattutto da quando Marco non c'è più.
Con lui, anche la mia vitalità se n'è andata.
<<Mi dispiace Aura, ma adesso devo andare>> dice ad un tratto <<Anna mi sta aspettando>> prosegue facendo l'occhiolino.
Quest ultimo gesto mi fa sorridere leggermente, per quanto mia sia possibile farlo.
<<Non preoccuparti, stasera verrò con una montagna di dolciumi e, visto che non vuoi andare al cinema, sarà il cinema a venire da te: Guarderemo "Il Re leone" e mannaggia a te se alzi gli occhi al cielo!>> pronuncia con tono autoritario.
Alzo gli occhi al cielo, provocandogli una sonora risata che mi scalda il cuore... O ciò che ne rimane.
<<Aura, Aura.. come devo fare con te?>> mi scompiglia i capelli e si allontana, <<A stasera!>>.
Esce dalla mia stanza, facendola ripiombare in un profondo silenzio.
Alzandomi dal letto, sento delle voci provenire dal corridoio.
<<Stefy, sento che sta migliorando>> sentendo la voce di Ale rivolta a mia mamma, mi trovo ad origliare dalla porta.
<<Davvero? Che ha detto?>> mi stacco dalla porta.
Non voglio sentire ciò che dicono; Probabilmente mia madre farà i salti di gioia e si aggrapperà ad una speranza inesistente.
Cammino per la stanza, arrivando alla mia scrivania.
Rovisto nei cassetti e la trovo: La collana che Marco mi regalò il giorno del mio compleanno.
Flashback
Marco continua a trascinarmi per tutto il giardino di casa mia, dicendomi di non sbirciare.
<<Stai attenta amore, il terreno è un po' irregolare quì>>.

L'adrenalina mi provoca una risata mentre cerco di mettere bene i piedi per erra mentre cammino, guidata da lui.

Certo, la benda che ho negli occhi non aiuta, ma dopo vari minuti sento Marco fermarsi.

<<Eccoci quì>> dice poggiando le mani sui miei fianchi <<Puoi toglierla, tesoro>> .

Faccio scivolare la benda sulla fronte e ciò che vedo mi spezza il fiato: Un piccolo lago si erge davanti a noi, che ci troviamo al centro di una collina circondata da alberi.

Appena davanti la riva del lago, c'è una tovaglia a quadri cosparsa di petali bianchi colma di schifezze e cibo vario.

Chiudo lentamente la bocca, mentre realizzo ciò che il mio ragazzo ha organizzato per questo mio giorno importante.

Lo guardo dritto nei suoi splendidi occhi cerulei colmi di gioia e, cogliendolo di sorpresa, gli butto le braccia al collo, saltandogli in braccio.

Lo cospargo di baci in tutto il viso mentre non faccio altro che ringraziarlo e lui continua a ridere come un matto.

<<Ehi ehi, aspetta piccolo koala>> dice ripoggiandomi a terra <<Non è finita quì!>>.

Lo guardo con sorpresa...C'è dell'altro? E' pazzo!

Vedendo la mia espressione ride leggermente, mentre piano piano si allontana .<<Aspettami un attimo>> dice correndo verso la macchina.

Io continuo a chiedermi cosa stia combinando.

Dopo pocchissimo tempo torna da me con un mazzo di fior di loto e ibisco.

<<Questo perchè sei la ragazza più bella che io abbia mai visto, come questi fiori>> sussura mentre i miei occhi si riempiono di lacrime di felicità.

<<Questo invece>> ,continua prendendo un minuscolo paccheto violaceo dalla tasca interiore della giacca ,<<E' per dimostrarti quanto tu sia importante per me>>.

Prendo il pacchetto senza dire nulla - Poichè non trovo nemmeno le parole - e lo apro lentamente.

Al suo interno, una collana molto fine con un ciondolo di zaffiro viola giace su un minuscolo cuscinetto.

Spalanco gli occhi sbalordita: non me lo sarei mai aspettato.

<<Sai Aura>> la sua melodica voce mi fa alzare lo sguardo <<Lo zaffiro viola indica pace e unione. Ho scelto proprio questo tipo perchè vorrei che la nostra relazione duri per sempre e che nulla di negativo la influenzi>>.

Una lacrima solitaria solca il mio viso, mentre continuo a non proferire parola per non rovinare tutto.

Lui mi prende per mano, la bacia e mi guarda con profondità : <<Ti prego amore, resta per sempre al mio fianco>> .

Fine flashback.

Mi manca il respiro mentre percorro con le dita tutta la catenina della collana.

Da quando lui non c'è più, non riesco ad indossarla: Metterla è come ammettere - e accettare soprattutto - che lui non c'è più.

Era tutto per me, era il mio mondo... Non posso farcela.

Non posso crearmi una vita senza di lui.

Solo Per Te.Where stories live. Discover now